mercoledì 14 ottobre 2015

Il ragazzo invisibile - Recensione

IL RAGAZZO INVISIBILE – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Il ragazzo invisibile
Regia: Gabriele Salvatores
Cast: Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Ksenia Rappoport
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2014
Durata: 93 min.
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita (cinema): 18 dicembre 2014
Disponibile a noleggio in DVD e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 5 novembre 2015.


Gabriele Salvatores, sfruttando il successo dei film dedicati ai supereroi, cerca di declinare il genere anche nel cinema italiano. Il risultato è “Il ragazzo invisibile”, prodotto piacevole che, nonostante gli evidenti difetti, risulta più riuscito del previsto. La trama ha come protagonista Michele, ragazzo vessato dai compagni di scuola che vive con la madre poliziotta. Dopo l'ennesima delusione, il protagonista scopre di avere il potere dell'invisibilità; questa novità coincide con la sparizione di alcuni ragazzi e l'emersione di verità nascoste. Inizia la genesi di un eroe. La narrazione prende spunto da molte pellicole superomistiche e, di conseguenza, non si rivela particolarmente originale; tuttavia, alcuni colpi di scena non sono proprio telefonati e il prodotto guadagna in scorrevolezza nella seconda parte, decisamente più avvincente e frenetica della prima. I personaggi, da un punto di vista della caratterizzazione, risultano abbastanza banali e stereotipati e un minimo di profondità in più non avrebbe certamente guastato. Anche la recitazione complessiva è senza infamia e senza lode. Perché, dunque, il tentativo di Salvatores è comunque da apprezzare? Perché il regista dimostra che si può realizzare un discreto prodotto di genere anche senza ricorrere a mastodontiche produzioni. Gli effetti speciali sono semplici e decisamente alla portata del nostro cinema; infatti, quando il film osa di più in questo senso, emergono i tremendi limiti a cui siamo sottoposti. L'esplosione nel finale fa storcere particolarmente il naso e la tecnica eccellente usata nei film Marvel viene decisamente rimpianta. Tuttavia, adesso, anche l'Italia ha il suo “cinecomic” di fiducia ed è ampiamente probabile la realizzazione di un sequel. In definitiva, “Il ragazzo invisibile”, nonostante la banalità generale dei temi trattati, è sicuramente un prodotto a cui dare una possibilità. E' piacevole da vedere e, a parte tutto, è la piccola prova che il cinema italiano può andare davvero ovunque. Anche con mezzi tecnici e grafici a volte limitati.


IL MIO VOTO: 6,5/10