giovedì 26 giugno 2014

Salvacinema e IFOD - Secret Window - Recensione



SECRET WINDOW – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Secret Window
Regia: David Koepp
Cast: Johnny Depp, John Turturro, Maria Bello, Charles S. Dutton, Timothy Hutton 
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Durata: 92 min.
Distribuzione: Columbia Tristar
Data di uscita (cinema): 16 aprile 2004
Disponibile a noleggio in Dvd. Disponibile in vendita in Dvd e Blu Ray.



Tra i molti film con protagonista Johnny Depp, “Secret Window” è sicuramente tra i più meritevoli. Ispirandosi ad un racconto di Stephen King, il regista David Koepp crea un thriller psicologico interessante e trova nell’attore in questione l’interprete adatto. Iniziamo dalla trama, non originale nell’incipit ma in grado di scoprire gradualmente le sue carte. Mort Rainey, scrittore in separazione dalla moglie, è uno scrittore che vive isolato dal mondo; la sua esistenza tranquilla viene sconvolta dall’arrivo di un sinistro individuo, che lo accusa di plagio letterario. E’ l’inizio di uno spaventoso incubo, che conduce ad una scoperta tanto sorprendente quanto terribile. La narrazione riserva discreti colpi di scena e corona il tutto con un finale riuscito e affatto scontato; la pellicola inizia lentamente ma acquista, con il passare dei minuti, inquietudine e suspense. Il tema della scrittura e della figura dello scrittore conferiscono ulteriore fascino all’intera produzione. I personaggi non sono molti ma, nel loro piccolo, possono dirsi riusciti; su tutti, chiaramente, troneggia il protagonista. Depp disegna un personaggio ben caratterizzato e lo interpreta nel modo giusto. Ottima anche la colonna sonora. In definitiva, “Secret Window” è un buon thriller in grado di soddisfare tanto le fan dell’attore quanto gli appassionati del genere.

IL MIO VOTO: 7/10

venerdì 20 giugno 2014

Storia d' Inverno - Recensione




STORIA D’INVERNO – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Winter’s Tale
Regia: Akiva Goldsman
Cast: Colin Farrell, Russell Crowe, Jessica Brown Findlay, Jennifer Connelly, William Hurt, Will Smith 
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 113 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 13 febbraio 2014
Disponibile a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


L’esordio alla regia di Akiva Goldsman, “Storia d’inverno”, è un fantasy sentimentale che non convince pienamente. Il film, ispirato al romanzo di Mark Helprin, ha spunti interessanti ma sembra che non riesca a sfruttarli come dovrebbe. La trama narra della storia d’amore tra Peter Lake, abile ladro, e Beverly Penn, giovane ragazza destinata a morire a causa di una grave malattia. I due innamorati devono però fare i conti con Pearly Soames, emissario delle forze del male; tuttavia, la storia non si limita a questo e, arrivando ai giorni nostri, riserva le sue sorprese. La narrazione, a parte un discreto colpo di scena, si mantiene abbastanza lineare ma il contesto fantastico che si trova dietro ad essa può rivelarsi interessante. Purtroppo, la pellicola non scorre sempre come dovrebbe e alcune scene, che potevano essere emozionanti, non vengono trattate nel modo giusto. Nonostante la prova del cast sia soddisfacente, dove spicca Colin Farrell, la caratterizzazione dei personaggi non è il massimo del risultato. Il cattivo di Russell Crowe non è tra i più memorabili e la presenza di Will Smith non aiuta; William Hurt e Jennifer Connelly interpretano personaggi un po’ troppo trascurati. La coppia di innamorati convince a metà. Il loro primo incontro e il loro amore a prima vista convincono ben poco ma altri fattori del loro rapporto, seppur minimamente, possono risultare discreti. Buona la colonna sonora di Hans Zimmer e abbastanza curati anche i pochi effetti speciali presenti. In definitiva, “Storia d’inverno” ottiene una sufficienza minima ma aveva tutte le carte in regola per essere un film più incisivo, sotto tutti i punti di vista. Purtroppo, il risultato finale è un film riuscito a metà, che deve far riflettere il regista, in vista di una prossima produzione.

IL MIO VOTO: 6/10     

lunedì 9 giugno 2014

Johnny Depp e Jack Sparrow - Benedizione o Maledizione?



JOHNNY DEPP E JACK SPARROW – BENEDIZIONE O MALEDIZIONE?
Articolo a cura di David Salvaggio

Molti attori, durante la loro carriera, attraversano un periodo singolare. Grazie ad un determinato ruolo, infatti, ottengono il massimo della notorietà e si ritrovano letteralmente sulla cresta dell’onda; in seguito, purtroppo, le cose cambiano e l’attore sembra non avere più la brillantezza e la presa sul pubblico che aveva in precedenza. E’ il caso di Johnny Depp e del suo Jack Sparrow. Dopo la trilogia dei “Pirati dei Caraibi” diretta da Gore Verbinski, infatti, l’attore non convince più come prima e, a volte, sembra quasi venuto a noia. Spesso e volentieri, il pubblico associa direttamente il suo nome a quello del famoso pirata e gli affibbia una sorta di etichetta, dimenticando tutta la sua carriera. Questo è un peccato perché Depp ha una versatilità ed un talento attoriale innegabili e lo ha dimostrato più volte. C’è anche da dire che, ultimamente, l’attore è stato coinvolto in diverse produzioni ben poco soddisfacenti. Ad esempio, “Alice in Wonderland” diretto da Tim Burton, dove l’attore incide più per il bizzarro aspetto estetico che per la performance attoriale; “The Tourist”, forse il film peggiore del suo ultimo periodo; “Pirati dei Caraibi – Oltre i Confini del Mare”, il capitolo più deludente della saga, che mostra già quanto Jack Sparrow abbia perso colpi; “The Lone Ranger”, carino da vedere ma una sorta di “Pirati dei Caraibi” nel selvaggio West. Nel periodo successivo al terzo film di Jack Sparrow, tuttavia, si può individuare anche qualche pellicola soddisfacente. E’ il caso dello straordinario “Sweeney Todd” di Tim Burton, di “Nemico Pubblico” diretto da Michael Mann e anche di “Dark Shadows”, sempre diretto da Tim Burton. Volendo, può essere salvato anche “The Rum Diary”, diretto da Bruce Robinson. Riguardo a “Transcendence”, il suo ultimo film, è da ritenersi abbastanza soddisfacente; l’attore, finalmente, non interpreta un personaggio bizzarro e offre un film non perfetto ma decisamente interessante. L’accoglienza, però, è stata troppo tiepida da parte di critica e pubblico. E’ fondamentale che l’attore riprenda quota, in qualche modo, e che la gente riconosca che Johnny Depp non è Jack Sparrow ma è proprio Johnny Depp. In passato, l’attore ci ha regalato molte pellicole ampiamente soddisfacenti. E’ il caso del delizioso “Edward Mani di Forbice”, incantevole favola diretta da Tim Burton, a cui l’attore deve molto della sua carriera; di “Donnie Brasco”, tra i suoi film più belli, dove recita al fianco del mostro sacro Al Pacino; di “Chocolat”, “Blow”, “La Nona Porta” e via dicendo. Fino ad arrivare a “The Libertine”, dove l’attore, probabilmente, meritava l’Oscar; in questo film, infatti, Depp fonde la sua versatilità estetica e il suo talento attoriale ottenendo un risultato strepitoso. Da citare e da vedere anche film come “Secret Window”, interessante thriller tratto da un racconto di Stephen King e diretto da David Koepp; “Minuti Contati”, diretto da John Badham; “Neverland – Un Sogno per la Vita”, altra pellicola dove l’attore avrebbe meritato l’Oscar e “The Astronaut’s Wife”, altro interessante thriller diretto da Rand Ravich. Johnny Depp, in definitiva, è un attore estremamente interessante che può ancora regalare grandi soddisfazioni; è fondamentale che l’ombra di Jack Sparrow venga ridimensionata e che l’attore incappi nelle produzioni giuste. Il tempo dei pirati è finito ed è opportuno che Johnny Depp torni ad essere Johnny Depp.

domenica 8 giugno 2014

The Counselor - Il Procuratore - Recensione



THE COUNSELOR – IL PROCURATORE
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Counselor
Regia: Ridley Scott
Cast: Michael Fassbender, Penelope Cruz, Brad Pitt, Javier Bardem, Cameron Diaz, Natalie Dormer
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna
Anno: 2013
Durata: 113 min.
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita (cinema): 16 gennaio 2014
Disponibile per il noleggio e per la vendita in Dvd e Blu Ray.


Il nuovo film di Ridley Scott, “The Counselor – Il Procuratore”, non riesce ad essere pienamente convincente, pur avvalendosi di un cast stellare e di uno sceneggiatore come Cormac McCarthy. La trama narra la discesa negli Inferi di un avvocato coinvolto in un affare di droga; sembra che tutto vada per il meglio ma una serie di circostanze capovolge la situazione e conduce il protagonista in un terribile mondo di violenza e morte, dove non c’è scampo per nessuno. La pellicola non ha problemi di scorrimento ed ha evidenti pregi; la prova attoriale del cast è ampiamente soddisfacente e, su tutti, brilla decisamente la prova di Michael Fassbender. Inoltre, la sceneggiatura è tanto brillante quanto tagliente e da vita a dialoghi estremamente riusciti. Purtroppo, è il comparto narrativo e la caratterizzazione dei personaggi a convincere ben poco. La trama, nonostante riservi un discreto colpo di scena, non ha un minimo di originalità; inoltre, è abbastanza lacunosa e si arriva a comprenderla più per intuito che per completezza narrativa. Anche i personaggi non sono sempre riusciti. Penelope Cruz e Cameron Diaz, pur essendo leggermente stereotipate, risultano essere le migliori; Fassbender, Bardem e Pitt, invece, sembrano non riuscire a trasmettere completamente l’essenza dei loro personaggi, pur offrendo una prova attoriale di tutto rispetto. La regia è pulita e senza troppe pretese. In definitiva, “The Counselor – Il Procuratore” poteva essere davvero un grande film ma si rivela un contenitore di potenzialità enormemente sprecate; si ha l’impressione di assistere ad un’occasione mancata, nonostante il cast strepitoso e la sceneggiatura di ferro. E parlare in questo modo di un film che ha come regista Ridley Scott aumenta il dispiacere.

IL MIO VOTO: 5.5/10