venerdì 20 giugno 2014

Storia d' Inverno - Recensione




STORIA D’INVERNO – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Winter’s Tale
Regia: Akiva Goldsman
Cast: Colin Farrell, Russell Crowe, Jessica Brown Findlay, Jennifer Connelly, William Hurt, Will Smith 
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 113 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 13 febbraio 2014
Disponibile a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


L’esordio alla regia di Akiva Goldsman, “Storia d’inverno”, è un fantasy sentimentale che non convince pienamente. Il film, ispirato al romanzo di Mark Helprin, ha spunti interessanti ma sembra che non riesca a sfruttarli come dovrebbe. La trama narra della storia d’amore tra Peter Lake, abile ladro, e Beverly Penn, giovane ragazza destinata a morire a causa di una grave malattia. I due innamorati devono però fare i conti con Pearly Soames, emissario delle forze del male; tuttavia, la storia non si limita a questo e, arrivando ai giorni nostri, riserva le sue sorprese. La narrazione, a parte un discreto colpo di scena, si mantiene abbastanza lineare ma il contesto fantastico che si trova dietro ad essa può rivelarsi interessante. Purtroppo, la pellicola non scorre sempre come dovrebbe e alcune scene, che potevano essere emozionanti, non vengono trattate nel modo giusto. Nonostante la prova del cast sia soddisfacente, dove spicca Colin Farrell, la caratterizzazione dei personaggi non è il massimo del risultato. Il cattivo di Russell Crowe non è tra i più memorabili e la presenza di Will Smith non aiuta; William Hurt e Jennifer Connelly interpretano personaggi un po’ troppo trascurati. La coppia di innamorati convince a metà. Il loro primo incontro e il loro amore a prima vista convincono ben poco ma altri fattori del loro rapporto, seppur minimamente, possono risultare discreti. Buona la colonna sonora di Hans Zimmer e abbastanza curati anche i pochi effetti speciali presenti. In definitiva, “Storia d’inverno” ottiene una sufficienza minima ma aveva tutte le carte in regola per essere un film più incisivo, sotto tutti i punti di vista. Purtroppo, il risultato finale è un film riuscito a metà, che deve far riflettere il regista, in vista di una prossima produzione.

IL MIO VOTO: 6/10     

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