STORIA D’INVERNO – Recensione a cura di David
Salvaggio
Regia: Akiva
Goldsman
Cast: Colin
Farrell, Russell Crowe, Jessica Brown Findlay, Jennifer Connelly, William Hurt,
Will Smith
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 113 min.
Distribuzione: Warner
Bros
Data di uscita (cinema): 13 febbraio 2014
Disponibile a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.
L’esordio alla regia di Akiva
Goldsman, “Storia d’inverno”, è un fantasy sentimentale che non convince
pienamente. Il film, ispirato al romanzo di Mark Helprin, ha spunti
interessanti ma sembra che non riesca a sfruttarli come dovrebbe. La trama
narra della storia d’amore tra Peter Lake, abile ladro, e Beverly Penn, giovane
ragazza destinata a morire a causa di una grave malattia. I due innamorati
devono però fare i conti con Pearly Soames, emissario delle forze del male;
tuttavia, la storia non si limita a questo e, arrivando ai giorni nostri,
riserva le sue sorprese. La narrazione, a parte un discreto colpo di scena, si
mantiene abbastanza lineare ma il contesto fantastico che si trova dietro ad
essa può rivelarsi interessante. Purtroppo, la pellicola non scorre sempre come
dovrebbe e alcune scene, che potevano essere emozionanti, non vengono trattate
nel modo giusto. Nonostante la prova del cast sia soddisfacente, dove spicca
Colin Farrell, la caratterizzazione dei personaggi non è il massimo del
risultato. Il cattivo di Russell Crowe non è tra i più memorabili e la presenza
di Will Smith non aiuta; William Hurt e Jennifer Connelly interpretano
personaggi un po’ troppo trascurati. La coppia di innamorati convince a metà.
Il loro primo incontro e il loro amore a prima vista convincono ben poco ma altri
fattori del loro rapporto, seppur minimamente, possono risultare discreti.
Buona la colonna sonora di Hans Zimmer e abbastanza curati anche i pochi
effetti speciali presenti. In definitiva, “Storia d’inverno” ottiene una
sufficienza minima ma aveva tutte le carte in regola per essere un film più
incisivo, sotto tutti i punti di vista. Purtroppo, il risultato finale è un
film riuscito a metà, che deve far riflettere il regista, in vista di una
prossima produzione.
IL MIO VOTO: 6/10
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