sabato 29 giugno 2013

Sinister - Recensione



SINISTER – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Sinister
Regia: Scott Derrickson  
Cast: Ethan Hawke, Juliet Rylance, Fred Dalton Thompson, James Ransone  
Nazione: U.S.A.
Anno: 2012
Durata: 105 min.
Distribuzione: Koch Media
Data di uscita (cinema): 14 marzo 2013

Il cinema contemporaneo, per quanto riguarda il genere horror, non offre film di particolare rilevanza. Il concetto di inquietudine, orrore del cervello e della psiche umana viene brutalmente sostituito da spropositate dosi di sangue e violenza gratuite, contornate il più delle volte da trame banali prive di spunti e idee originali. Fortunatamente, esistono anche delle eccezioni e, in questo caso, si tratta di “Sinister”, diretto da Scott Derrickson. Il film si distacca decisamente dai suoi simili almeno per tre motivi: riesce a fondere sapientemente due generi come il thriller e l’horror, ha una narrazione di ottima fattura cosi’ come la caratterizzazione del protagonista e, soprattutto, riesce a inquietare e fare paura. La trama vede Ellison Oswalt e famiglia trasferirsi in una nuova dimora; Oswalt è uno scrittore in crisi che spera di rinascere scrivendo un nuovo grande libro. L’ispirazione arriva da una misteriosa scatola che l’uomo trova in soffitta; essa contiene un vecchio proiettore e molti filmati in Super 8 dal contenuto assai macabro. Infatti, le pellicole mostrano diverse famiglie che vengono torturate e barbaramente uccise; Oswalt decide di indagare e, avanzando nelle ricerche, mette sempre più a rischio il suo equilibrio mentale e la sua famiglia. “Sinister” è uno di quei film che ti tiene incollato allo schermo dall’inizio alla fine, e questo è sicuramente un suo grande pregio; col procedere della narrazione cresce la suspense e l’interesse dello spettatore per la vicenda. Vedendo la prima parte, si ha l’impressione di assistere a un thriller che diventa, nella seconda, un horror davvero inquietante capace di terrorizzare e di far paura. Il risultato è notevole nonostante la pellicola sia stata girata con un budget assai ridotto e limitato. Ethan Hawke offre un personaggio interessante e regge in maniera egregia l’intero film; il suo Ellison è uno scrittore che soffre la mancanza del successo, vive nel passato e, proprio per questo, riguarda spesso le sue vecchie interviste televisive. La scoperta dei filmati lo induce ad avanzare senza sosta per chiarire il mistero perché tutto questo potrebbe significare il ritorno della fama e la riscoperta di sé stesso e, in nome di questo, tutto diventa sacrificabile. Prima di concludere è opportuno segnalare un altro elemento. Si ha il terrore che la pellicola, proprio perché sfocia nell’horror, venga sciupata nel finale ma “Sinister” sorprende anche in questo, offrendo una conclusione efficace e soprattutto concreta. Alla luce di quanto detto, il film è ampiamente da promuovere e consigliare e si rivela vero e proprio ossigeno per un genere che va sempre di più alla deriva.


IL MIO VOTO: 7.5/10      

3 commenti:

  1. condivido appieno la recensione!!! lo consiglio caldamente a tutti!!!

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    1. Mi fa piacere che tu sia d'accordo e tu condivida! Se ti imbatti in altri prodotti simili, segnalameli!

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  2. Sinister è un horror che mi è piaciuto tantissimo perché innanzitutto non è solamente un horror secondo me ma, anche un giallo che crea tensione non attraverso l'utilizzo dello splatter e dunque il sangue sullo schermo che a me molto spesso dà noia ma attraverso rumori, urla ecc . Un horror dunque che risulta essere molto originale, non banale e soprattutto riesce a far paura senza l'utilizzo di sangue.

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