giovedì 17 aprile 2014

Smiley - Recensione



SMILEY – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Smiley
Regia: Michael J. Gallagher
Cast: Caitlin Gerard, Melanie Papalia, Shane Dawson, Andrew James Allen, Roger Bart 
Nazione: U.S.A.
Anno: 2012
Durata: 95 min.
Distribuzione: M2 Pictures, 01 Distribution
Data di uscita (cinema): 31 ottobre 2013
Disponibile per il noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita in Dvd e Blu Ray dal 5 giugno 2014.

Il detto “Al peggio non c’è mai fine” è valido anche per il cinema. “Smiley” ne è un ulteriore conferma. Il film di Michael J. Gallagher fa acqua da tutte le parti e, soprattutto, non riesce ad avere una sua vera identità. Iniziamo dalla trama. Dopo aver conosciuto la leggenda di Smiley, la vita di Ashley diventa un vero e proprio incubo; il costante terrore di essere trovata e uccisa altera la percezione della realtà della ragazza, sempre più confusa e spaventata. Il killer esiste davvero o la sanità mentale di Ashley è a rischio? La narrazione non riesce mai ad essere avvincente e, in alcuni tratti, può risultare decisamente noiosa; il colpo di scena finale, purtroppo, si rivela tanto clamoroso quanto tremendamente assurdo e il tutto fatica a reggersi in piedi. Come se non bastasse, il film non prende nessuna direzione concreta e sembra quasi anonimo. Infatti, la tensione è completamente assente; il sangue e la violenza sono in misura ridotta; la tematica di quanto internet possa essere pericoloso non viene approfondita. Le lezioni del professor Clayton, intrise di argomentazioni filosofiche sul male, sembrano tremendamente fuori luogo e rendono ancora più fallimentare il tutto. Il cast non si rivela complessivamente all’altezza e, volendo essere magnanimi, si può salvare solo la protagonista; l’approfondimento dei personaggi può considerarsi banale o stereotipato o, più precisamente, disastroso. Nemmeno la presenza di Smiley riesce ad essere davvero incisiva e la sua maschera può suscitare più ilarità che altro. In definitiva, “Smiley” lascia sullo spettatore un sorriso amaro, dato dal fatto che vedere un’altra pellicola sarebbe stato decisamente meglio.

IL MIO VOTO: 4/10  

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