L’ UOMO BICENTENARIO DIVENUTO ETERNO
ROBIN WILLIAMS – IL MITO
Articolo a cura di David Salvaggio
L’11 agosto 2014 non ci ha
lasciato un semplice attore. Ad andarsene è stato un leggendario personaggio
che, in “Hook Capitan Uncino”, sosteneva che “morire sarebbe una grande
avventura”. Questa sua ultima, grande avventura è cominciata troppo presto e in
un modo estremamente inaspettato. Robin Williams si è infatti tolto la vita
nella sua abitazione a Tiburon; le motivazioni di questo gesto non sono ancora
molto chiare ma è sicuro che il vuoto da lui lasciato nel mondo del cinema sarà
incolmabile. L’abilità tanto nel comico quanto nel drammatico e la sua capacità
di suscitare nello spettatore un’esplosione di emozioni era unica nel suo
genere. L’uomo arrivato dallo spazio con un’astronave a forma di uovo avrebbe,
in seguito, scritto alcune delle migliori pagine del cinema contemporaneo e
avrebbe fissato per sempre nelle nostre menti ricordi intramontabili. Il
mattatore di “Good Morning, Vietnam” avrebbe guadagnato un leggendario Oscar
due anni dopo con il famosissimo film “L’attimo fuggente”, dove interpreta un
professore rivoluzionario, che invita i propri studenti a pensare con la
propria testa e a seguire i propri ideali. Nella sua lunga filmografia non
possono non essere segnalate altre straordinarie pellicole, dove Williams da
sempre prova del suo immenso talento. “Risvegli”, dove opera insieme a Robert
De Niro e regala una vicenda tanto drammatica quanto emotivamente potente,
ispirata ad una storia vera. “La leggenda del re pescatore”, straordinaria
pellicola realizzata insieme a Jeff Bridges e diretta da Terry Gilliam. “Hook
Capitan Uncino”, altro famosissimo film dove Williams interpreta nella maniera
migliore il leggendario Peter Pan, insieme ad un altrettanto straordinario
Dustin Hoffmann nei panni di Giacomo Uncino. Come dimenticare, poi, “Mrs
Doubtfire – Mammo per sempre”, divertentissima storia dove Williams raggiunge
uno dei suoi picchi più alti di comicità. Degni di nota anche l’avventuroso
“Jumanji”, la commedia brillante “Piume di struzzo”, il tenero “Jack” e il
simpatico “Flubber – Un professore tra le nuvole”. I film dove Williams si fa
decisamente notare non sono tuttavia finiti. Come dimenticare il dottor Sean
McGuire di “Will Hunting – Genio Ribelle”, il moderno Dante di “Al di là dei
sogni” e il leggendario “Patch Adams”? In ogni suo film, Williams dava vita ad
uno straordinario personaggio, che non poteva fare a meno di imprimersi nelle
menti degli spettatori per via delle straordinarie emozioni che riusciva a
trasmettere. La stessa cosa accade in “L’uomo bicentenario”, film di
fantascienza tanto alternativo quanto indimenticabile. Dopo il 2000, Williams
aveva continuato a realizzare film che, a parte qualche eccezione, risultavano
deludenti rispetto alle performance precedenti. Sicuramente da ricordare sono
“One Hour Photo” e “Insomnia”, dove insolitamente interpreta personaggi
negativi riuscendo, tuttavia, ad essere estremamente credibile. Il resto dei
film che lo hanno visto protagonista nell’ultima decade non sono stati troppo
incisivi, nonostante la verve del personaggio abbia dimostrato la sia
inossidabilità. Chi scrive preferisce dire “Arrivederci” e non “Addio” a questa
straordinaria persona perché, ogni volta che rivedrà un suo film, sarà sempre
un nuovo e piacevole incontro. L’uomo bicentenario si è guadagnato
l’immortalità e, probabilmente, in questo momento, sta facendo emozionare tutti
i suoi colleghi nel paradiso delle arti.
Arrivederci, Robin Williams
Nessun commento:
Posta un commento