EDGE OF TOMORROW – SENZA DOMANI
Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Doug
Liman
Cast: Tom
Cruise, Emily Blunt, Bill Paxton, Brendan Gleeson, Noah Taylor
Nazione: U.S.A.,
Australia
Anno: 2014
Durata: 108
min.
Distribuzione: Warner
Bros
Data di uscita (cinema): 29 maggio 2014
Disponibile a noleggio e per la vendita in Dvd, Blu
Ray e Blu Ray 3D.
Doug Liman, regista di “The
Bourne Identity” e “Jumper”, dirige l’interessante “Edge of Tomorrow – Senza
domani”, pellicola di fantascienza con Tom Cruise ed Emily Blunt. Partiamo
dalla trama, che si ispira al light novel “All You Need is Kill” di Hiroshi
Sakurazaka. Il maggiore William Cage viene inviato con l’inganno sulle coste
francesi, dove l’umanità si appresta a combattere duramente contro i Mimic,
razza aliena intenzionata a conquistare il pianeta. Il protagonista muore ma,
incredibilmente, si ritrova a dover rivivere ogni volta la battaglia in
questione; con l’aiuto di Rita Vrataski, guerriera tanto bella quanto letale,
cerca di capire cosa sta succedendo. Nonostante lo spunto di partenza non sia
originalissimo, la narrazione riesce a dispensare qualche piccolo colpo di
scena e, supportata da una breve durata, scorre benissimo; piacevoli scene
d’azione si alternano allo sviluppo della trama, fino ad una conclusione non
troppo scontata. Le prove attoriali di Cruise e della Blunt sono soddisfacenti
ma, per quanto riguarda l’approfondimento dei personaggi, soltanto il
protagonista riceve un trattamento di favore; la sua partner femminile, per
quanto sia ben presente nel film, poteva essere trattata molto meglio in fase
di caratterizzazione. Tutti gli altri componenti del film si limitano a fare la
loro parte ma vengono lasciati molto ai margini, sotto questo punto di vista.
Il comparto grafico e tecnico è il fiore all’occhiello di questa produzione e
anche la colonna sonora si rivela pertinente. In definitiva, “Edge of Tomorrow
– Senza Domani” merita sicuramente una possibilità, nonostante la scarsa
originalità e un approfondimento soddisfacente solo per il protagonista.
IL MIO VOTO: 7/10
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