martedì 25 novembre 2014

Maps to the Stars - Recensione



MAPS TO THE STARS – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Maps to the Stars
Regia: David Cronenberg
Cast: Julianne Moore, Mia Wasikowska, John Cusack, Olivia Williams, Robert Pattinson, Evan Bird, Sarah Gadon
Nazione: Canada, U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 107 min.
Distribuzione: Adler Entertainment
Data di uscita (cinema): 21 maggio 2014
Disponibile per il noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita in Dvd e Blu Ray dal 4 dicembre 2014.

“Maps to the Stars”, il nuovo film diretto da David Cronenberg, rappresenta una sorta di passo falso dell’autore. Il film, nonostante un cast in discreta forma e un tema poco originale ma sempre interessante, non riesce a convincere pienamente. Partiamo dalla trama. Il regista pone il suo sguardo sulla falsità e sulla cattiveria di Hollywood, attraverso i punti di vista di Havana Segrand e Benjie Weiss. La prima è un attrice caduta nel dimenticatoio, trascurata, complessata e tormentata dal fantasma della madre, anch’ella attrice; il secondo è un ragazzino viziato e ormai corrotto dal successo. A sconvolgere questo quadro poco confortante ci pensa Agatha, misteriosa ragazza col volto sfregiato da una terribile ustione. La narrazione, in verità, non è completamente scontata; il problema è che emerge troppo tardi. Questo perché il film si concentra troppo sui due protagonisti e la loro situazione e mette in secondo piano la reale trama della pellicola; di conseguenza, quest’ultima non ha lo spazio necessario e, infatti, viene sviluppata troppo poco e conclusa in modo altrettanto sbrigativo. Tuttavia, anche se il tema non è tra i più innovativi, Hollywood e l’inferno che rappresenta vengono resi abbastanza bene. Nel cast, in buona forma, spicca sicuramente Julianne Moore ma anche gli altri attori offrono una prova dignitosa. Nonostante questo, i personaggi sono tanti e soltanto i due protagonisti vengono caratterizzati a dovere. Sul personaggio della Wasikowska si poteva lavorare molto di più e gli altri, specialmente Pattinson, hanno uno spazio troppo limitato; emergono, quindi, personaggi banali o, addirittura, anonimi. In definitiva, “Maps to the Stars” non è da annoverare tra le pellicole migliori del regista, nonostante non sia completamente da buttare. Sembra quasi che, questa volta, Cronenberg abbia voluto ispirarsi ad altri modelli registici e abbia messo un po’ da parte la propria cifra stilistica. Possiamo solo sperare che l’autore, con linearità narrativa o meno, torni alla sua forma originaria; gli basta quella per spaccare davvero. E alcune sue memorabili pellicole del passato non fanno altro che confermarlo.

IL MIO VOTO: 5.5/10

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