POSH – Recensione a cura di David Salvaggio
Titolo originale: The Riot Club
Regia: Lone
Scherfig
Cast: Max
Irons, Sam Claflin, Douglas Booth, Hollyday Grainger, Natalie Dormer, Tom
Hollander, Jessica Brown Findlay
Nazione: Gran
Bretagna
Anno: 2014
Durata: 101
min.
Distribuzione: Notorious
Data di uscita (cinema): 25 settembre 2014
Disponibile a noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile
per la vendita, in entrambi i formati, dal 12 marzo 2015.
La goliardia, il senso
negativo di appartenenza ad un gruppo, l’arroganza, l’invidia. Questi i temi
principali di “Posh”, film del 2014 diretto da Lone Scherfig, ispirato
all’omonima opera teatrale di Laura Wade. Il film, in verità, non rappresenta
niente di nuovo ma si rivela estremamente attuale e discretamente realizzato.
Partiamo dalla trama. Miles e Alistair, due giovani ammessi all’Università di
Oxford, riescono a diventare membri del “Riot Club”, che racchiude coloro che
sono considerati i dieci migliori componenti dell’istituto. Vivere in maniera
sregolata e lasciare il segno sono le uniche regole. Tuttavia, durante una
cena, si crea una situazione estremamente compromettente; in quell’occasione,
il club rivela la propria natura. Supportata da una breve durata, la narrazione
è suddivisibile in due parti. Nella prima conosciamo meglio il gruppo in
questione e le sue prerogative; la famosa cena occupa quasi interamente la
seconda e, concettualmente, si tirano le somme. Il “Riot Club”, in verità, è
soltanto una massa di ragazzi viziati e senza regole, che trovano nella propria
esclusività la fonte del loro effimero potere. A questo proposito, la
caratterizzazione dei personaggi rende l’idea, nonostante non si possa parlare
di un lavoro pienamente soddisfacente. Questo perché, ad eccezione di Miles ed
Alistair, ben poco si può dire sul resto dei comprimari, piuttosto stereotipati
o trascurati. Tutti quanti, però, riescono a rappresentare discretamente il
club e i suoi perversi concetti; si tratta di un gruppo non esente da
pregiudizi e, talvolta, opportunista per salvare la propria struttura. Anche la
prova attoriale è da ritenersi soddisfacente, cosi’ come la colonna sonora,
semplice ma efficace. In definitiva, “Posh” è un film abbastanza riuscito che
trasuda attualità, nonostante sia stato realizzato con mezzi piuttosto
limitati. Niente di particolarmente innovativo ma decisamente consigliato.
IL MIO VOTO: 6.5/10
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