giovedì 30 aprile 2015

Jimmy's Hall - Recensione

JIMMY’S HALL – UNA STORIA D’AMORE E LIBERTÀ
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Jimmy’s Hall
Regia: Ken Loach  
Cast: Barry Ward, Simone Kirby, Andrew Scott, Jim Norton, Brian F. O ‘Byrne
Nazione: Gran Bretagna, Francia, Irlanda
Anno: 2014
Durata: 104 min.
Distribuzione: BIM Distribuzione
Data di uscita (cinema): 18 dicembre 2014
Disponibile per il noleggio in Dvd e Blu Ray. Prossimamente in vendita in entrambi i formati.


Il nuovo film di Ken Loach trasuda vita e valori. Affidandosi ad un cast poco conosciuto, il regista britannico realizza un film potente nella sua semplicità. Ispirandosi ad una pièce teatrale, la pellicola narra la vicenda di Jimmy Gralton, tornato in Irlanda dopo un’assenza di dieci anni. E’ proprio a Leitrim, suo paese natale, che il protagonista decide di riaprire la Pearse-Connolly Hall, una sala ricreativa aperta all'intera popolazione. Questo evento causa le ire della chiesa, intenzionata a farla chiudere immediatamente. Inizia una dura lotta ideologica, inevitabilmente destinata a sfociare in qualcosa di più. La narrazione procede in modo abbastanza lineare; nella prima mezzora assistiamo, grazie ad alcuni flashback, agli eventi che hanno segnato il passato di Jimmy. Successivamente, la storia entra nel vivo e non è priva di scene emozionanti e commoventi. Sicuramente degno di nota il ballo notturno tra il protagonista e Oonagh, che sintetizza i loro stati d’animo: il piacere di essersi nuovamente incontrati e, contemporaneamente, il rimpianto per una vita che poteva essere e che non è stata. A rendere il tutto convincente, inoltre, è il lavoro corale svolto dai personaggi. Infatti, soltanto gli interpreti più importanti vengono davvero valorizzati, sotto il punto di vista della caratterizzazione. Il resto viene egregiamente svolto da una piacevole colonna sonora e da una suggestiva ambientazione di campagna. Il messaggio lanciato dal film, nonostante le varie interpretazioni e chiavi di lettura, è sicuramente positivo e non mancano le analogie con l’attualità. In definitiva, “Jimmy’s Hall” è un film decisamente consigliato, semplice nella sua messa in scena ma ispirato nei contenuti.


IL MIO VOTO: 7.5/10    

martedì 28 aprile 2015

Il settimo figlio - Recensione

IL SETTIMO FIGLIO – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Seventh Son
Regia: Sergej Bodrov
Cast: Ben Barnes, Julianne Moore, Jeff Bridges, Kit Harington, Olivia Williams, Djimon Hounsou
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna
Anno: 2014
Durata: 101 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 19 febbraio 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


“Il settimo figlio” è intrattenimento senza pretese. Un prodotto criticamente scadente, deciso a puntare tutto sull'azione e sugli effetti speciali. E’ piacevole da vedere ma niente di più. Partiamo dalla trama, ispirata all'omonimo romanzo di Joseph Delaney. Tom Ward è il settimo figlio di un settimo figlio; di conseguenza, è destinato ad unirsi al Maestro Gregory, al fine di combattere le creature dell’oscurità. Il nemico più ostico da abbattere è Madre Malkin, una potente strega, e la sua schiera di demoni; si preannuncia una battaglia difficile, non priva di inaspettate rivelazioni. La narrazione scorre in modo abbastanza lineare e i pochi colpi di scena presenti, in verità, sono piuttosto prevedibili. Ad una trama decisamente trita, inoltre, si aggiunge una caratterizzazione dei personaggi stereotipata e banale; anche perché nessun componente del cast sembra particolarmente ispirato. Bridges e la Moore fanno sempre la loro figura ma, in questo prodotto, non danno il loro meglio. Niente di personale contro Ben Barnes ma questo film lascia ancora più perplessi sulla sua reale capacità attoriale e nel film, purtroppo, non è l’unico interprete a suscitare tale dubbio. La sostanza, in definitiva, è del tutto assente. Fortunatamente, almeno la forma si salva. Infatti, la pellicola ha discreti effetti speciali e una buona dose di azione, ben girata e capace di dare uno spettacolo godibile per tutta la sua durata. Non occorre aggiungere altro. Se cercate un film che vi intrattenga, “Il settimo figlio” fa al caso vostro. Qualora vogliate qualcosa di più, non guardate nemmeno la copertina del dvd, ormai di prossima uscita.


IL MIO VOTO: 5/10  

sabato 25 aprile 2015

Avengers: Age of Ultron - Recensione

AVENGERS: AGE OF ULTRON
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Avengers: Age of Ultron
Regia: Joss Whedon
Cast: Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Jeremy Renner, Scarlett Johansson, Elizabeth Olsen, Aaron Taylor-Johnson, James Spader, Samuel L. Jackson, Paul Bettany   
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 142 min.
Distribuzione: Walt Disney
Data di uscita (cinema): mercoledì 22 aprile
Disponibile nelle sale in 2D e 3D.
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


L’atteso ritorno degli Avengers non delude le aspettative. “Age of Ultron” rappresenta la degna conclusione della “Fase Due” dell’universo Marvel e, inoltre, apre la strada per la fase successiva. Iniziamo dalla trama. Gli Avengers, dopo aver sbaragliato un esponente dell’H.Y.D.R.A., devono fronteggiare una nuova minaccia. Si tratta di Ultron, intelligenza artificiale creata da Tony Stark con le migliori intenzioni che, tuttavia, è sfuggita al controllo del suo creatore; a complicare le cose ci pensano i gemelli Maximoff, temibili alleati del nemico. Si prospetta una battaglia difficile e non priva di sacrifici. Il film, probabilmente, è ancora meglio del predecessore; questo perché, nonostante l’azione sia raddoppiata, Whedon riesce a non perdere l’alchimia del gruppo e prova, inoltre, a caratterizzarne i singoli membri. A questo proposito, è da citare una scena in particolare, che mette quasi ogni eroe a confronto con il proprio passato e le proprie scelte. Inoltre, non vengono dimenticate le affinità e i contrasti tra tutti gli Avengers. Mettendo tutto in conto e valutando che tipo di opera stiamo guardando, il risultato è notevole. Le scene d’azione sono ad alto tasso di spettacolarità; inoltre, sono ben girate e completano il tutto una buona colonna sonora, ottimi effetti speciali e lodevoli scenografie. La lunga durata, di conseguenza, non si fa minimamente sentire. Il film supera l’esame ma, tuttavia, non è privo di difetti. Ultron avrebbe potuto essere un cattivo più incisivo; infatti, a parte alcuni guizzi, non è l’androide che ci aspettiamo. E questo è un peccato perché gli elementi per creare un grande personaggio c’erano tutti. Cadono nella stessa trappola anche i gemelli Maximoff, trattati con eccessiva superficialità. Troppo poco spazio viene dedicato anche al personaggio di Visione. La trama, inoltre, non è niente di particolarmente innovativo e, in alcune fasi, potrebbe rivelarsi troppo confusionaria. Tutto sommato, “Avengers: Age of Ultron” è un’esperienza cinematografica da non perdere, a cui non manca niente sotto il profilo dell’intrattenimento. Da un punto di vista della sceneggiatura, lo sforzo fatto è apprezzabile ma si ha l’impressione che si potessero raggiungere livelli ancora maggiori.


IL MIO VOTO: 7.5/10

mercoledì 22 aprile 2015

Hunger Games_ Il canto della rivolta - Parte I - Recensione

HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA – PARTE I
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay – Part 1
Regia: Francis Lawrence
Cast: Jennifer Lawrence, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Josh Hutcherson, Natalie Dormer, Elizabeth Banks, Liam Hemsworth, Donald Sutherland, Woody Harrelson     
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 117 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 20 novembre 2014
Disponibile per il noleggio e la vendita in Dvd e Blu Ray.


La saga degli “Hunger Games” si avvia verso la sua conclusione. “Il canto della rivolta: Parte I” dimostra, ancora una volta, quanta maturità abbia acquisito dai suoi esordi. Dal secondo film, infatti, la vicenda ha svelato le sue carte migliori e ha trovato una solida certezza nell'attrice protagonista. Iniziamo dalla trama. La situazione, per Katniss Everdeen, è sempre più difficile da gestire. Da una parte, infatti, Capitol City ospita un Peeta totalmente diverso dal passato; dall'altra, il Distretto 13 vorrebbe usare “la ragazza di fuoco” a proprio piacimento, come arma vincente contro il Presidente Snow. Capire cosa fare non è facile; tuttavia, la guerra è cominciata e il canto della rivolta si fa sempre più assordante. La narrazione si rivela abbastanza lineare e prepara il terreno per la parte conclusiva; infatti, i colpi di scena latitano e anche le scene d’azione non sono poi così abbondanti. Tuttavia, a rendere interessante il film sono due cose: la cornice della vicenda e la straordinaria interprete principale. La lotta ideologica e politica tra il Distretto 13 e Capitol City è ben resa; inoltre, si percepisce una certa ambiguità di fondo in entrambe le fazioni. Vedere la protagonista destreggiarsi in questa situazione completa il tutto. Jennifer Lawrence si rivela l’interprete perfetta di Katniss, un’eroina forte ma non priva di debolezze e di dubbi. Non tutti i personaggi trovano la loro profondità ma tutti concorrono a creare il giusto contesto per la vicenda. Tuttavia, la prova complessiva del cast è soddisfacente e la stessa cosa si può dire per l’intero apparato grafico e tecnico. In definitiva, fa piacere vedere quanto sia cresciuta la saga degli “Hunger Games” sotto il profilo contenutistico. Aspettando la seconda parte, si può affermare che anche questa tipologia di opere, se ben strutturata, può offrire discrete soddisfazioni.


IL MIO VOTO: 7.5/10     

domenica 19 aprile 2015

Naruto: La via dei ninja - Recensione

NARUTO: LA VIA DEI NINJA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Road to Ninja: Naruto The Movie
Regia: Hayato Date
Cast(voci): Junko Takeuchi, Chie Nakamura, Toshiyuki Morikawa, Emi Shinohara, Kazue Ikura 
Nazione: Giappone
Anno: 2012
Durata: 109 min.
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita (cinema): 6 – 7 – 8 dicembre 2014 (evento unico)
Disponibile a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


Il fenomeno “Naruto” sbarca anche nei nostri cinema. Mentre il manga si avvicina alla sua conclusione, infatti, arriva in Italia “Naruto: La via dei ninja”. Distribuito da Lucky Red, esso è il nono lungometraggio dedicato al personaggio in questione e, purtroppo, arriva da noi con discreto ritardo. Il risultato, contro ogni aspettativa, è abbastanza soddisfacente. Partiamo dalla trama. Dopo una dura battaglia contro la terribile Organizzazione Alba, Naruto e i suoi compagni possono fare ritorno al proprio villaggio; la calma, tuttavia, dura poco. Madara, infatti, fa la sua comparsa e proietta Naruto e Sakura in un mondo alternativo. Un universo esteticamente identico all'originale ma diverso nella sostanza; qui, infatti, Naruto ritrova i suoi genitori. Tornare alla normalità non sarà facile. Da un punto di vista prettamente narrativo, c’è un punto di forza e un punto debole. Il primo è da riscontrare nel protagonista; la pellicola, infatti, offre un suo ulteriore approfondimento psicologico, decisamente convincente. La stessa cosa, più o meno, si può dire per Sakura. Tutti gli altri comprimari, invece, vengono ridotti a semplici comparse ma, alla fine, questa situazione poteva essere piuttosto prevedibile. Il secondo riguarda la stretta connessione che il prodotto ha con la serie; infatti, viene dato troppo per scontato che gli spettatori abbiano visto o stiano seguendo il manga e l’anime. Il tutto, alla fine, è comprensibile ma molti dettagli rimangono, per i non appassionati, piuttosto oscuri. Al di là di questo, il prodotto è pregevole e non manca proprio nulla. L’azione, l’ironia e una trama solida contribuiscono a rendere “Naruto: La via dei ninja” uno dei film migliori dedicati all'indimenticabile combattente.


IL MIO VOTO: 7/10

lunedì 13 aprile 2015

Sils Maria - Recensione

SILS MARIA – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Clouds of Sils Maria
Regia: Olivier Assayas
Cast: Juliette Binoche, Kristen Stewart, Chloë Grace Moretz, Brady Corbet  Nazione: Francia, Svizzera, Germania
Anno: 2014
Durata: 119 min.
Distribuzione: Good Films
Data di uscita (cinema): 6 novembre 2014
Disponibile a noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 5 maggio 2015.


Il rapporto tra recitazione e vita reale è decisamente affascinante. “Sils Maria”, il nuovo film di Olivier Assayas, riflette proprio su questo. Il regista si affida ad un buon cast e realizza un film particolare ma meritevole. Partiamo dalla trama. Maria Engers, attrice di fama internazionale, viene contattata da un regista teatrale per lavorare su un testo; quest’ultimo, nello specifico, è il sequel dello spettacolo che ha permesso all'attrice, in giovane età, di affermarsi sulla scena. Studiare la parte e portare a termine la preparazione teatrale non sarà così immediato. Il film non vanta una struttura narrativa particolarmente elaborata; tuttavia, trova il suo punto di forza nella caratterizzazione delle protagoniste e sui vari temi che solleva la vicenda. Dopo una prima parte introduttiva, infatti, l’intera storia si concentra sulla preparazione della protagonista, che avviene in una casa di montagna. L’impressione che finzione e vita reale si intreccino è palpabile; questa situazione si riflette in Maria e la sua assistente Valentine. La prima ha difficoltà a staccarsi dal passato e non si applica facilmente al testo; la seconda, invece, non si sente all'altezza del compito e, nonostante il legame profondo tra le due, rischia di non reggere. E’ proprio questo rapporto tra le protagoniste a sostenere l’intera produzione; tutto è decisamente curato e anche le performance attoriali sono soddisfacenti. La Moretz, probabilmente, avrebbe potuto avere più spazio, nonostante non sfiguri accanto alle altre attrici. Il film, infine, scorre discretamente, anche se qualche momento di lentezza potrebbe essere percepito. Il finale tira le somme sugli argomenti trattati e, sotto qualche aspetto, potrebbe non essere completamente scontato. In definitiva, “Sils Maria” è un film interessante, forse non di immediata comprensione ma ambizioso e mai banale. Una prima visione è abbastanza consigliata.


IL MIO VOTO: 7.5/10

giovedì 2 aprile 2015

Vizio di forma - Recensione

VIZIO DI FORMA – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Inherent Vice
Regia: Paul Thomas Anderson
Cast: Joaquin Phoenix, Josh Brolin, Reese Witherspoon, Owen Wilson, Benicio del Toro, Katherine Waterston, Martin Short, Eric Roberts    
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 148 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 26 febbraio 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


Il ritorno di Anderson sul grande schermo è decisamente convincente. A due anni di distanza da “The Master”, il regista si ispira al romanzo di Thomas Pynchon e realizza “Vizio di forma”. Siamo di fronte ad un noir con marcate sfumature di commedia che, affidandosi ad un buon cast, non passa certamente inosservato. Iniziamo dalla trama. Doc Sportello, detective privato, viene coinvolto in un caso assai complicato da Shasta, una sua vecchia fiamma; la vicenda porta il protagonista ad incontrare stravaganti personaggi, mentre l’indagine diventa sempre più fitta e piena di misteri. La narrazione presenta un inizio standard ma, con l’incedere della pellicola, prende il via una storia complessa e intricata, non priva di colpi di scena; probabilmente, per quanto la soluzione venga più o meno spiegata, si ha l’impressione che il tutto non risulti di immediata comprensione. Colpisce, tuttavia, la struttura del film; siamo di fronte, in sostanza, ad un susseguirsi di incontri e dialoghi che il protagonista ha con i molteplici personaggi della storia. Ogni volta emerge un nuovo dettaglio o qualche indizio che conduce, lentamente, verso la risoluzione finale. Il tutto è calato in un’atmosfera straordinaria, sospesa tra il noir d’autore e la commedia; infatti, si ha l’impressione che il film sia indeciso sul prendersi sul serio o meno. E’ proprio questo il punto di forza della pellicola. Aggiungiamo una colonna sonora decisamente riuscita e un cast in forma, dove a spiccare è sicuramente Phoenix; il suo Doc Sportello è un personaggio fantastico e caratterizzato a dovere. Non si può dire la stessa cosa per gli altri. Alcuni hanno maggiore spazio ma nessuno di loro risulta analizzato con la giusta profondità; tuttavia, ogni componente della vicenda acquista valenza in funzione del protagonista stesso. La pellicola, infine, scorre discretamente, anche se la seconda parte potrebbe risultare leggermente più lenta. In conclusione, “Vizio di forma” è un film assolutamente da vedere, un noir convincente e messo in scena in una maniera decisamente alternativa. Quella che vale il prezzo del biglietto.


IL MIO VOTO: 8/10