VIZIO
DI FORMA – Recensione a cura di David Salvaggio
Titolo
originale: Inherent Vice
Regia:
Paul
Thomas Anderson
Cast:
Joaquin
Phoenix, Josh Brolin, Reese
Witherspoon, Owen Wilson, Benicio del Toro, Katherine Waterston, Martin Short,
Eric Roberts
Nazione:
U.S.A.
Anno:
2014
Durata:
148
min.
Distribuzione:
Warner
Bros
Data
di uscita (cinema): 26 febbraio 2015
Prossimamente
a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.
Il ritorno di Anderson sul grande schermo è
decisamente convincente. A due anni di distanza da “The Master”, il regista si
ispira al romanzo di Thomas Pynchon e realizza “Vizio di forma”. Siamo di
fronte ad un noir con marcate sfumature di commedia che, affidandosi ad un buon
cast, non passa certamente inosservato. Iniziamo dalla trama. Doc Sportello,
detective privato, viene coinvolto in un caso assai complicato da Shasta, una
sua vecchia fiamma; la vicenda porta il protagonista ad incontrare stravaganti
personaggi, mentre l’indagine diventa sempre più fitta e piena di misteri. La
narrazione presenta un inizio standard ma, con l’incedere della pellicola,
prende il via una storia complessa e intricata, non priva di colpi di scena;
probabilmente, per quanto la soluzione venga più o meno spiegata, si ha
l’impressione che il tutto non risulti di immediata comprensione. Colpisce,
tuttavia, la struttura del film; siamo di fronte, in sostanza, ad un
susseguirsi di incontri e dialoghi che il protagonista ha con i molteplici
personaggi della storia. Ogni volta emerge un nuovo dettaglio o qualche indizio
che conduce, lentamente, verso la risoluzione finale. Il tutto è calato in
un’atmosfera straordinaria, sospesa tra il noir d’autore e la commedia;
infatti, si ha l’impressione che il film sia indeciso sul prendersi sul serio o
meno. E’ proprio questo il punto di forza della pellicola. Aggiungiamo una
colonna sonora decisamente riuscita e un cast in forma, dove a spiccare è
sicuramente Phoenix; il suo Doc Sportello è un personaggio fantastico e
caratterizzato a dovere. Non si può dire la stessa cosa per gli altri. Alcuni hanno
maggiore spazio ma nessuno di loro risulta analizzato con la giusta profondità;
tuttavia, ogni componente della vicenda acquista valenza in funzione del
protagonista stesso. La pellicola, infine, scorre discretamente, anche se la
seconda parte potrebbe risultare leggermente più lenta. In conclusione, “Vizio
di forma” è un film assolutamente da vedere, un noir convincente e messo in
scena in una maniera decisamente alternativa. Quella che vale il prezzo del
biglietto.
IL
MIO VOTO: 8/10
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