martedì 30 giugno 2015

Ex Machina - Recensione

EX MACHINA – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Ex Machina
Regia: Alex Garland
Cast: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Chelsea Li, Sonoya Mizuno
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna
Anno: 2015
Durata: 108 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 30 luglio 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Ex Machina” è un film interessante ed estremamente colto. Definire “fantascienza” l'esordio di Alex Garland sarebbe corretto fino ad un certo punto; infatti, ci avviciniamo sempre di più alla tecnologia presente nella vicenda. Partiamo dalla sinossi. Il programmatore Caleb viene scelto da Nathan, storico fondatore della società per la quale lavora, come assistente in un esperimento epocale: verificare l'efficienza intellettiva della prima forma di intelligenza artificiale, con il corpo da robot e l'angelico viso di fanciulla. L'entusiasmo iniziale viene gradualmente sostituito da molteplici dubbi riguardo all'intera situazione. E' evidente che qualcosa non quadra. La narrazione si rende interessante quasi immediatamente e dispensa non pochi colpi di scena: alcuni sono prevedibili, altri decisamente meno. Anche l'ambientazione quasi claustrofobica contribuisce a dare alla pellicola la perfetta dose di suspense. Oltre ad un intreccio affascinante, il film esplora in modo intrigante il rapporto tra uomo e macchina, mostrando quanto entrambi siano le due facce della stessa medaglia. La vicenda genera discussioni infinite sull'argomento e questo è sicuramente un suo punto di forza; tali questioni vengono ulteriormente rafforzate dall'inaspettato finale. Non è tutto. La pellicola scorre discretamente e può contare su buone interpretazioni degli attori principali; questi ultimi riescono a dare anche una buona caratterizzazione ai propri personaggi. Piacevole la colonna sonora. In definitiva, “Ex Machina” è un film da non lasciarsi sfuggire, un prodotto intrigante nella messa in scena ed estremamente attuale nelle tematiche.


IL MIO VOTO: 8/10

martedì 23 giugno 2015

Jupiter - Il destino dell'universo - Recensione

JUPITER – IL DESTINO DELL'UNIVERSO

Titolo originale: Jupiter Ascending
Regia: Lana Wachowski, Andy Wachowski
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 122 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 5 febbraio 2015
Disponibile a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Jupiter – Il destino dell'universo” è l'ennesima valorizzazione della forma a discapito del contenuto. Si fa fatica a credere che i creatori di “ The Matrix”, colosso della fantascienza cinematografica occidentale, abbiano realizzato un simile prodotto. E' opportuno, tuttavia, mettere le cose in chiaro. Il film scorre bene, si lascia guardare ed è tecnicamente ben realizzato; purtroppo, ad essere deludente è il comparto narrativo ed è un peccato perché non era tutto da buttare. Partiamo dalla trama. Il pianeta Terra è al centro della contesa tra gli ultimi discendenti della famiglia Abrasax: Balem, Titus e Kalique. Una pedina fondamentale in questa guerra è Jupiter, ragazza inconsapevole della propria importanza. Ci pensa il cacciatore Caine a proiettarla nel vivo dell'azione. La narrazione ha colpi di scena piuttosto prevedibili e, nonostante ciò, mantiene una certa linearità; le idee di fondo potevano essere interessanti ma non vengono sviluppate e approfondite a dovere. La razza umana valutata come concime per l'eterna giovinezza è un concetto decisamente interessante ma, come già detto, non viene sfruttato al meglio. Nessun personaggio è veramente degno di nota sotto il profilo della caratterizzazione e, al di là di Redmayne, nessun componente del cast sembra davvero ispirato. La pellicola, in verità, punta tutto sullo spettacolo visivo e, almeno in questo, riesce alla grande. Le scenografie sono davvero eccezionali e anche le scene d'azione sono tanto spettacolari quanto discretamente girate. Di conseguenza, il prodotto scorre abbastanza bene e la visione è piacevole. Purtroppo, questo non basta a promuovere l'ultima produzione degli ex fratelli Wachowski. Si vocifera che questo film sia l'avvio per una saga ma chi scrive si augura vivamente che il progetto si fermi qui. I creatori di “The Matrix” possono fare di più. Molto di più.


IL MIO VOTO: 4,5/10

domenica 21 giugno 2015

John Wick - Recensione

JOHN WICK – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: John Wick
Regia: Chad Stahelski
Cast: Keanu Reeves, Michael Nyqvist, Alfie Allen, Willem Dafoe, Adrianne Palicki
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 97 min.
Distribuzione: M2 Pictures
Data di uscita (cinema): 22 gennaio 2015
Disponibile a noleggio in DVD e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 25 giugno 2015.


John Wick”, diretto da Chad Stahelski, è un “action movie” piacevole da vedere, affidato ad un buon Keanu Reeves. Non rappresenta niente di particolarmente innovativo ma funziona e intrattiene a dovere. Partiamo dalla trama. Il criminale Iosef ha la disgraziata idea di danneggiare un uomo, rubandogli la macchina e uccidendogli il cane. L'individuo in questione è John Wick, letale killer ritiratosi dal giro. L'animale era l'ultimo regalo lasciatogli dalla moglie defunta e questo è abbastanza per il protagonista: il suo spirito violento e assassino può essere risvegliato e il suo cammino di sangue può avere inizio. La narrazione è soltanto un pretesto per avviare una carneficina sempre più copiosa; infatti, il tutto è abbastanza lineare e non sono presenti eclatanti colpi di scena. I personaggi sono piuttosto banali e non lasciano spazio a particolari riflessioni. Di conseguenza, perché la pellicola funziona? Intanto, le scene d'azione sono molte e davvero ben girate; queste ultime, inoltre, contribuiscono a dare al prodotto un ritmo forsennato e adrenalinico. Automaticamente, il film scorre a meraviglia e offre l'intrattenimento necessario per il suo genere. Completa il tutto la presenza di Keanu Reeves, perfetto per il ruolo assegnatogli. Il suo è un personaggio già visto ma funziona, per il portamento e il carisma dimostrato dall'attore. In definitiva, “John Wick” è un prodotto d'azione ben realizzato e consigliato agli amanti del genere. In ogni caso, è un film leggero e meritevole di una possibilità.


IL MIO VOTO: 6,5/10

martedì 16 giugno 2015

Italiano medio - Recensione

ITALIANO MEDIO – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Italiano medio
Regia: Maccio Capatonda
Cast: Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Ivo Avido, Rupert Sciamenna, Lavinia Longhi, Barbara Tabita
Nazione: Italia
Anno: 2015
Durata: 97 min.
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita (cinema): 29 gennaio 2015
Disponibile a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, si confronta, per la prima volta, con il lungometraggio. Il risultato è “Italiano medio”, un film sufficiente ma non esente da difetti. Partiamo dalla trama, perfettamente in linea con le precedenti idee dell'attore e permeata dalla solita atmosfera demenziale. L'esistenza dello strampalato Giulio Verme, desideroso di cambiare il mondo ma fallito in tutti i sensi, viene sconvolta dall'arrivo dell'amico Alfonzo; quest'ultimo, infatti, propone al protagonista una pillola speciale, che gli permette di usare solo il due per cento del proprio cervello. Con la capsula, oltre ad una nuova percezione della realtà, arrivano anche i guai. La pellicola da il meglio di sé nella parte iniziale, dove riesce ad essere davvero esilarante e divertente sotto tutti i punti di vista. Purtroppo, la pillola cambia radicalmente anche il film. Da quando Giulio la ingerisce per la prima volta, la comicità della storia perde gradualmente punti e non sa più rendersi interessante come prima. Intendiamoci, la visione continua ad essere piacevole e i momenti divertenti non mancano ma si ha la sensazione che qualcosa sia cambiato. La narrazione, inoltre, non è il massimo. Escludendo l'inaspettato colpo di scena nella parte finale, assistiamo ad una trama collage di vari elementi e situazioni già riproposte nei precedenti lavori di Capatonda e in altre produzioni. A livello recitativo, c'è poco da dire e la stessa cosa vale per la caratterizzazione dei personaggi. Soltanto il protagonista, in questo senso, può essere salvato. Tuttavia, nonostante le diverse debolezze, il film ha un notevole punto di forza: sprizza satira e critica sociale da tutti i pori. Il riferimento all'attualità è quasi onnipresente in ogni scena e, al di là della demenzialità, l'incisività è fortissima sotto questo punto di vista. In conclusione, “Italiano medio” non è un film da scartare e merita sicuramente una visione, anche per coloro che si affacciano per la prima volta al disgraziato universo creato da Maccio Capatonda. Si ha l'impressione che si potesse fare meglio ma il risultato è comunque accettabile.


IL MIO VOTO: 6,5/10

domenica 7 giugno 2015

Still Alice - Recensione

STILL ALICE – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Still Alice
Regia: Richard Glatzer, Wash Wetmoreland
Cast: Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart, Kate Bosworth
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 97 min.
Distribuzione: Good Films
Data di uscita (cinema): 22 gennaio 2015
Disponibile a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


La vittoria agli Oscar di Julianne Moore come Miglior Attrice Protagonista, vedendo “Still Alice”, non sorprende affatto. L'attrice si misura con un ruolo estremamente difficile e riesce ad offrire una performance davvero magistrale. Partiamo dalla trama, ispirata al romanzo “Perdersi” di Lisa Genova. La brillante vita di Alice Howland, rinomata linguista, viene sconvolta da una terribile malattia: l'Alzheimer. La donna, con l'appoggio dell'intera famiglia, cerca di affrontare questo dramma ma il male non perdona. Probabilmente, l'unico difetto del film, a carattere prettamente soggettivo, è lo scorrimento; infatti, nonostante la breve durata, la pellicola potrebbe risultare particolarmente lenta. Per il resto, si può solo lodare l'ottimo lavoro svolto. Il tema trattato è estremamente attuale e viene mostrato con il massimo del realismo quotidiano, senza dare spazio a momenti troppo patetici; la narrazione, di conseguenza, è asciutta e concreta e non ha un finale completamente scontato. Il cast si comporta egregiamente e, oltre alla protagonista, Baldwin e la Stewart riescono a dare anche un minimo di caratterizzazione ai propri personaggi. Tuttavia, la scena appartiene completamente alla Moore. Alice Howland è una protagonista straordinaria, una donna che non nasconde la propria malattia e affronta coraggiosamente la propria situazione. Una persona che, gradualmente, vede distrutti tutti i propri ricordi e che non può fare altro che una cosa: vivere intensamente il momento, prima che esso scompaia. Tuttavia, non è una donna priva di debolezze e, in determinate scene, il film fa emergere chiaramente questa verità. Un finale che guarda, in qualche modo, alla speranza tira le somme di un prodotto assolutamente da vedere, ben realizzato sotto quasi tutti gli aspetti. L'Alzheimer può distruggere molte cose ma c'è una sostanza universale, che ci abbraccia e che ci circonda, che la malattia non può annientare: l'amore.


IL MIO VOTO: 8,5/10

lunedì 1 giugno 2015

Hungry Hearts - Recensione

HUNGRY HEARTS – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Hungry Hearts
Regia: Saverio Costanzo
Cast: Adam Driver, Alba Rohrwacher, Roberta Maxwell, Jake Weber
Nazione: Italia
Anno: 2014
Durata: 112 min.
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita (cinema): 15 gennaio 2015
Disponibile per il noleggio in DVD e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 25 giugno 2015.


Hungry Hearts”, il nuovo film diretto da Saverio Costanzo, è davvero notevole. Avvalendosi di ottime interpretazioni, il regista crea un ottimo dramma dalle evidenti sfumature thriller, assolutamente da non perdere. Partiamo dalla trama, ispirata al romanzo “Il bambino indaco” di Marco Franzoso. La felice unione di Jude e Mina prende una piega spaventosa, in seguito alla nascita del loro bambino; la donna, infatti, opera un comportamento materno eccessivo, estremamente vicino alla follia. Nonostante il padre cerchi molteplici soluzioni, la situazione si fa sempre più insostenibile e il pericolo, per il neonato, diventa sempre più concreto. Questo prodotto, aggiunto ad altri usciti nell'ultimo periodo, testimonia che il cinema italiano è sempre più intenzionato ad ampliare i propri orizzonti narrativi: un obiettivo raggiungibile anche senza ricorrere a mezzi particolarmente dispendiosi. Tornando all'opera in questione, la vicenda, nella sua semplicità, è scorrevole ed intrigante; inoltre, ha un finale da non sottovalutare. A rendere il tutto perfettamente funzionante sono anche le interpretazioni degli attori protagonisti, che riescono a dare anche una profondità convincente ai propri personaggi. La Rohrwacher è spaventosamente abile nel rendere Mina, una mamma folle che non può fare a meno, allo stesso tempo, di suscitare pietà e compassione. La stessa identica cosa si può dire per Driver, che tratteggia un padre consapevole del pericolo e che, per buona parte della vicenda, cerca di non spezzare la propria unità familiare. Non è un caso, infatti, che questi due attori, per le loro performance, abbiano entrambi vinto la Coppa Volpi al Festival di Venezia del 2014. Riuscita la colonna sonora e, inoltre, interessanti alcune inquadrature, che rendono maggiormente la distorsione presente nell'intera vicenda. In definitiva, “Hungry Hearts” è un film eccezionale che, nonostante i toni usati, riflette su tematiche decisamente attuali, questioni difficili da affrontare e altrettanto tali da risolvere.


IL MIO VOTO: 8,5/10