mercoledì 2 dicembre 2015

Maze Runner - La Fuga - Recensione

MAZE RUNNER – LA FUGA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Maze Runner: The Scorch Trials
Regia: Wes Ball
Cast: Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Aidan Gillen, Patricia Clarkson, Lily Taylor, Giancarlo Esposito, Thomas Brodie-Sangster
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 131 min.
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita (cinema): 15 ottobre 2015
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La saga di “Maze Runner” giunge al suo secondo capitolo ma resta nettamente inferiore al precedessore. Raggiunge una sufficienza risicata e si lascia guardare ma la narrazione diventa più scadente, in favore di una maggiore quantità di spettacolo. Partiamo dalla trama, sequel diretto del primo film. Thomas e i suoi amici abbandonano l'incubo del labirinto per entrare immediatamente in un altro. La struttura che li ospita nasconde molti segreti e il gruppo, alla fine, è costretto a fuggire per ottenere nuove risposte. Attraverso lande desolate, luoghi abbandonati e nuove conoscenze, i pericoli aumentano sempre di più. Il film rende onore al titolo che porta. I personaggi, infatti, non fanno altro che scappare da qualcuno o da qualcosa; di conseguenza, il fascino narrativo esercitato dal primo capitolo va lentamente a spegnersi. A parte un colpo di scena nel finale, tutto è abbastanza prevedibile e la curiosità che aveva suscitato il primo film è qui del tutto assente. In compenso, la spettacolarità aumenta e la pellicola si rivela frenetica e scorrevole. Le scene d'azione non sempre sono girate adeguatamente ma il tutto, sorretto da buoni effetti speciali e da una buona colonna sonora, riesce miracolosamente a reggersi in piedi. L'approfondimento sui personaggi risulta piuttosto trascurato e banale. Probabilmente, può essere salvato solo Thomas ma il suo è un eroe classico senza particolari sfumature. In definitiva, “Maze Runner – La fuga” è imperdibile per i fan ma perde colpi rispetto al predecessore. La trama interessante del labirinto viene sostituita da una più banale, trita e ritrita e senza particolari guizzi. Aspettando il capitolo conclusivo, si spera che la saga si risollevi ma il timore di giungere ad un “nulla di fatto”, adesso, è sempre più concreto.


IL MIO VOTO: 6/10

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