venerdì 22 gennaio 2016

Dragon Ball Z: La resurrezione di "F" - Recensione

DRAGON BALL Z: LA RESURREZIONE DI “F”
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Doragon Bōru Zetto: Fukkatsu no Efu
Regia: Tadayoshi Yamamuro
Cast: Masako Nozawa, Mayumi Tanaka, Toshio Furukawa, Shiro Saito, Ryūsei Nakao, Ryō Horikawa
Nazione: Giappone
Anno: 2015
Durata: 90
Distribuzione: Key Films
Data di uscita (cinema): 12, 13 e 14 settembre 2015 (evento unico)
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Dopo il deludente “Battle of Gods” del 2013, la fortunata saga di “Dragon Ball Z” torna al cinema nel 2015. Nonostante persista la sensazione che questi nuovi film non fossero necessari e che le emozioni di un tempo non torneranno mai più, il risultato è decisamente migliore rispetto alla pellicola precedente. Cominciamo dalla trama. Lord Sorbet e il suo manipolo di soldati decidono di usare le sfere del drago per riportare in vita il temibile Freezer. L'obiettivo viene raggiunto e il tanto famoso quanto malvagio guerriero ha un solo pensiero: tornare sulla Terra e vendicarsi su Son Goku, che lo sconfisse tanti anni addietro sul pianeta Namecc. Lo spirito ironico che aveva contraddistinto “Battle of Gods” è presente ma più equilibrato e, in questo prodotto, si avverte maggiormente lo spirito serio ed epico che contraddistingueva la spettacolare serie televisiva. La sinossi è soltanto un pretesto per offrire tanto spettacolo e divertimento; infatti, l'azione ha decisamente più spazio in questo nuovo lungometraggio ed è estremamente spettacolare e d'intrattenimento. Sotto questo punto di vista, i fan della saga non potranno rimanere delusi e ritrovare Son Goku e Freezer nuovamente avversari non può fare a meno di generare curiosità. Il comparto grafico e tecnico è molto buono, nonostante l'ingente uso della CGI, e anche la colonna sonora è piuttosto riuscita. La caratterizzazione dei personaggi, come da previsione, continua ad essere molto trascurata e soltanto Son Goku, Vegeta e Freezer trovano un minimo di spazio. Dispiace notare, tuttavia, alcune ingenuità nella trama ideata da Akira Toriyama (il piano “B” di Freezer, senza anticipare nulla, potrebbe lasciare un po' interdetti) e altri dettagli che potrebbero forse deludere lo spettatore. In definitiva, “La resurrezione di F” è un film anime d'azione divertente e piacevole da vedere, che i fan di “Dragon Ball Z” non possono perdersi. Anche se, probabilmente, non era necessario.


IL MIO VOTO: 6,5/10

mercoledì 20 gennaio 2016

Creed - Nato per combattere - Recensione

CREED – NATO PER COMBATTERE
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Creed
Regia: Ryan Coogler
Cast: Michael B. Jordan, Sylvester Stallone, Tessa Thompson, Andre Ward, Phylicia Rashad
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 134 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 14 gennaio 2016
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


I miti non smettono mai di stupire ed emozionare e quello di Rocky Balboa non fa eccezione. Questo leggendario personaggio giunge al sesto film e, nonostante il suo ruolo sia decisamente cambiato, non ha affatto perso smalto e carisma. Partiamo dalla trama. Adonis Creed sa bene quale strada vuole intraprendere, la stessa presa dal padre mai conosciuto: quella del pugile. Per crescere tecnicamente ed emotivamente, il giovane si rivolge all'inossidabile Rocky Balboa. Il percorso si rivela duro ed impegnativo ma, a beneficiare di questo incontro, non sarà solo l'allievo ma anche il maestro. Nonostante la durata, il film scorre benissimo e non spicca tanto per la trama quanto per le emozioni che riesce a regalare; per gli amanti della saga, qualche sorpresa è presente ma la narrazione si rivela piuttosto lineare e, in alcuni casi, anche scontata. Grande attenzione è rivolta ai due protagonisti, che offrono inoltre una prova attoriale convincente (Stallone ha già conquistato il Golden Globe come miglior attore non protagonista e, nella stessa categoria, concorre per l'Oscar). Da una parte abbiamo Adonis Creed, figlio illegittimo di Apollo. Il ragazzo sente tremendamente il peso della propria identità e il suo impegno è pari solo alla propria volontà di autoaffermazione; nel momento in cui incontra Rocky, egli vede in lui una sorta di familiare mai avuto, l'unico che può davvero farlo crescere. Dall'altra c'è il mitico pugile. Il suo sembra un personaggio banale, il mentore ironico che motiva l'allievo che ha di fronte. Ma le cose stanno diversamente. Anche Rocky è stanco, soffre enormemente la propria solitudine e, in un determinato momento del film, è pronto a mollare. Ed è qui che gli insegnamenti trasmessi al ragazzo, quasi tramandati per abitudine senza crederci più, si ritorcono contro di lui e si riaffermano proprio grazie ad Adonis Creed. Il prodotto, in questo senso, è estremamente emozionante, ben girato e con una buona colonna sonora. In definitiva, “Creed – Nato per combattere” è uno spin-off piuttosto riuscito, consigliato tanto agli amanti della saga quanto a qualunque tipo di pubblico.


IL MIO VOTO: 7/10

La grande scommessa - Recensione

LA GRANDE SCOMMESSA – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Big Short
Regia: Adam McKay
Cast: Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt, Marisa Tomei, Melissa Leo, Selena Gomez, Margot Robbie, Finn Wittrock
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 130 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 7 gennaio 2016
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Il discorso riguardo a “La grande scommessa” di Adam McKay sarebbe davvero lungo. Non perchè il prodotto sia scadente, per carità. Il fatto è che elementi positivi e negativi si bilanciano e, probabilmente, lo spettatore è portato a dire che il risultato poteva essere ancora maggiore, nonostante il film abbia una sua dignità. Iniziamo dalla trama, basata su una storia vera e tratta dall'omonimo libro di Michael Lewis. Negli Stati Uniti del nuovo millennio, il sistema finanziario è ritenuto infallibile e fa sentire ogni investitore assolutamente sicuro sui propri guadagni; tuttavia, alcuni lungimiranti individui capiscono che la situazione è ben diversa e decidono di scommettere contro questo sistema, in vista di una gigantesca crisi. Nel momento in cui avviene davvero il tracollo, le derisioni provenienti dall'ambiente circostante si dissolvono nell'aria. La tematica del film e le conseguenti riflessioni che ispira sono decisamente un punto a favore per l'intera operazione; inoltre, la prova complessiva del cast è assolutamente soddisfacente e, tra tutti, a spiccare è indubbiamente Christian Bale. Anche la modalità scelta per la narrazione è da considerarsi originale e riesce anche a strappare qualche sorriso allo spettatore. Tuttavia, devono essere segnalati anche altri fattori. La scelta di un linguaggio troppo tecnico permette di comprendere appieno la situazione soltanto ai professionisti del mestiere; la spiegazione dei vari concetti è troppo veloce e, per lo spettatore poco avvezzo all'ambiente finanziario, seguire tutto con ordine è piuttosto difficile. Inoltre, il prodotto potrebbe risultare particolarmente lento; infatti sembra che il film, nella parte centrale, assuma maggiore scorrevolezza ma essa, gradualmente, potrebbe andare perduta durante il tragitto. La caratterizzazione dei personaggi è soddisfacente per alcuni ma non per altri e, mettendo tutto in conto, certi comprimari avrebbero meritato un trattamento più adeguato, anche in termini di spazio nell'intera vicenda. In definitiva, “La grande scommessa” è un film da vedere, con i suoi notevoli punti di forza. Alcuni dettagli, tuttavia, portano alla conclusione che il prodotto potesse essere di più.


IL MIO VOTO: 7/10

martedì 19 gennaio 2016

Fantastic Four - Recensione

FANTASTIC 4 – I FANTASTICI QUATTRO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Fantastic Four
Regia: Josh Trank
Cast: Miles Teller, Kate Mara, Jamie Bell, Michael B. Jordan, Toby Kebbell
Nazione: Gran Bretagna, U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 95 min.
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita (cinema): 10 settembre 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La realizzazione di buoni film prevede una grande dose di impegno. Lo stesso concetto vale anche per i film pessimi. “Fantastic Four”, diretto da Josh Trank, è la dimostrazione più chiara di tale questione. Il regista del soddisfacente “Chronicle” prende una sbandata totale e da vita ad uno tra i peggiori film sui supereroi mai usciti sulla faccia della terra. Partiamo dalla trama. Il desiderio scientifico di visitare nuove dimensioni unisce un gruppo di cinque ragazzi: Reed Richards ed il suo amico Ben Grimm, l'affascinante Susan Storm e suo fratello Johnny, l'ombroso Victor Von Doom. In seguito alla creazione di un portale, la voglia di esplorare nuovi mondi porta i ragazzi a viaggiare senza permesso. L'esperienza cambia profondamente ogni membro del gruppo che, di conseguenza, sceglie da quale parte stare. Non è un caso che il film sia stato un flop sotto tutti i punti di vista e che, addirittura, sia stato ritirato prima del tempo dalle sale cinematografiche. Infatti, la sinossi sembra un mix mal riuscito di banalità e alcune lievi analogie col fumetto. La pellicola dedica poco spazio all'azione per concentrarsi sui personaggi, il che potrebbe essere lodevole come intento; il problema è che l'analisi sui protagonisti è davvero un disastro. Ogni membro del gruppo è trattato in modo estremamente banale e superficiale e non c'è alcuna progressione nell'atteggiamento dei personaggi. Nessun componente del cast sembra particolarmente ispirato ed è un vero peccato perchè forse, visti gli attori, qualche soddisfazione poteva essere data. Il comparto grafico e tecnico è buono ma la quasi totale assenza di azione si fa sentire e l'osceno combattimento finale conduce, insieme al resto, alla seguente affermazione: “Nel momento in cui ho deciso di vedere questo film, un buon film si è appena suicidato gettandosi dallo scaffale di camera mia”. In definitiva, “Fantastic Four” è un completo disastro e, inoltre, i numerosi screzi sul set tra i vari componenti (Teller è quasi arrivato alle mani col regista) non hanno giovato al risultato finale.

IL MIO VOTO: 4/10


giovedì 14 gennaio 2016

Sicario - Recensione

SICARIO – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Sicario
Regia: Denis Villeneuve
Cast: Emily Blunt, Josh Brolin, Benicio Del Toro, Victor Garber, Jeffrey Donovan
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 116 min.
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita (cinema): 24 settembre 2015
Disponibile a noleggio in DVD e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 25 febbraio 2016.


Denis Villeneuve dimostra di essere un regista dalle evidenti capacità. Dopo aver diretto l'eccellente “Prisoners”, l'autore canadese torna in Italia con “Sicario”, il suo nuovo lavoro. Affidandosi ad un buon cast e riflettendo su tematiche estremamente attuali, il risultato è davvero un buon film. Partiamo dalla trama. In seguito ad un imboscata dai riscontri decisamente significativi, l'agente dell'FBI Kate viene coinvolta in un'operazione della CIA volta a fermare il cartello della droga messicano. Con l'incedere degli eventi, la ragazza capisce, a malincuore, che niente è come sembra. La narrazione trova il suo punto di forza nell'ambientazione del film e nel creare il giusto contesto; infatti, si ha costantemente l'impressione che niente sia al suo posto e, in seguito, alcuni colpi di scena tendono a confermare questa situazione. La maggior parte dei personaggi è volutamente ambigua e la protagonista rappresenta l'unica luce in questo oscuro tunnel che si chiama giustizia, con tutte le sue relative contraddizioni. Emily Blunt, con una buona performance, offre un'agente discretamente tratteggiata, che vuole vederci chiaro nell'intera storia. La regia è efficace ed il film è ben girato, con una colonna sonora esile ma assolutamente efficace. Indubbiamente, questa pellicola stimola ulteriori riflessioni sul ruolo dello Stato e sulle forze dell'ordine e come, la maggior parte delle volte, sia più importante mantenere il controllo che amministrare saggiamente la giustizia. Anche la performance del resto del cast è soddisfacente ma, probabilmente, l'attore più in parte risulta essere Del Toro. In definitiva, “Sicario” è un altro passo decisamente positivo nella carriera di Villeneuve, che riesce a fondere buon cinema e stimolanti riflessioni sull'attualità.


IL MIO VOTO: 7,5/10

venerdì 8 gennaio 2016

Macbeth - Recensione

MACBETH – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Macbeth
Regia: Justin Kurzel
Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, David Thewlis, Sean Harris, Paddy Considine, Jack Reynor
Nazione: Gran Bretagna, Francia, U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 113 min.
Distribuzione: Videa
Data di uscita (cinema): 5 gennaio 2016
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Macbeth”, la celebre tragedia scritta da William Shakespeare, trova la sua trasposizione cinematografica anche nell'era contemporanea. Presentato a Cannes nel 2015 e arrivato in Italia solo a gennaio 2016, il film diretto da Justin Kurzel, nonostante non sia perfetto, è assolutamente da vedere. Partiamo dalla trama, che narra la sanguinosa vicenda del guerriero Macbeth e di sua moglie. Sulla scia di una profezia tanto gioiosa quanto infausta, i due consorti iniziano una violenta scalata al potere. Il prezzo da pagare, per mantenere la propria posizione, diventa sempre più alto. Gli stupri che il cinema attua nei confronti delle opere letterarie sono sempre più frequenti ma, fortunatamente, non è questo il caso. Infatti, il film si mantiene quasi del tutto fedele all'opera originale e trova in Fassbender e nella Cotillard due interpreti assolutamente eccezionali. L'uso di una sceneggiatura che ricalca il lessico della tragedia shakespeariana rende ancora più affascinante la visione della pellicola. Una regia discreta, ottime atmosfere ed una buona fotografia contribuiscono a rafforzare la qualità del prodotto. Tuttavia, sono da segnalare altre cose. La pellicola potrebbe rivelarsi tremendamente lenta e, in questo senso, piuttosto difficile da digerire; inoltre, sono da riscontrare delle pecche anche nel comparto narrativo, per quanto fedelissimo. Infatti, la caratterizzazione dei protagonisti è presente ma è avvertibile l'impressione che si potesse fare meglio; gli altri comprimari sono trattati in modo piuttosto superficiale. Inoltre, alcuni buchi narrativi rendono più difficile la collocazione temporale negli eventi della vicenda (il nuovo regno di Macbeth, ad esempio, e la follia di Lady Macbeth sono davvero troppo accennati). Anche le scene più concitate potevano essere girate meglio. Nonostante tutto, in “Macbeth” non mancano scene emozionanti e, in definitiva, il film di Kurzel è assolutamente da vedere. Fassbender e la Cotillard sono assolutamente sinergici.


IL MIO VOTO: 7/10

venerdì 1 gennaio 2016

Il cinema del 2015

IL CINEMA DEL 2015
Articolo a cura di David Salvaggio


Un altro anno è trascorso e, con esso, sono arrivati moltissimi nuovi film sul grande e piccolo schermo. I prodotti di alto valore sono veramente numerosi e, probabilmente, stilare una classifica delle migliori pellicole dell'anno, per vari motivi, non renderebbe davvero giustizia ad ogni singolo titolo. Chi scrive, di conseguenza, ha deciso di segnalare nel seguente articolo alcuni dei film del 2015 che un amante del cinema non può proprio perdersi.
  • WHIPLASH” - Vincitore di due premi Oscar, il rapporto tra allievo e maestro in una scuola di musica assume toni sempre più duri e spietati. Un doloroso percorso di formazione, volto al sacrificio più assoluto in nome del raggiungimento di livelli sempre più elevati. La performance dei protagonisti è eccelsa, Simmons ai massimi livelli.
  • THE IMITATION GAME” - La storia di Alan Turing e della sua straordinaria invenzione, il lontano antenato del computer, viene narrata in una maniera estremamente emozionante. Basandosi sulla biografia più dettagliata mai scritta sul personaggio, Tyldum realizza un prodotto abbastanza veritiero da un punto di vista storico e Cumberbatch tratteggia perfettamente il suo Turing. Curato sotto tutti i punti di vista, avrebbe meritato di più agli Academy Awards.
  • BIRDMAN” - Se si è aggiudicato i premi migliori, non è un caso. L'ultimo film di Inarritu non è certamente il tipo di prodotto che esce tutti i giorni. Affidandosi ad un Michael Keaton in stato di grazia, il regista muove una dura critica alla società cinematografica contemporanea e, utilizzando quasi esclusivamente un unico piano sequenza, dirige una pellicola davvero geniale. Il merito è anche di un cast decisamente all'altezza, dei toni usati nella vicenda e di un tema che non passa mai di moda. Nel bene e nel male, assolutamente da non perdere.
  • BABADOOK” - Probabilmente, il miglior film horror del 2015. L'australiana Jennifer Kent realizza un film estremamente angosciante con mezzi davvero limitati. Gli attori protagonisti si rivelano perfetti per i propri ruoli e tutto funziona come dovrebbe. La storia di una madre e di suo figlio, alle prese con una terribile presenza, si presta a molteplici interpretazioni e dimostra quanto l'orrore, a volte, abbia una dimensione più quotidiana di quanto possiamo immaginare. Chapeau.
  • VIZIO DI FORMA” - Il noir a tinte grottesche di Paul Thomas Anderson è un altra opera di genere che ci ha portato il 2015. Affidandosi allo strepitoso Joaquin Phoenix, assistiamo alla vicenda di un detective privato che viene coinvolto in una losca vicenda dalla sua ex ragazza. Nonostante la trama possa risultare confusa, il prodotto è assolutamente valido e ricrea abbastanza bene le atmosfere del romanzo originale, scritto da Thomas Pynchon.
  • EX MACHINA” - Insieme a “Predestination”, forma il dittico della migliore fantascienza del 2015. La pellicola di Alex Garland, affidandosi ad un cast all'altezza e con mezzi non troppo costosi, è estrtemamente colta, intelligente e genesi di molteplici riflessioni sulla tecnologia e sul ruolo che essa ha nella nostra vita. Il programmatore Caleb viene invitato dal proprio datore di lavoro nella sua residenza, una sorta di laboratorio che ospita la prima intelligenza artificiale mai creata. Quest'ultima, dalle fattezze di una splendida ragazza, deve essere emotivamente testata proprio da Caleb. Si tratta di grande fantascienza, assolutamente da non perdere.
  • STILL ALICE” - Julianne Moore conquista il suo primo Oscar con un interpretazione assolutamente memorabile. Viene narrata, appunto, la drammatica storia di Alice, affetta da una forma di Alzheimer piuttosto precoce. L'incedere della malattia coincide con la perdita progressiva dei ricordi e di ciò che essi rappresentano nella nostra vita e il film esprime a meraviglia questa dolorosa realtà. Anche il resto del cast è all'altezza e il film è estremamente meritevole.
  • HUNGRY HEARTS” - L'opera di Saverio Costanzo è un vero e proprio pugno nello stomaco. Il suo è un thriller drammatico affidato ad Adam Driver (il Kylo Ren del nuovo episodio di Star Wars) e alla strepitosa Alba Rohrwacher. Il matrimonio di Mina e Jude viene sconvolto dalla nascita di un bambino; la madre, infatti, sviluppa nei confronti del neonato un atteggiamento troppo possessivo e protettivo. La donna lo tiene costantemente in casa e, credendo che sia un predestinato, decide di crescerlo in un modo troppo dannoso per la sua salute. Il padre è costretto ad intervenire. Nonostante sia stato additato come manifesto contro i vegani, la pellicola è assolutamente da non perdere perchè estremamente attuale e mai banale.
Assolutamente degni di nota anche moltissimi altri titoli, di vario genere ma estremamente validi: “Il racconto dei racconti”, “Mia Madre”. “Youth – La giovinezza”, “Mad Max Fury Road”, “Mission: Impossible – Rogue Nation”, “Avengers: Age of Ultron” e “La teoria del tutto”. E' stato un 2015 interessante, speriamo che il 2016 offra molte opere altrettanto stimolanti.