giovedì 17 ottobre 2013

After Earth - Recensione



AFTER EARTH – DOPO LA FINE DEL MONDO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: After Earth
Regia: M. Night Shyamalan
Cast: Jaden Smith, Will Smith, Sophie Okonedo, Isabelle Fuhrman
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 95 min.
Distribuzione: Sony Pictures
Data di uscita (cinema): 6 giugno 2013

M. Night Shyamalan rappresenta, senza alcun dubbio, uno dei casi più eclatanti di perdita d’identità nel cinema contemporaneo. Il promettente regista de “Il sesto senso” e di altre interessanti pellicole come “Signs” e “Unbreakable” ha iniziato, negli ultimi anni, una parabola discendente che fatica a trovare una conclusione. “After Earth” costituisce la nuova tappa di questo processo e arriva dopo regie deludenti e poco ispirate come “E venne il giorno” e “L’ultimo dominatore dell’aria”. Il film in questione non è terribile ma fa rimpiangere parecchio i bei tempi del talento statunitense. La trama si ambienta in un futuro alternativo e altamente tecnologico dove gli umani, dopo aver reso inabitabile la Terra, si sono trasferiti sul pianeta Nova Prime. In questo contesto viene narrata la storia di Cypher Raige, leggendario ranger guerriero, e di suo figlio Kitai. Durante una missione nello spazio, l’astronave su cui si trovano perde il controllo in seguito ad una tempesta di asteroidi e precipita proprio sulla Terra, popolata da pericolose creature sovrasviluppate. Con Cypher ferito e invalidato, toccherà al giovane Kitai affrontare da solo un pericoloso viaggio per recuperare un dispositivo di segnalazione d’emergenza, unica speranza di sopravvivenza. La narrazione, nonostante l’accettabile incipit, si rivela poco avvincente e abbastanza prevedibile; il suo scorrimento, tuttavia, è accettabile anche se, a tratti, il tutto può risultare lento. Molti dubbi vengono lasciati dalla sostanza narrativa, che non è assente ma, probabilmente, non viene trattata e sviluppata nel modo giusto. Will Smith disegna un padre troppo severo e troppo assente e la sua performance, tutto sommato, si può considerare accettabile; un lavoro migliore, anche se non eccelso, viene compiuto dal figlio Jaden, che porta sullo schermo un figlio desideroso di considerazione che vuole dimostrare al genitore il proprio valore e che, nello stesso tempo, si colpevolizza troppo per la morte della sorella. Nonostante questo, è il rapporto tra questi due personaggi che non funziona e che non concretizza una vera e propria evoluzione. Padre e figlio sono quasi sempre separati durante tutta la pellicola e un piccolo litigio tra i due non basta per affrontare la questione; anche il concetto della paura umana e degli alieni che riescono a sentirla non riesce ad arricchire il tutto. Il vero punto di forza del film è il comparto grafico e tecnico, con degli ottimi effetti speciali e delle scenografie molto curate; chiaramente, questo ultimo punto a favore non basta a risollevare questo prodotto, che, concentrandosi solo sui due protagonisti, trascura moltissimo tutti gli altri personaggi. In definitiva, “After Earth” è l’ennesimo passo falso di Shyamalan, un regista che ha perso il proprio sesto senso e non riesce più a trovare un’identità, riducendosi a un nome qualunque in una moltitudine troppo vasta.

IL MIO VOTO: 5/10     

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