martedì 1 ottobre 2013

Berserk L' Età dell' Oro Capitolo I: "L'uovo del re dominatore" - Recensione



BERSERK L’EPOCA D’ORO CAPITOLO I: L’UOVO DEL RE DOMINATORE
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Berserk Ōgon Jidai-Hen I: Haō no Tamago
Regia: Toshiyuki Kubooka 
Cast (voci): Hiroaki Iwanaga, Takahiro Sakurai, Toa Yukinari, Yoshiro Matsumoto, Rikiya Koyama
Nazione: Giappone
Anno: 2012
Durata: 73 min.
Distribuzione: Yamato Video
Disponibile per la vendita in Dvd e Blu Ray

“Berserk” di Kentaro Miura è indubbiamente uno dei manga dark fantasy di maggior successo degli ultimi tempi. Dopo una serie anime di 25 episodi arrivata in Italia tra il 2001 e il 2002, giunge anche nel nostro paese il primo capitolo di un ambizioso progetto cinematografico, che intende narrare l’intera storia del manga sin dall’inizio servendosi di una serie di lungometraggi. “L’uovo del re dominatore”, distribuito dalla Yamato Video, è infatti il primo tassello di una trilogia che racconta gli avvenimenti del manga dal volume n. 3 al n. 13 e che rientrano nella cosiddetta “Età dell’Oro”. Cominciamo dalla trama. Nel medievale e sanguinoso regno di Midland viene narrata la storia di Guts, abilissimo guerriero che entra a far parte dell’Armata dei Falchi; quest’ultima è una squadra di mercenari molto quotata e guidata dal carismatico Griffith, persona tanto affascinante quanto misteriosa. Vuole davvero avere un proprio regno? E quali segreti si celano dietro il behelit, curioso ciondolo da lui indossato al collo? Mentre forze al vertice tramano nell’ombra contro l’Armata dei Falchi e il suo capitano, Guts continua a combattere per servire il suo leader, attirando su di sé una misteriosa e oscura profezia di morte. Complessivamente il lungometraggio raggiunge una piena sufficienza ma rimane l’impressione che, per certi versi, avrebbe potuto offrire di più. Da un punto di vista narrativo, la trama riesce nell’intento di non scoprire subito tutte le proprie carte e di lasciare un alone di mistero sull’intera vicenda ma si rivela essere troppo sintetica e trascurata sotto altri aspetti. Il rapporto tra Guts e Griffith, fondamentale nella serie, poteva essere approfondito meglio nonostante il reale sforzo di volersi mantenere completamente fedeli alla serie televisiva e al manga. Il lavoro di caratterizzazione sui personaggi più importanti, nel suo piccolo, è accettabile. Guts è un guerriero solitario che esegue gli ordini senza cercare di legarsi troppo agli altri; Griffith è un personaggio decisamente affascinante e disposto a qualunque sacrificio pur di realizzare i propri sogni; Casca è una guerriera tanto scontrosa con Guts quanto gelosa del suo capitano. Il resto dei personaggi rappresenta un semplice ma necessario contorno prevalentemente privo di spessore. Una menzione merita il comparto tecnico. In questa pellicola dominano la computer grafica e la motion capture e si potrebbe addirittura azzardare che il disegno a mano sia pressoché inesistente; nonostante lo sforzo fatto sul piano visivo, con una stupenda colorazione e un’ottima fluidità dei movimenti, la tecnica impiegata in questo lungometraggio non convince completamente e in alcuni tratti, specialmente nella comparsa di Zod, si ha l’impressione di guardare un vero e proprio videogame. Un difetto prettamente soggettivo della pellicola è la spropositata dose di sangue e violenza, a volte disgustosa ma necessaria. In conclusione, questo primo capitolo merita una possibilità anche se, nonostante ricrei abbastanza bene le atmosfere della serie e mantenga nei suoi confronti una certa fedeltà, non raggiunge l’eccellenza sul piano contenutistico. Speriamo che quest’ultima venga raggiunta nei capitoli successivi.

IL MIO VOTO: 7/10      

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