venerdì 30 maggio 2014

X-Men: Giorni di un futuro passato - Recensione



X-MEN: GIORNI DÌ UN FUTURO PASSATO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: X-Men: Days of Future Past
Regia: Bryan Singer
Cast: Hugh Jackman, Jennifer Lawrence, Ian McKellen, James McAvoy, Michael Fassbender, Patrick Stewart, Nicholas Hoult, Peter Dinklage
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 131 min.
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita (cinema): 22 maggio 2014
Disponibile al cinema in 2D e 3D. Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.

Il nuovo atteso film della saga degli X-Men, “X-Men: Giorni di un futuro passato”, vede il ritorno alla regia di Bryan Singer e approda nelle sale italiane il 22 maggio 2014. Iniziamo dalla trama, che unisce sapientemente la vecchia e la nuova generazione dei mutanti e crea i presupposti per un nuovo ciclo narrativo. In un pianeta Terra devastato e dal clima polare, gli ultimi X-Men rimasti cercano di tenere testa alle Sentinelle, sorta di automi pressoché invincibili; Magneto e il professor Xavier elaborano un ultimo, disperato piano. Mandare indietro nel tempo Wolverine per evitare la nascita delle Sentinelle e modificare il corso degli eventi. Purtroppo, il passato è ben diverso dal presente e la missione si rivela più difficile del previsto. Probabilmente, siamo di fronte ad uno dei capitoli migliori della saga. L’azione non manca e il culmine della spettacolarità viene raggiunto nella parte finale; gli effetti speciali sono grandiosi e il comparto grafico e tecnico è ineccepibile. Come già specificato, i vecchi X-Men incontrano quelli nuovi e questo dettaglio rende interessante una trama non originale ma  di certo ben congegnata. Non tutti i personaggi ricevono il dovuto trattamento per quanto riguarda la caratterizzazione; Tempesta, Kitty Pride, Quicksilver e il resto dei mutanti, ad esempio. Fortunatamente, i componenti principali della narrazione vengono trattati discretamente: i giovani Magneto e Xavier, Mystica e Wolverine. Nonostante il film superi le due abbondanti ore di visione, la pellicola scorre benissimo e si avvale anche di una certa dose di ironia. In definitiva, “X-Men: Giorni di un futuro passato” ripaga ampiamente le aspettative e, aspettando i capitoli successivi, è da piazzare tra gli episodi di punta di questa fortunata saga.

IL MIO VOTO: 8/10    

Hercules - La leggenda ha inizio - Recensione



HERCULES – LA LEGGENDA HA INIZIO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Legend of Hercules
Regia: Renny Harlin
Cast: Kellan Lutz, Scott Adkins, Gaia Weiss, Liam Garrigan, Roxanne McKee   
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 95 min.
Distribuzione: M2 Pictures
Data di uscita (cinema): 30 gennaio 2014
Disponibile a noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita in Dvd, Blu Ray e Blu Ray 3D dal 3 luglio 2014.

Il personaggio di Ercole viene nuovamente portato sul grande schermo con “Hercules – La leggenda ha inizio”, diretto da Renny Harlin. Nonostante si sia visto di peggio, il film presenta troppi difetti e non rientra tra le produzioni memorabili del genere. Iniziamo dalla trama, che stravolge completamente il mito originale. Hercules, figlio della regina Alcmena e di Zeus, è ignaro delle proprie origini e serve il re Anfitrione, insieme al fratello Ificle; a causa della sua relazione con Ebe, principessa di Creta promessa ad Ificle, il protagonista viene spedito in Egitto per scopi militari. Dopo essere stato fatto prigioniero insieme al suo capitano, viene venduto come schiavo e impiegato come lottatore nelle arene. Tornare a casa e sistemare le cose non sarà affatto facile. La narrazione non presenta particolari colpi di scena ma ha il dono della scorrevolezza; inoltre, le scene d’azione non mancano e sono davvero ben girate. Al di là di questo, purtroppo, a dominare sono i difetti. Gli effetti speciali e le scenografie non sono sempre convincenti; i personaggi sono tremendamente stereotipati e non lasciano spazio a particolari riflessioni. La performance attoriale complessiva si rivela senza infamia e senza lode ma, se vogliamo proprio dirla tutta, Kellan Lutz è l’anello debole della catena; la sua quasi totale monoespressività fa rizzare i capelli e il suo Hercules è un eroe bravo a combattere ma completamente privo di profondità. A peggiorare le cose ci si mette anche la trama, che massacra il mito di Ercole e non riesce mai ad essere davvero emozionante. Purtroppo, la leggenda di Hercules ha trovato un inizio; possiamo solo vivamente sperare che non trovi né una continuazione tanto meno una fine. Il film di Renny Harlin, tuttavia, si lascia guardare ma, probabilmente, non era cosi’ necessario.

IL MIO VOTO: 4.5/10    

lunedì 19 maggio 2014

The Wolf of Wall Street - Recensione



THE WOLF OF WALL STREET
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Wolf of Wall Street
Regia: Martin Scorsese
Cast: Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Jean Dujardin, Matthew McConaughey, Rob Reiner, Jon Favreau, Kyle Chandler 
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 172 min.
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita (cinema): 23 gennaio 2014
Disponibile per il noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita in Dvd e Blu Ray dal 3 luglio 2014.

L’ultimo discusso film di Martin Scorsese, “The Wolf of Wall Street”, si rivela, nel bene e nel male, un prodotto assolutamente unico e decisamente meritevole di essere visto. La trama narra l’ascesa e la caduta di Jordan Belfort, broker di enorme successo bravo tanto a guadagnare soldi quanto a vivere di vizi ed eccessi. Il film, della notevole durata di quasi tre ore, è un concentrato esplosivo di volgarità, sesso, droga e soldi. Ogni elemento appena menzionato viene portato all’esasperazione ma fa tutto parte del gioco; tutto concorre a rappresentare la sfrenata vita del protagonista, un broker assetato di denaro e depravato, che non si preclude nessun tipo di divertimento o esperienza al limite. In alcuni casi, gli attori diventano film e viceversa; questo è uno di quelli. Non esistono parole adeguate per elogiare la stratosferica prova attoriale di DiCaprio, che manca l’Oscar anche questa volta. Il film in questione, inoltre, è la prova che i veri talenti sono inossidabili. Martin Scorsese, alla veneranda età di 71 anni, dirige in maniera strepitosa e rende scorrevole e divertente un prodotto che sembra non avvertire tutto il peso della sua durata. Il resto del cast offre una prova dignitosa ma la trama e i personaggi secondari non brillano per originalità o caratterizzazione. Nonostante tutto, la struttura del film può rivelarsi tanto il suo punto di forza quanto il suo punto debole. Le parolacce abbondano, la quantità di ragazze completamente nude farebbe impallidire un Night Club e le scene di sesso e droga non vengono minimamente risparmiate. “The Wolf of Wall Street”, in definitiva, è un film che non può fare a meno di dividere a causa della sua natura perversa; tuttavia, nel bene e nel male, è un esperienza assolutamente da vedere e vivere intensamente, proprio come il suo immenso e spettacolare protagonista.

IL MIO VOTO: 8.5/10

giovedì 15 maggio 2014

Disconnect - Recensione



DISCONNECT – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Disconnect
Regia: Henry Alex Rubin
Cast: Jason Bateman, Hope Davis, Frank Grillo, Michael Nyqvist, Paula Patton  
Nazione: U.S.A.
Anno: 2012
Durata: 110 min.
Distribuzione: Filmauro
Data di uscita (cinema): 9 gennaio 2014
Disponibile per il noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita in Dvd e Blu Ray dal 21 maggio 2014.

Il ruolo di Internet, nelle nostre vite, è diventato troppo incisivo. La rete è uno strumento tanto utile quanto pericoloso. E’ questo il messaggio di “Disconnect”, diretto da Henry Alex Rubin. Nonostante qualche difetto registico, il risultato è ampiamente soddisfacente. Vengono narrate tre storie indipendenti che, lentamente, vanno a intrecciarsi tra loro. Due ragazzini operano un terribile scherzo ai danni di un loro coetaneo, servendosi di un social network; una coppia in crisi si vede derubare tutti i risparmi via Internet e indaga; una giornalista alla ricerca di un buon servizio conosce Kyle, giovane ragazzo sfruttato a scopo di lucro per una chat erotica. La narrazione, nonostante possa avere leggeri problemi di scorrevolezza, è indubbiamente interessante perché tratta una tematica estremamente attuale; i personaggi delle tre vicende si affidano troppo alla rete e, in nome di questo, perdono di vista la realtà nella quale vivono. Inoltre, cercano in essa quello che non riescono ad avere nella vita quotidiana, ovvero vicinanza e comprensione umana. Gradualmente, si arriva ad un finale intenso, che rappresenta la vera resa dei conti per tutti. Da un punto di vista registico, tuttavia, il film non è sempre girato nella maniera migliore; alcuni primi piani vengono troppo interrotti dal passaggio delle persone comuni e l’inquadratura, a volte, non risulta completamente ferma. Questo, però, non impedisce di definire la prova complessiva del cast ampiamente sufficiente; tutti i componenti della vicenda trovano un minimo di approfondimento, alcuni stereotipati, altri un po’ meno. In definitiva, “Disconnect” è un prodotto decisamente riuscito, che riflette su una tematica importante: la nostra connessione con la rete deve sempre essere limitata e non deve ricoprire ruoli troppo importanti nelle nostre vite e nel mondo che ci circonda.

IL MIO VOTO: 7.5/10

domenica 11 maggio 2014

Devil's Knot Fino a prova contraria - Recensione



DEVIL’S KNOT – FINO A PROVA CONTRARIA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Devil’s Knot
Regia: Atom Egoyan
Cast: Reese Witherspoon, Colin Firth, Alessandro Nivola, James Hamrick, Dane DeHaan, Seth Meriwether, Mireille Enos, Kristopher Higgins   
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 114 min.
Distribuzione: Notorious Pictures
Data di uscita (cinema): 8 maggio 2014
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.

Il terribile caso di cronaca nera avvenuto a West Memphis, nel 1993, viene analizzato nel nuovo film di Atom Egoyan, “Devil’s Knot – Fino a prova contraria”. La pellicola si propone come un vero e proprio film inchiesta, che getta uno sguardo tanto sui componenti della vicenda quanto sulla stranezza dell’intero caso. A West Memphis, in Arkansas (U.S.A.), vengono rinvenuti i cadaveri di tre bambini; del delitto vengono accusati tre ragazzi della zona. Oltre ai familiari delle vittime e ai vari organi d’informazione, segue il caso anche il detective Ron Lax, che pensa che i ragazzi siano innocenti e che niente sia quello che sembra. La pellicola non brilla per suspense ma si rivela comunque interessante; le incoerenze presenti nel caso sono tante e lo strano comportamento della polizia e di tutte le personalità ad essa connesse emerge chiaramente. Nonostante tutto, il film potrebbe non rivelarsi perfettamente scorrevole. Per quanto riguarda i personaggi, spicca decisamente Reese Witherspoon, madre di uno dei bambini uccisi; la sua è una donna sofferente che, tuttavia, non può fare a meno di domandarsi se gli accusati siano davvero colpevoli. Il desiderio di poter rivedere il figlio è grandissimo e la tormenta in sogni e visioni. Risulta poco incisivo Colin Firth nel suo ruolo e non offre spazio per particolari riflessioni; anche sui ragazzi accusati si poteva svolgere un lavoro migliore. Nonostante tutto, il film lascia le impressioni giuste: si ha la sensazione che tutti, polizia e cittadini comuni, volessero trovare dei colpevoli nei tre ragazzi, probabilmente già mal visti ancora prima dei delitti. “Devil’s Knot: Fino a prova contraria”, in definitiva, raggiunge la sufficienza ma, se fosse stata complessivamente più curata, avrebbe offerto un risultato decisamente migliore.

IL MIO VOTO: 6.5/10

sabato 10 maggio 2014

Parker - Recensione



PARKER – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Parker
Regia: Taylor Hackford
Cast: Jason Statham, Jennifer Lopez, Michael Chiklis, Nick Nolte, Clifton Collins Jr. 
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 118 min.
Distribuzione: Indie Pictures
Data di uscita (cinema): 8 maggio 2014
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.

Jason Statham torna al cinema con “Parker”, diretto da Taylor Hackford e ispirato al romanzo “Flashfire: fuoco a volontà” di Donald E. Westlake. Il risultato è un film d’azione che, pur non essendo perfetto, si rivela piacevole da vedere. Iniziamo dalla trama, in verità niente di particolarmente originale. Parker è un ladro con un suo preciso codice morale, che mette sempre in pratica in ogni suo colpo. Dopo l’ennesima rapina effettuata, tuttavia, il protagonista viene tradito dai suoi complici, che scappano con il bottino e lo lasciano in fin di vita; dopo essere miracolosamente sopravvissuto, Parker pianifica la sua vendetta con l’aiuto di Leslie, agente immobiliare tanto bella quanto finanziariamente in difficoltà. La narrazione scorre in maniera abbastanza lineare senza regalare memorabili colpi di scena e si rivela l’ennesima vicenda sulla vendetta, già trattata da molti altri film del genere in precedenza; l’azione, violenta e sanguinosa, non manca e nemmeno una buona dose di ironia. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, soltanto Parker e Leslie ricevono un piccolo trattamento di favore; il primo è un ladro che non vuole mai fare del male a degli innocenti e non può fare a meno di reagire nel momento in cui viene tradito, anche se questo significa allontanarsi dalle persone care. La seconda è una donna costantemente in crisi finanziaria e priva di una vera e propria indipendenza; infatti, vive ancora con la mamma e sembra anche sfortunata da un punto di vista sentimentale. Nel cast, si rivede anche Nick Nolte, presente in poche scene. Gli altri comprimari si rivelano abbastanza stereotipati e banali e il cattivo offerto da Michael Chiklis lascia un po’ a desiderare. In una performance attoriale complessivamente soddisfacente, tuttavia, a distinguersi è Jennifer Lopez, probabilmente la migliore dell’intero cast. In definitiva, “Parker” è un film d’azione discreto, che da spazio tanto alla trama quanto all’azione; nonostante non sia perfetto e possa avere alcuni dei difetti tipici del genere, scorre bene e si rivela un prodotto divertente e piacevole da seguire.

IL MIO VOTO: 6.5/10 

lunedì 5 maggio 2014

Lo sguardo di Satana - Carrie - Recensione



LO SGUARDO DÌ SATANA – CARRIE
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Carrie
Regia: Kimberly Peirce
Cast: Chloe Moretz, Julianne Moore, Judy Greer, Portia Doubleday, Gabriella Wilde, Alex Russell  
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 95 min.
Distribuzione: MGM, Fox
Data di uscita (cinema): 16 gennaio 2014
Disponibile a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.

Il primo romanzo pubblicato da Stephen King trova un’altra trasposizione cinematografica con “Lo sguardo di Satana – Carrie”, film del 2013 con Chloe Moretz e Julianne Moore. Il risultato, nonostante tutto, è un prodotto piacevole da vedere. Partiamo dalla trama che, nel complesso, rimane fedele all’opera originale. Carrie è una ragazza tremendamente disadattata; a casa vive con una madre fanatica della religione, che la maltratta quotidianamente, a scuola subisce le angherie delle compagne di scuola. La ragazza, tuttavia, possiede dei terribili poteri paranormali e, gradualmente, ne prende coscienza; l’occasione per scatenarli arriverà la sera del ballo studentesco di fine anno, evento che Carrie renderà davvero indimenticabile per tutti. La narrazione scorre bene e in maniera abbastanza lineare, supportata anche da una breve durata; sotto certi punti di vista, purtroppo, il film soffre il confronto con la precedente trasposizione di De Palma del 1976. Ad esempio, Chloe Moretz, per quanto offra una performance attoriale soddisfacente, non risulta esteticamente credibile quanto Sissy Spacek; inoltre, la pellicola del 1976 riusciva ad essere davvero inquietante in alcuni punti mentre, nel film della Peirce, non si riesce mai ad avvertire questa sensazione. Julianne Moore, invece, è abbastanza credibile nel suo ruolo. Per quanto riguarda l’approfondimento dei personaggi, Carrie e sua madre ricevono un trattamento di favore; la protagonista non riesce ad integrarsi a causa della malsana educazione ricevuta dalla madre, una fanatica religiosa con serie turbe psichiche che ha reso la vita della figlia un vero inferno. Gli altri componenti della narrazione sono trattati in maniera stereotipata e sintetica; probabilmente, risultava più credibile la coppia di cattivi del film di De Palma, tra cui un giovanissimo John Travolta. In definitiva, “Lo sguardo di Satana – Carrie” riesce a raggiungere la sufficienza ma si ha l’impressione che, lavorando di più sotto certi aspetti, il risultato avrebbe potuto offrire soddisfazioni ancora più grandi.

IL MIO VOTO: 6/10