DEVIL’S KNOT – FINO A PROVA CONTRARIA
Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Atom
Egoyan
Cast: Reese
Witherspoon, Colin Firth, Alessandro Nivola, James Hamrick, Dane DeHaan, Seth
Meriwether, Mireille Enos, Kristopher Higgins
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 114
min.
Distribuzione: Notorious
Pictures
Data di uscita (cinema): 8 maggio 2014
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu
Ray.
Il terribile caso di cronaca
nera avvenuto a West Memphis, nel 1993, viene analizzato nel nuovo film di Atom
Egoyan, “Devil’s Knot – Fino a prova contraria”. La pellicola si propone come
un vero e proprio film inchiesta, che getta uno sguardo tanto sui componenti
della vicenda quanto sulla stranezza dell’intero caso. A West Memphis, in
Arkansas (U.S.A.), vengono rinvenuti i cadaveri di tre bambini; del delitto
vengono accusati tre ragazzi della zona. Oltre ai familiari delle vittime e ai
vari organi d’informazione, segue il caso anche il detective Ron Lax, che pensa
che i ragazzi siano innocenti e che niente sia quello che sembra. La pellicola
non brilla per suspense ma si rivela comunque interessante; le incoerenze
presenti nel caso sono tante e lo strano comportamento della polizia e di tutte
le personalità ad essa connesse emerge chiaramente. Nonostante tutto, il film
potrebbe non rivelarsi perfettamente scorrevole. Per quanto riguarda i
personaggi, spicca decisamente Reese Witherspoon, madre di uno dei bambini
uccisi; la sua è una donna sofferente che, tuttavia, non può fare a meno di
domandarsi se gli accusati siano davvero colpevoli. Il desiderio di poter
rivedere il figlio è grandissimo e la tormenta in sogni e visioni. Risulta poco
incisivo Colin Firth nel suo ruolo e non offre spazio per particolari
riflessioni; anche sui ragazzi accusati si poteva svolgere un lavoro migliore.
Nonostante tutto, il film lascia le impressioni giuste: si ha la sensazione che
tutti, polizia e cittadini comuni, volessero trovare dei colpevoli nei tre
ragazzi, probabilmente già mal visti ancora prima dei delitti. “Devil’s Knot:
Fino a prova contraria”, in definitiva, raggiunge la sufficienza ma, se fosse
stata complessivamente più curata, avrebbe offerto un risultato decisamente
migliore.
IL MIO VOTO: 6.5/10
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