martedì 24 novembre 2015

Insidious 3 - L'inizio - Recensione

INSIDIOUS 3 – L'INIZIO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Insidious: Chapter 3
Regia: Leigh Whannell
Cast: Dermot Mulroney, Lin Shaye, Stefanie Scott, Ashton Moio, Angus Sampson, Leigh Whannell
Nazione: U.S.A., Canada
Anno: 2015
Durata: 92 min.
Distribuzione: Sony
Data di uscita (cinema): 3 giugno 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La saga horror di “Insidious” giunge al suo terzo capitolo. James Wan cede la regia a Leigh Whannell e, da un punto di vista narrativo, il cambio è decisamente netto. Tuttavia, gli spaventi non mancano e l'atmosfera va a migliorare con lo scorrere del prodotto. Iniziamo dalla trama, una sorta di prequel rispetto alle vicissitudini della famiglia Lambert. La nota medium Elise si trova a dover aiutare la giovane Quinn, perseguitata da una misteriosa entità proveniente dal temutissimo Altrove; i pericoli sono davvero molti e la donna è costretta ad affidarsi ad altri appassionati del paranormale per risolvere la questione. Il film non brilla certamente per la trama, troppo trita e ritrita e, dopo la prima parte, si teme di assistere ad un horror deludente. Fortunatamente, non è così. La narrazione, purtroppo, continua ad essere troppo banale e scontata ma i toni diventano gradualmente più cupi e vengono dispensati spaventi numerosi ed efficaci. Infatti, alcuni momenti sono riusciti tanto quanto quelli dei capitoli precedenti. Da un punto di vista della caratterizzazione, Elise risulta essere il personaggio più affascinante e curato di tutti. Gli altri, purtroppo, non lasciano spazio a particolari riflessioni e non brillano nemmeno da un punto di vista recitativo. La breve durata, man mano che il film procede, si ammortizza facilmente e i sottili collegamenti con i capitoli precedenti non mancano. In definitiva, “Insidious 3 – L'inizio” perde qualcosa rispetto ai predecessori ma mantiene una certa qualità di fondo nei confronti del genere a cui appartiene. Nonostante la narrazione non sia troppo incisiva, la cura su altri versanti è evidente e, in conclusione, il prodotto ottiene la sufficienza. A parere di chi scrive, forse adesso è il caso di fermare qui la saga perché il rischio di scadere, d'ora in poi, è sempre più concreto.

IL MIO VOTO: 6,5/10


mercoledì 18 novembre 2015

Ghost in the Shell: Arise - Parte 2 - Recensione

GHOST IN THE SHELL: ARISE – PARTE 2

Titolo originale: Kōkaku Kidōtai Araizu -Gōsuto In Za Sheru
Regia: Kazuchika Kise
Cast (voci): Maaya Sakamoto, Kenichirou Matsuda, Tarusuke Shingaki, Ikyuu Jyuku, Tomoyuki Dan
Nazione: Giappone
Anno: 2014
Durata: 116 min.
Distribuzione: Dynit
Data di uscita (cinema): 7-8 luglio
Disponibile in vendita in DVD e Blu Ray.


La serie OAV “Ghost in the Shell: Arise” trova finalmente la sua conclusione e, in Italia, sbarca al cinema in due date speciali e per l'Home Video, in DVD e Blu Ray. Si tratta dell'episodio 3 e 4 e viene mantenuta la stessa qualità vista negli episodi precedenti, sia da un punto di vista grafico che narrativo. Continua la genesi della nota Sezione 9. In “Ghost Tears”, Motoko e la sua squadra indagano su una serie di attentati terroristici, che potrebbero coinvolgere anche Akira Hose, fidanzato della protagonista. In “Ghost Stands Alone”, vecchie conoscenze fanno la loro ricomparsa. E con loro una strana bambina androide, che potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la verità. Gli amanti dell'opera creata da Masamune Shirow non rimarranno delusi. Le trame sono sempre estremamente elaborate e, proprio per questo, potrebbero risultare troppo difficili per essere comprese pienamente la prima volta. Per avere una visione globale più chiara, occorrerebbe rivedere in breve tempo i 4 OAV dall'inizio. Al di là di questo, tuttavia, l'ambientazione tipica del manga viene mantenuta alla perfezione e tutte le questioni ad essa legate. Un mondo in cui il confine tra uomo e macchina è sempre più labile, dove anche l'emotività umana sembra perdere i propri connotati. Esponente di questa situazione è proprio Motoko Kusanagi, sicuramente un po' meno ingenua rispetto ai primi due episodi ma quasi decisamente identica ad una macchina. E' il personaggio più curato da un punto di vista della caratterizzazione e, purtroppo, il lavoro sugli altri componenti della Sezione 9 continua ad essere troppo sbrigativo e superficiale. Efficace la colonna sonora, non manca nemmeno l'azione necessaria a completare il quadro e, da un punto di vista grafico, il livello è decisamente alto. In definitiva, “Ghost in the Shell: Arise” è il prequel che nessun fan della saga deve perdersi. E' ormai prossima in Italia l'uscita del nuovo film, “The Rising”, una sorta di sequel della serie OAV, che dovrebbe chiudere questo nuovo arco narrativo. Attendiamo fiduciosi.


IL MIO VOTO: 7/10

martedì 17 novembre 2015

Terminator Genisys - Recensione

TERMINATOR GENISYS – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Terminator Genisys
Regia: Alan Taylor
Cast: Arnold Schwarzenegger, Emilia Clarke, Jay Courtney, Jason Clarke, J.K. Simmons, Byung-hun Lee
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 120 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 9 luglio 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Il quinto capitolo della saga di “Terminator” lascia un po' interdetti. Pare che non sia rimasto granché da dire a riguardo e i primi due grandi capitoli firmati da James Cameron, purtroppo, sono piuttosto lontani. Partiamo dalla sinossi. Skynet, ormai quasi del tutto sconfitta, invia un Terminator indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor; di conseguenza suo figlio, John Connor, invia dal 2029 Kyle Reese per proteggerla. Quest'ultimo, giunto nel 1984, trova un panorama piuttosto confusionario. E, nel frattempo, riemergono ricordi legati ad una misteriosa app chiamata “Genisys”. E' proprio l'impianto narrativo il maggior difetto del prodotto. Infatti, nella prima parte, avviene una sorta di riciclo dei migliori elementi tratti dai primi due film e, purtroppo, il fan della saga non può non avvertirlo. Con lo scorrere della trama, è presente soltanto una reale novità: un personaggio di basilare importanza cambia nettamente schieramento e le carte in tavole vengono rimescolate. Le numerose sequenze d'azione, ben realizzate, non riescono a cambiare davvero la situazione. Si potrebbe addirittura dire che lo spettacolo offerto non eguaglia quello dei film di Cameron, decisamente più vecchi. Il cast non sembra particolarmente ispirato e anche il leggendario Schwarzy non appare carismatico come dovrebbe. Anche la caratterizzazione dei personaggi non brilla per profondità. Nonostante tutto, comunque, il prodotto scorre piuttosto bene e le due abbondanti ore di visione si esauriscono facilmente. In conclusione, “Terminator Genisys” è il disperato tentativo di continuare una saga che aveva già raggiunto la perfezione con i primi due lungometraggi. Purtroppo, la sequenza dopo i titoli di coda suggerisce altri capitoli. A voler essere cattivi, si spera che Skynet si palesi in casa Universal e fermi lo scempio in atto.


IL MIO VOTO: 5/10

domenica 15 novembre 2015

Spectre 007 - Recensione

SPECTRE – 007
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Spectre
Regia: Sam Mendes
Cast: Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Monica Bellucci, Ben Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, Rory Kinnear
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna
Anno: 2015
Durata: 148 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 5 novembre 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


La longeva saga cinematografica dell' agente 007 giunge al suo ventiquattresimo lungometraggio. “Spectre” vede il ritorno alla regia dell'ottimo Sam Mendes e si conferma come ultimo film con Daniel Craig nei panni del protagonista. E' opportuno fare una premessa. Il livello dell'eccellente “Skyfall”, purtroppo, non viene eguagliato ma, nonostante tutto, ci troviamo di fronte ad un buon film, che chiude il cerchio narrativo iniziato con “Casinò Royale” e mantiene sempre una certa classe. Iniziamo dalla trama. L'agente segreto James Bond deve vedersela, questa volta, con l'organizzazione chiamata “Spectre”; questo nucleo criminale ha ramificazioni ovunque e, mentre il programma 00 è sempre più a rischio, il protagonista vede inevitabilmente riemergere il proprio passato. E' il momento della resa dei conti. La narrazione, che vanta diverse ambientazioni, si rivela abbastanza lineare ma collega in modo intelligente le precedenti vicende. Da un punto di vista tecnico, il prodotto è assolutamente ineccepibile e la classe che contraddistingue le storie di 007 viene mantenuta; infatti, non mancano donne dalla bellezza mozzafiato e macchine fantastiche. Non manca nemmeno l'azione ma, per quanto sia spettacolare, forse potrebbe rivelarsi l'aspetto più deludente del film. Si tratta nella maggior parte dei casi di inseguimenti e, sotto questo punto di vista, il panorama poteva essere sicuramente più vario. Per quanto riguarda il cast, la prova complessiva è abbastanza soddisfacente. Christoph Waltz, nonostante compaia poco, è un "villain" all'altezza della situazione; purtroppo, la nostra Monica Bellucci non compensa la sua straordinaria bellezza col talento recitativo e il suo momento, ad essere sinceri, è piuttosto imbarazzante e perde nettamente contro l'affascinante Léa Seydoux. La caratterizzazione dei personaggi non offre spunti di notevole interesse ma, a parere di chi scrive, il Bond proposto da Craig è abbastanza buono ed è un peccato che l'attore non continui ad interpretare il protagonista. Nonostante la lunga durata, il film scorre piuttosto bene e, per gli amanti del personaggio inventato da Ian Fleming, è decisamente da vedere. “Spectre”, in chiusura, è una degna conclusione di un arco narrativo interessante ma i livelli di “Skyfall” sono lontani. Solo solo per la bellissima canzone cantata da Adele, decisamente superiore a quella di Sam Smith.


IL MIO VOTO: 7,5/10

martedì 10 novembre 2015

The Lobster - Recensione

THE LOBSTER – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Lobster
Regia: Yorgos Lanthimos
Cast: Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux, Ben Whishaw, John C. Reilly, Olivia Colman
Nazione: Grecia, Irlanda, Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna
Anno: 2015
Durata: 118 min.
Distribuzione: Good Films
Data di uscita (cinema): 15 ottobre 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


The Lobster” è cinema d'autore allo stato puro. Il film di Yorgos Lanthimos suscita nello spettatore molteplici stati d'animo e, inoltre, lo porta inevitabilmente a riflettere. Nonostante il film possa rivelarsi a tratti pesante, è indubbio che ci troviamo di fronte ad un prodotto estremamente riuscito, anche grazie ad un cast all'altezza. Partiamo dalla trama, decisamente particolare. In un imprecisato futuro distopico, assistiamo alla storia di David, giunto con il suo cane in un albergo tanto ordinato quanto strano. Infatti, è proprio qui che il protagonista dovrà trovare l' anima gemella entro 45 giorni, se non vuole essere trasformato in un animale a sua scelta. Le meccaniche relazionali dell'essere umano vengono continuamente corrotte e, di conseguenza, non esiste niente di scontato. La narrazione, in verità, ha i suoi colpi di scena e non può dirsi radicalmente lineare; infatti, condizioni che sembrano immutabili subiscono inaspettati stravolgimenti e questa situazione viene mantenuta fino all'ambigua conclusione. Nello scenario proposto dal regista greco, inoltre, si sorride, si rimane delusi ma costantemente siamo portati alla riflessione sull'uomo e sulle sue relazioni coi suoi simili. I temi della pellicola sono estremamente attuali e c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Il merito è anche di un cast ottimamente scelto e di personaggi che, nella loro coralità, rendono al meglio lo spirito del film. Ad eccezione del protagonista, infatti, non tutti sono caratterizzati come dovrebbero; tuttavia, ognuno di loro, nel suo piccolo, contribuisce a dare qualcosa al prodotto e ci mostra l'assurdità che, a volte, contraddistingue il rapporto tra un uomo e una donna. La fiducia reciproca, probabilmente, è una delle tematiche maggiormente trattate. E, molte volte, sembra non riuscire a crearsi davvero pienamente. Come già specificato, il film potrebbe risultare a tratti lento e noioso ma, nonostante tutto, “The Lobster” è assolutamente da vedere. Non è da escludere che, col passare del tempo, diventi un vero e proprio cult del cinema d'autore internazionale.


IL MIO VOTO: 8/10

domenica 8 novembre 2015

Crimson Peak - Recensione

CRIMSON PEAK – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Crimson Peak
Regia: Guillermo Del Toro
Cast: Mia Wasikowska, Tom Hiddleston, Jessica Chastain, Charlie Hunnam, Jim Beaver
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 118 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 22 ottobre 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


L'atteso ritorno del visionario regista Guillermo Del Toro si concretizza in “Crimson Peak”, un mistery con sfumature horror piuttosto incisive. Quello che abbiamo di fronte non è sicuramente un prodotto da buttare ma è anche vero che, da nomi di una certa levatura, ci si aspetta qualcosa in più. Questo perché la pellicola sembra dare più importanza all'estetica che alla sostanza. Partiamo dalla trama. Edith Cushing, aspirante scrittrice controcorrente nella New York del 1900, instaura un legame amoroso con Sir Thomas Sharpe, affascinante baronetto; tuttavia, quest'ultimo nasconde non pochi segreti e la presenza della sorella Lucille pone ulteriori interrogativi sulla famiglia Sharpe. I misteri di passato e presente troveranno una risoluzione proprio a Crimson Peak, dimora tanto suggestiva quanto spettrale. Il lavoro in fase tecnica è assolutamente ineccepibile. Infatti, le scenografie sono a dir poco eccezionali e gli effetti speciali non sono molti ma sono efficaci ed usati in modo oculato; meritano una menzione anche i costumi, la colonna sonora e gli attori protagonisti. Tutti e tre offrono una performance discreta ma, a spiccare da un punto di vista estetico e di portamento, Tom Hiddleston è sicuramente più in parte degli altri. Tutti questi fattori, sommati alle atmosfere gotiche e fortemente horror, testimoniano che abbiamo davvero davanti un film di Guillermo Del Toro. Ad essere particolarmente deludente, purtroppo, è la trama. Rispettando le “Ghost Story”, il regista mantiene un impianto narrativo fortemente classico ma è tutto piuttosto intuibile prima che la pellicola abbia raggiunto la sua metà. I dettagli, forse, sono tutti da scoprire ma la direzione verso cui dirigersi per comprendere il nocciolo della questione è ampiamente scontata. I pochi colpi di scena presenti non sorprendono come dovrebbero e l'ultima parte sfoga tutta la violenza repressa durante il film. Anche sulla caratterizzazione dei personaggi il lavoro poteva essere svolto in modo molto più egregio. In definitiva, “Crimson Peak” è una pregevole confezione dal contenuto troppo poco incisivo. Tuttavia, è un film da vedere ma non rappresenta certamente una vetta per il noto regista messicano.


IL MIO VOTO: 6,5/10