lunedì 22 febbraio 2016

Il potere degli anime

IL POTERE DEGLI ANIME
Articolo a cura di David Salvaggio


L'universo dell'animazione giapponese ha un potenziale grafico e contenutistico infinito. Da diversi anni a questa parte, infatti, il nostro paese ha capito la fondamentale importanza di questo mondo in continua espansione; di conseguenza, sul grande schermo e per l'Home Video sono arrivati tantissimi prodotti, sia vecchi che nuovi, che hanno portato nuova linfa al genere. Quando parliamo di “anime” ci si riferisce a tutto quell'universo di cartoni animati provenienti dal Giappone. E' suddiviso per formati e per generi veri e propri. Serie televisive, OAV, film cinematografici, cortometraggi e molto altro ancora. La fonte principale di ispirazione sono i manga, ovvero i fumetti, ma non mancano nemmeno soggetti originali. Chi scrive è cresciuto principalmente con l'animazione di stampo occidentale, specialmente quella della Disney, ed ha imparato a conoscere questo complesso mondo soltanto da pochi anni. Tuttavia, questa persona ha dovuto riconoscere la netta superiorità degli anime rispetto ai cartoni che ha amato e con cui è cresciuto. Il motivo è molto semplice. Gli anime giapponesi non hanno limiti, né grafici né narrativi; in poche parole, il Giappone usa l'animazione come strumento da usare a 360 gradi per fare cinema e non si pone alcun tipo di restrizione. Infatti, nonostante il target in Occidente si sia un pò ampliato rispetto al passato, alcuni canoni continuano ad essere rispettati. Ad esempio, la violenza è molto limitata, i temi trattati sono sempre piuttosto leggeri e il pubblico infantile è spesso quello prediletto. Di conseguenza, occorre valutare con attenzione cosa mostrare e cosa non. Gli anime non si pongono assolutamente questo problema. Proprio per questo motivo, spesso, gli anime hanno incontrato notevoli problemi di distribuzione. E' assai famoso il caso di “Ken Il Guerriero”, celebre manga e serie televisiva creata da Buronson e Hara. Le reti Mediaset, ai tempi, non si presero la responsabilità di trasmettere un prodotto così violento, nonostante la profondità evidente dei temi trattati. Fortunatamente, altre emittenti minori raccolsero la sfida e la serie venne comunque trasmessa in italiano nel nostro paese. Non è tutto. Il panorama dell'animazione giapponese è stato molte volte usato come fonte di ispirazione dal cinema mondiale . Questo testimonia, ancora una volta, quanto l'universo degli anime sia veramente influente sulla cinematografia del pianeta Terra. Purtroppo, graficamente parlando, l'uso della computer grafica è sempre più presente e il disegno tradizionale va sempre più a tramontare. Due esempi di questa tecnica possono essere i recenti “Captain Harlock” e “I Cavalieri dello Zodiaco – La Leggenda del Grande Tempio”, veri e propri gioielli estetici che sacrificano senza esitare il contenuto. In questo senso, a risentirne parecchio sono stati Pegasus ed i suoi compagni di battaglia. Chi scrive spera di aver stimolato nel lettore la voglia di scoprire questo meraviglioso universo d'animazione e, in conclusione, segnala alcune proposte agli spettatori, sia cinematografiche che “televisive”.

CINEMA:
Hayao Miyazaki – Il regista più famoso nel nostro paese e in tutto il mondo. Una filmografia di undici prodotti tutti da scoprire. In particolar modo, “Principessa Mononoke”, “La città incantata”, “Il castello errante di Howl” e “Si alza il vento”. Una fusione perfetta di grafica, contenuto e poesia. Imperdibili.

Mamoru Oshii – Autore e regista di proporzioni leggendarie e, inoltre, sperimentatore a tutto tondo di nuovi limiti della computer grafica. Da segnalare “Ghost in the Shell” e “Ghost in the Shell: Innocence” (i fratelli Wachowski hanno preso ispirazione proprio dal primo film per scrivere “Matrix”), “Patlabor” e “Sky Crawlers – I cavalieri del cielo”.

Satoshi Kon – Geniale regista morto troppo presto ed autore di veri e propri capolavori come “Perfect Blue”, “Paprika – Sognando un sogno”, “Millennium Actress” e “Tokyo Godfathers”. Tranne che in quest'ultimo, l'autore si concentra sul rapporto tra sogno e realtà e di come questi due universi, spesso, possano inevitabilmente fondersi. Da non perdere anche “Paranoia Agent”, unica serie firmata da Kon.

SERIE
Code: Geass – Lelouch of the Rebellion – Tra i prodotti seriali migliori degli ultimi anni, con una trama ricca di colpi di scena, eccezionali personaggi e l'attualissimo tema del rapporto tra uomo e potere. Per non parlare di un comparto grafico da urlo. In un futuro alternativo, l'impero di Britannia ha conquistato il Giappone, togliendogli ogni dignità e rinominandolo “Area 11”. Il giovane Lelouch intende vendicarsi sull'imperatore per motivi personali e, in suo aiuto, arriva la ragazza C.C. Quest'ultima dona al ragazzo il Geass, il potere dell'obbedienza. Ha inizio un percorso di potere tanto glorioso quanto doloroso. Imperdibile.

Naruto – Il ninja del Villaggio della Foglia ha ormai spopolato in tutto il mondo, grazie al manga originale (ormai prossimo alla conclusione nel nostro paese), alla serie televisiva ed ai film. Come non rimanere incantati dal protagonista Naruto, orfano dotato di grandi poteri che, grazie all'incrollabile fiducia in sé stesso, abbatte ogni limite? Infatti, siamo di fronte ad uno tra i personaggi più positivi degli anime, mosso da grandi ideali e dalle più nobili intenzioni. E' particolarmente lungo ma, a parere di chi scrive, merita assolutamente di essere seguito.

Cowboy Bepop – Leggendaria serie riportata in Italia nello splendore dell'alta definizione. Il gruppo di cacciatori di taglie guidato da Spike Spiegel potrà sembrarvi una brutta copia di Lupin ma la realtà è ben diversa. Ventisei episodi auto conclusivi dove, tuttavia, si muove anche una trama principale. Personaggi apparentemente stereotipati che hanno un' anima tutta loro. E che sono continuamente sospesi tra i ricordi del passato e la precarietà del presente. Non è un caso che abbia vinto numerosi premi e che, ancora oggi, non abbia perso nulla della propria essenza.



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