lunedì 15 febbraio 2016

The Hateful Eight - Recensione

THE HATEFUL EIGHT
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Hateful Eight
Regia: Quentin Tarantino
Cast: Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth, Walton Goggins, Michael Madsen, Bruce Dern, Demián Bichir, Channing Tatum
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 167 min.
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita (cinema): 4 febbraio 2016
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La scia western avviata da Quentin Tarantino con “Django Unchained” prosegue con il suo nuovo attesissimo lungometraggio. L'ottavo film scritto e diretto dal regista statunitense porta il titolo di “The Hateful Eight” e sembrerebbe avere tutte le carte in regola per entrare nella leggenda. Almeno vedendo il trailer, il cast e l'eccellenza del maestro Morricone alla colonna sonora. La realtà, tuttavia, è ben diversa. Il film, infatti, si lascia guardare ma, escludendo alcune scene particolarmente degne di nota, fa rimpiangere decisamente i tempi de “Le iene” e “Pulp Fiction”. Partiamo dalla trama. Una tremenda bufera costringe otto individui alquanto particolari a dividere un capiente emporio, nell'attesa che le condizioni meteorologiche diventino più favorevoli. Tra di loro si trova il cacciatore di taglie John Ruth, la sua prigioniera Daisy Domergue, destinata alla forca, e il Maggiore Warren. Nonostante la tranquillità iniziale, l'equilibrio tra i personaggi è destinato a crollare. Qualcosa non quadra e qualcuno non è chi dice di essere. La narrazione sembra lineare ma in realtà non lo è affatto; i colpi di scena non mancano e, con pochi elementi, Tarantino è riuscito comunque a creare una sinossi abbastanza soddisfacente, nonostante il finale estremamente deludente. Il problema è che il film, per decollare, impiega davvero troppo. Nei primi 90 minuti circa, infatti, assistiamo ad una serie di dialoghi non particolarmente brillanti e, ad eccezione di alcune scene, si potrebbe provare una discreta sensazione di noia. Questo, tuttavia, non è totalmente negativo. In questa prima parte, difatti, Tarantino riesce a rendere ogni personaggio davvero ambiguo e mai trasparente. Purtroppo, questo buon proposito va a perdersi nella seconda parte. Lo spettatore riesce ad inquadrare tutti e gli “odiosi otto” si rivelano banali e superficiali, nel momento in cui vengono spogliati della loro ambiguità. La violenza repressa durante i primi capitoli del film esplode letteralmente e, con essa, arrivano di conseguenza il sangue e le scene splatter a cui ci ha abituato il regista statunitense. Fino ad arrivare ad una conclusione estremamente tirata via. La prova del cast è decisamente buona e, a spiccare maggiormente, sono Jackson, Russell e Jason Leigh. Ci si poteva aspettare qualcosa in più da Tim Roth e la presenza di Christoph Waltz, probabilmente, sarebbe stata più indicata. La maestria di Morricone alla colonna sonora si sente e anche la regia è decisamente buona. In definitiva, “The Hateful Eight”, nonostante si lasci guardare e mantenga alcune impronte del suo regista, poteva offrire sicuramente qualcosa in più. L'analogia con “Le iene” è inevitabile e questo non può non far pensare anche ad un calo di originalità nel cinema di Tarantino. Aspettando le prossime opere, una cosa è certa: i bei tempi sembrano decisamente lontani.


IL MIO VOTO: 6,5/10

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