THE
HATEFUL EIGHT
Recensione
a cura di David Salvaggio
Titolo
originale: The Hateful Eight
Regia:
Quentin Tarantino
Cast:
Kurt Russell, Samuel L.
Jackson, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth, Walton Goggins, Michael
Madsen, Bruce Dern, Demián
Bichir, Channing Tatum
Nazione:
U.S.A.
Anno:
2015
Durata:
167 min.
Distribuzione:
01 Distribution
Data
di uscita (cinema): 4 febbraio
2016
Prossimamente
a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.
La
scia western avviata da Quentin Tarantino con “Django Unchained”
prosegue con il suo nuovo attesissimo lungometraggio. L'ottavo film
scritto e diretto dal regista statunitense porta il titolo di “The
Hateful Eight” e sembrerebbe avere tutte le carte in regola per
entrare nella leggenda. Almeno vedendo il trailer, il cast e
l'eccellenza del maestro Morricone alla colonna sonora. La realtà,
tuttavia, è ben diversa. Il film, infatti, si lascia guardare ma,
escludendo alcune scene particolarmente degne di nota, fa rimpiangere
decisamente i tempi de “Le iene” e “Pulp Fiction”. Partiamo
dalla trama. Una tremenda bufera costringe otto individui alquanto
particolari a dividere un capiente emporio, nell'attesa che le
condizioni meteorologiche diventino più favorevoli. Tra di loro si
trova il cacciatore di taglie John Ruth, la sua prigioniera Daisy
Domergue, destinata alla forca, e il Maggiore Warren. Nonostante la
tranquillità iniziale, l'equilibrio tra i personaggi è destinato a
crollare. Qualcosa non quadra e qualcuno non è chi dice di essere.
La narrazione sembra lineare ma in realtà non lo è affatto; i colpi
di scena non mancano e, con pochi elementi, Tarantino è riuscito
comunque a creare una sinossi abbastanza soddisfacente, nonostante il
finale estremamente deludente. Il problema è che il film, per
decollare, impiega davvero troppo. Nei primi 90 minuti circa,
infatti, assistiamo ad una serie di dialoghi non particolarmente
brillanti e, ad eccezione di alcune scene, si potrebbe provare una
discreta sensazione di noia. Questo, tuttavia, non è totalmente
negativo. In questa prima parte, difatti, Tarantino riesce a rendere
ogni personaggio davvero ambiguo e mai trasparente. Purtroppo, questo
buon proposito va a perdersi nella seconda parte. Lo spettatore
riesce ad inquadrare tutti e gli “odiosi otto” si rivelano banali
e superficiali, nel momento in cui vengono spogliati della loro
ambiguità. La violenza repressa durante i primi capitoli del film
esplode letteralmente e, con essa, arrivano di conseguenza il sangue
e le scene splatter a cui ci ha abituato il regista statunitense.
Fino ad arrivare ad una conclusione estremamente tirata via. La prova
del cast è decisamente buona e, a spiccare maggiormente, sono
Jackson, Russell e Jason Leigh. Ci si poteva aspettare qualcosa in
più da Tim Roth e la presenza di Christoph Waltz, probabilmente,
sarebbe stata più indicata. La maestria di Morricone alla colonna
sonora si sente e anche la regia è decisamente buona. In definitiva,
“The Hateful Eight”, nonostante si lasci guardare e mantenga
alcune impronte del suo regista, poteva offrire sicuramente qualcosa
in più. L'analogia con “Le iene” è inevitabile e questo non può
non far pensare anche ad un calo di originalità nel cinema di
Tarantino. Aspettando le prossime opere, una cosa è certa: i bei
tempi sembrano decisamente lontani.
IL
MIO VOTO: 6,5/10
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