IL CACCIATORE DÌ GIGANTI – Recensione a cura di David
Salvaggio
Regia: Bryan Singer
Cast: Nicholas Hoult,
Eleanor Tomlinson, Stanley
Tucci, Ian McShane, Bill Nighy, Ewan McGregor
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 109
min.
Distribuzione: Warner
Bros
Data di uscita (cinema): 28 marzo 2013
Disponibile a noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile
per la vendita dal 17 luglio 2013
Durante la sua storia, il
cinema si è servito spesso dell’universo delle favole. Questa tendenza, negli
ultimi tempi, si è sviluppata in maniera diversa; infatti, esse vengono oggi
rivisitate e spogliate quasi interamente della loro identità. Questa volta
tocca al racconto inglese meglio noto come “Jack e il fagiolo magico”, scritto
da un autore ignoto. In cabina di regia c’è Bryan Singer e il cast, che vanta
anche nomi illustri, fa ben sperare. Questa volta, però, la pellicola delude le
aspettative e, nonostante sia migliore di altri prodotti del genere in
circolazione, non riesce a convincere pienamente. La trama vede come
protagonista, appunto, il contadino Jack; sognatore e amante dell’avventura, il
giovane scambia con un frate il suo cavallo per una manciata di fagioli .
Questi ultimi, bagnati dalla pioggia, danno vita a una gigantesca pianta che,
crescendo a dismisura, si rivela essere un passaggio per accedere alla terra
dei Giganti, situata in cielo; le mostruose creature, antichi nemici sconfitti
dall’uomo tempo addietro, vedono ora la possibilità di tornare sulla Terra per
vendicarsi. Toccherà a Jack sistemare le cose, mentre qualcuno trama nell’ombra
per dominare i Giganti e usarli per conquistare il regno. La narrazione, che
mantiene ben poco del racconto a cui si ispira, scorre discretamente ma si
rivela molto lineare, prevedibile e priva di colpi di scena; purtroppo, questa
non è l’unica pecca. L’azione, che dovrebbe essere piuttosto importante in un
film come questo, è poca ed è concentrata quasi interamente nell’ultima parte.
Inoltre, la generale performance attoriale del cast è molto deludente; nessuno
degli attori sembra particolarmente ispirato e i personaggi risultano
stereotipati e privi di una caratterizzazione adeguata. Il protagonista Nicholas Hoult, addirittura, difficilmente
riesce a strappare un sorriso e si rivela incapace di gestire sulle sue spalle
l’intera pellicola. Infine, la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti ed è
priva di intensità e originalità. In definitiva, chi sono i veri protagonisti
della scena? Sono due: i Giganti, ben realizzati e che danno vita a una
spettacolare battaglia finale, e le scenografie, rese meravigliose e colorate
dalla computer grafica e da discreti effetti speciali. Purtroppo, il buon
comparto tecnico, contornato da una godibile colonna sonora, non riesce a
salvare l’intera operazione, che non può arrivare a una piena sufficienza. E’
doveroso, in conclusione, fare una piccola precisazione. I film vanno valutati
per quello che sono e per quello che vogliono essere. “Il cacciatore di
giganti” vuole essere un film d’intrattenimento e, tutto sommato, riesce nel
suo intento ma non è da annoverare tra i migliori del suo genere. Speriamo che
questo sia solo un passo falso di Synger, che ci ha abituato a prodotti di
livello maggiore e decisamente più interessanti di questo.
IL MIO VOTO: 5.5/10
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