martedì 16 luglio 2013

Sword of the Stranger - Recensione



SWORD OF THE STRANGER – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Sutorenjia Mukōhadan
Regia: Masahiro Andō
Cast (voci): Tomoya Nagase, Yuuri Chinen, Kōichi Yamadera, Akio Ōtsuka, Naoto Takenaka, Unshou Ishizuka
Nazione: Giappone
Anno: 2007
Durata: 102 min.
Distribuzione: Dynit
Disponibile per la vendita in Dvd e Blu Ray

L’epoca feudale e i suoi personaggi è sempre stata una fonte inesauribile di soggetti per l’animazione giapponese e continua a esserlo ancora oggi. E’proprio nella sanguinosa epoca dei samurai che si svolge “Sword of the Stranger” di Masahiro Andō; arrivato in Italia con qualche anno di ritardo rispetto all’anno di uscita, trova addirittura una distribuzione in Blu Ray e gode dell’alta definizione. E’ opportuno dire che il film si presenta come un prodotto di puro intrattenimento ed è privo di una solida qualità tematica e contenutistica; tuttavia, si rivela piacevole da guardare grazie a due fattori: il discreto impianto tecnico e le avvincenti e spettacolari scene d’azione. Cominciamo dalla trama che, purtroppo, non brilla per originalità. Il samurai errante Senza Nome si ritrova a dover proteggere Kotaro, uno scontroso e misterioso bambino, da una fazione di crudeli sicari inviati dall’imperatore Ming; questi ultimi, ospiti di un signore locale, hanno degli oscuri progetti in serbo per il bambino e sembrano disposti a tutto pur di averlo. Gradualmente, i pericoli aumentano e per Senza Nome, dotato di un incredibile abilità combattiva, sarà sempre più difficile portare a termine la propria missione. A parte qualche prevedibile colpo di scena, la narrazione non presenta nulla di particolarmente innovativo e risulta abbastanza scontata in ogni suo aspetto. I personaggi sono molto stereotipati e la loro caratterizzazione appare poco curata; il passato di Senza Nome è ignoto e i pochi elementi a riguardo non vengono spiegati a dovere. Kotaro rappresenta una tipologia di bambino già vista in altri film e l’antagonista, per quanto affascinante, risulta essere il solito guerriero in cerca di un avversario alla sua altezza. Questi difetti narrativi, tuttavia, vengono controbilanciati da un buon ritmo e dal buon comparto tecnico; infatti, la pellicola scorre abbastanza bene per tutta la sua durata e non annoia affatto. Complici anche le spettacolari scene d’azione dove spicca, tra tutte, il pirotecnico e travolgente duello finale. Il lungometraggio è prodotto dallo studio Bones (produttore di molte famose serie televisive come “Wolf’s Rain”, “Eureka Seven” e “Fullmetal Alchemist”) e coniuga sapientemente il disegno tradizionale e la computer grafica; nonostante il design dei personaggi appaia approssimativo nei tratti fisici, le ambientazioni risultano curatissime, affascinanti, ricche di dettagli e colori. In conclusione, “Sword of the Stranger” raggiunge una piena sufficienza e, nonostante le abbondanti ma necessarie dosi di sangue presenti, si rivela un buon film d’intrattenimento. Se avesse avuto un impianto narrativo più solido e approfondito, avrebbe potuto raggiungere un voto più alto e competere degnamente con altri prodotti simili.

IL MIO VOTO: 6.5/10    

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