SWORD OF THE STRANGER – Recensione a cura di David
Salvaggio
Regia: Masahiro
Andō
Cast (voci): Tomoya
Nagase, Yuuri Chinen, Kōichi Yamadera, Akio Ōtsuka, Naoto Takenaka, Unshou
Ishizuka
Nazione: Giappone
Anno: 2007
Durata: 102
min.
Distribuzione: Dynit
Disponibile per la vendita in Dvd e Blu Ray
L’epoca feudale e i suoi
personaggi è sempre stata una fonte inesauribile di soggetti per l’animazione
giapponese e continua a esserlo ancora oggi. E’proprio nella sanguinosa epoca
dei samurai che si svolge “Sword of the Stranger” di Masahiro Andō; arrivato in
Italia con qualche anno di ritardo rispetto all’anno di uscita, trova
addirittura una distribuzione in Blu Ray e gode dell’alta definizione. E’
opportuno dire che il film si presenta come un prodotto di puro intrattenimento
ed è privo di una solida qualità tematica e contenutistica; tuttavia, si rivela
piacevole da guardare grazie a due fattori: il discreto impianto tecnico e le
avvincenti e spettacolari scene d’azione. Cominciamo dalla trama che,
purtroppo, non brilla per originalità. Il samurai errante Senza Nome si ritrova
a dover proteggere Kotaro, uno scontroso e misterioso bambino, da una fazione
di crudeli sicari inviati dall’imperatore Ming; questi ultimi, ospiti di un
signore locale, hanno degli oscuri progetti in serbo per il bambino e sembrano
disposti a tutto pur di averlo. Gradualmente, i pericoli aumentano e per Senza
Nome, dotato di un incredibile abilità combattiva, sarà sempre più difficile
portare a termine la propria missione. A parte qualche prevedibile colpo di
scena, la narrazione non presenta nulla di particolarmente innovativo e risulta
abbastanza scontata in ogni suo aspetto. I personaggi sono molto stereotipati e
la loro caratterizzazione appare poco curata; il passato di Senza Nome è ignoto
e i pochi elementi a riguardo non vengono spiegati a dovere. Kotaro rappresenta
una tipologia di bambino già vista in altri film e l’antagonista, per quanto
affascinante, risulta essere il solito guerriero in cerca di un avversario alla
sua altezza. Questi difetti narrativi, tuttavia, vengono controbilanciati da un
buon ritmo e dal buon comparto tecnico; infatti, la pellicola scorre abbastanza
bene per tutta la sua durata e non annoia affatto. Complici anche le
spettacolari scene d’azione dove spicca, tra tutte, il pirotecnico e
travolgente duello finale. Il lungometraggio è prodotto dallo studio Bones
(produttore di molte famose serie televisive come “Wolf’s Rain”, “Eureka Seven”
e “Fullmetal Alchemist”) e coniuga sapientemente il disegno tradizionale e la
computer grafica; nonostante il design dei personaggi appaia approssimativo nei
tratti fisici, le ambientazioni risultano curatissime, affascinanti, ricche di
dettagli e colori. In conclusione, “Sword of the Stranger” raggiunge una piena
sufficienza e, nonostante le abbondanti ma necessarie dosi di sangue presenti,
si rivela un buon film d’intrattenimento. Se avesse avuto un impianto narrativo
più solido e approfondito, avrebbe potuto raggiungere un voto più alto e
competere degnamente con altri prodotti simili.
IL MIO VOTO: 6.5/10
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