IRON MAN 3 – Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Shane Black
Cast: Robert Downey Jr.,
Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce, Rebecca Hall, Ben Kingsley, Paul
Bettany, Jon Favreau
Nazione: U.S.A.,
Cina
Anno: 2013
Durata: 109
min.
Distribuzione: Walt
Disney
Data di uscita (cinema): 24 aprile 2013
Disponibile a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray
Dopo tanta attesa, arriva,
anche nelle sale italiane, il nuovo film sulle avventure di Iron Man. Quello
che è il terzo capitolo e che sembrerebbe essere, secondo alcune notizie
circolanti, l’ultimo a lui dedicato. Diciamolo subito. Gli amanti del
personaggio e dei supereroi Marvel non potranno rimanere delusi da questo film,
che mette sul piatto tanta ironia, tanta azione e spettacolarità ai massimi
livelli. E’ proprio sul versante tecnico, che comprende azione, effetti
speciali, combattimenti ed esplosioni, che la pellicola trova il suo maggiore
punto di forza. Tra l’altro, il film scorre molto meglio rispetto al secondo
capitolo (troppo pieno di discorsi) e si giunge alla fine senza nemmeno
accorgersene. Tutto questo basta a dire che Iron Man 3 è perfetto? Purtroppo,
no. Partiamo dalla trama. La vicenda si svolge cronologicamente dopo i fatti
avvenuti in “The Avengers”. Tony Stark mantiene la sua personalità da
milionario presuntuoso e troppo sicuro di se, amante della teatralità e della
spettacolarità, ma è leggermente diverso; soffre di attacchi di panico e, in
alcuni momenti del film, si rivela essere sincero come non mai. Tuttavia,
queste varianti non concretizzano un’evoluzione e una maturazione del
personaggio, che, alla fine, rimane quello che è. Questa critica è dovuta al
fatto che una trasformazione di Stark, in precedenza, era stata annunciata da
rumours e altre fonti; addirittura, era stato detto che questo terzo capitolo
avrebbe seguito le orme di Nolan e della caduta del suo Batman. Quest’ultima
affermazione è vera in parte; c’è una bella differenza tra la “caduta” di Stark
e quella di Bruce Wayne. In definitiva e alla luce delle cose dette fino ad
ora, il personaggio di Stark (e non solo) poteva essere approfondito meglio,
cosi’ come il legame che lui ha con la sua armatura, leggermente diversa da un
punto di vista estetico (stessa sorte tocca a War Machine). La scena più bella
da un punto di vista emotivo, probabilmente, è il momento in cui Stark si
trascina dietro l’armatura in pezzi sotto la neve pungente, segno evidente
della doppia disfatta. Questo discusso protagonista, tornando alla trama, deve
fare i conti, questa volta, con un terribile criminale chiamato il Mandarino,
che non esita a sferrare tremendi attacchi terroristici in America. Inoltre, un
ulteriore minaccia arriva anche dal passato di Stark e da un misterioso
personaggio, trattato ai margini all’inizio della storia, che, con lo scorrere
della narrazione, rivelerà la sua identità e i suoi veri intenti. Anche dal
punto di vista della trama, non emerge una particolare originalità. La formula
del doppio cattivo, anche se sviluppata in modo diverso, era già stata
utilizzata nel capitolo precedente e gli antagonisti di questo “Iron Man 3”, alla fine, non lasciano il
segno più di tanto (specialmente il Mandarino, che sembra essere un cattivo di
classe e si rivela essere altro). Anche agli altri personaggi di contorno viene
dato uno spazio limitato; il bambino che aiuta Stark (quasi una sua copia in
miniatura), Rhodes e la sua armatura di Iron Patriot (nel film è War Machine
ribattezzata, nei fumetti è tutt’altra cosa). L’unica che trova più spazio,
anche se nella più completa esagerazione, è Gwyneth Paltrow con la sua Pepper
ma, come gli altri personaggi, poteva essere tratteggiata meglio. Nei capitoli
precedenti, tra l’altro, gli è riservato ancora meno spazio. Non manca il cameo
di Stan Lee. La regia, questa volta, è affidata a Shane Black, che aveva già lavorato
con Downey Jr. in “Kiss Kiss Bang Bang” e Jon Favreau, regista dei capitoli
precedenti, diventa uno dei tanti personaggi di contorno nel film.
Probabilmente, Black confeziona il capitolo migliore della saga ma, dal punto
di vista tematico e contenutistico, non riesce a risollevarne le sorti e rimane
su un livello piuttosto banale. Per coloro che si accontentano di un
intrattenimento senza troppe pretese, state tranquilli: “Iron Man 3” è il film che fa per voi.
IL MIO VOTO: 7/10
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