NELLA CASA – Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: François Ozon
Cast: Fabrice Luchini,
Kristin Scott Thomas, Ernst Umhauer, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet
Nazione: Francia
Anno: 2012
Durata: 101
min.
Distribuzione: Bim
Data di uscita (cinema): 18 aprile 2013
Disponibile a noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile
per la vendita dal 24 ottobre 2013.
La scrittura è un tema tanto
interessante quanto affascinante e il cinema, con modalità molto differenti, ha
affrontato spesso questo argomento. “Nella casa”, diretto da François Ozon
(“Otto donne e un mistero”, “Potiche” ecc.), prende in esame proprio questo
tema e, sia per l’impostazione narrativa che per la messa in scena, si rivela
un prodotto validissimo e ottimamente strutturato. Affidandosi a un buon cast,
viene narrata una storia semplice ma ricca di sfumature e interpretazioni che
delude solamente nel finale. Germain, professore di letteratura al liceo,
instaura un complesso rapporto con un suo studente, Claude; quest’ultimo, che
vuole imparare l’arte della scrittura, scrive e presenta molteplici temi al
professore. In essi viene descritto, come una sorta di romanzo a puntate,
l’approccio di Claude con Rapha, amico e compagno di classe, e la sua famiglia.
Gradualmente, la distinzione tra realtà e finzione si fa sempre più labile e il
rapporto allievo-maestro diventa sempre più discutibile. La narrazione si
dimostra limitatamente lineare perché, con l’incedere degli eventi, diventa
difficile capire se quello che stiamo vedendo è l’effettiva realtà o un
approfondito e dettagliato racconto di fantasia; questo dona fascino alla
pellicola ma non è l’unica particolarità. In alcune scene, infatti, il
narratore e l’ascoltatore sono presenti fisicamente e commentano attivamente
gli eventi a cui assistono, creando una messa in scena davvero coraggiosa e
esemplare. Nella sceneggiatura, ricca di riferimenti alla letteratura mondiale,
ogni personaggio trova una sua identità emotiva ben definita. Il professor
Germain, che si sente uno scrittore mancato, si lascia trasportare dalla
scrittura di Claude a tal punto da mettere a rischio persino la sua professione
e la sua vita privata; inoltre vede nel ragazzo un nuovo e promettente
scrittore da plasmare, quello che lui non è riuscito a essere. Claude è un
ragazzo manipolatore, a tratti diabolico e, per certi versi, ambiguo;
difficilmente, durante lo svolgimento della narrazione, si possono definire con
assoluta certezza le sue intenzioni. Kristin Scott Thomas, che interpreta la
moglie del professore, si sente leggermente trascurata ma pone sempre
attenzione ai temi del ragazzo e alla condotta del marito. Rapha si rivela un
ragazzo attaccato alla famiglia non privo di ambiguità; suo padre è
tremendamente frustrato dal lavoro e sua madre Esther, bella e affascinante,
sembrerebbe una casalinga triste e annoiata. Lo scorrimento della pellicola si
mantiene buono, rivelandosi né troppo veloce né troppo lento. L’improbabile
finale rappresenta, nonostante tutto, l’unico punto debole del film, che
sarebbe dovuto finire qualche minuto prima per ottenere l’inattaccabilità
narrativa. In definitiva, “Nella casa” è un prodotto colto da consigliare a
tutti che riflette su temi interessanti in modo altrettanto originale.
IL MIO VOTO: 8/10
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