lunedì 16 settembre 2013

Nella Casa - Recensione



NELLA CASA – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Dans la maison
Regia: François Ozon
Cast: Fabrice Luchini, Kristin Scott Thomas, Ernst Umhauer, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet  
Nazione: Francia
Anno: 2012
Durata: 101 min.
Distribuzione: Bim
Data di uscita (cinema): 18 aprile 2013
Disponibile a noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita dal 24 ottobre 2013.

La scrittura è un tema tanto interessante quanto affascinante e il cinema, con modalità molto differenti, ha affrontato spesso questo argomento. “Nella casa”, diretto da François Ozon (“Otto donne e un mistero”, “Potiche” ecc.), prende in esame proprio questo tema e, sia per l’impostazione narrativa che per la messa in scena, si rivela un prodotto validissimo e ottimamente strutturato. Affidandosi a un buon cast, viene narrata una storia semplice ma ricca di sfumature e interpretazioni che delude solamente nel finale. Germain, professore di letteratura al liceo, instaura un complesso rapporto con un suo studente, Claude; quest’ultimo, che vuole imparare l’arte della scrittura, scrive e presenta molteplici temi al professore. In essi viene descritto, come una sorta di romanzo a puntate, l’approccio di Claude con Rapha, amico e compagno di classe, e la sua famiglia. Gradualmente, la distinzione tra realtà e finzione si fa sempre più labile e il rapporto allievo-maestro diventa sempre più discutibile. La narrazione si dimostra limitatamente lineare perché, con l’incedere degli eventi, diventa difficile capire se quello che stiamo vedendo è l’effettiva realtà o un approfondito e dettagliato racconto di fantasia; questo dona fascino alla pellicola ma non è l’unica particolarità. In alcune scene, infatti, il narratore e l’ascoltatore sono presenti fisicamente e commentano attivamente gli eventi a cui assistono, creando una messa in scena davvero coraggiosa e esemplare. Nella sceneggiatura, ricca di riferimenti alla letteratura mondiale, ogni personaggio trova una sua identità emotiva ben definita. Il professor Germain, che si sente uno scrittore mancato, si lascia trasportare dalla scrittura di Claude a tal punto da mettere a rischio persino la sua professione e la sua vita privata; inoltre vede nel ragazzo un nuovo e promettente scrittore da plasmare, quello che lui non è riuscito a essere. Claude è un ragazzo manipolatore, a tratti diabolico e, per certi versi, ambiguo; difficilmente, durante lo svolgimento della narrazione, si possono definire con assoluta certezza le sue intenzioni. Kristin Scott Thomas, che interpreta la moglie del professore, si sente leggermente trascurata ma pone sempre attenzione ai temi del ragazzo e alla condotta del marito. Rapha si rivela un ragazzo attaccato alla famiglia non privo di ambiguità; suo padre è tremendamente frustrato dal lavoro e sua madre Esther, bella e affascinante, sembrerebbe una casalinga triste e annoiata. Lo scorrimento della pellicola si mantiene buono, rivelandosi né troppo veloce né troppo lento. L’improbabile finale rappresenta, nonostante tutto, l’unico punto debole del film, che sarebbe dovuto finire qualche minuto prima per ottenere l’inattaccabilità narrativa. In definitiva, “Nella casa” è un prodotto colto da consigliare a tutti che riflette su temi interessanti in modo altrettanto originale.

IL MIO VOTO: 8/10     

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