GRAVITY – Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Alfonso Cuarón
Cast: Sandra Bullock,
George Clooney, Ed Harris
Nazione: U.S.A.,
Gran Bretagna
Anno: 2013
Durata: 92
min.
Distribuzione: Warner
Bros
Data di uscita (cinema): 3 ottobre 2013
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu
Ray.
L’uomo e lo spazio. La
nullità dell’essere umano paragonato all’infinità dell’universo. Alfonso Cuarón, regista
di pellicole come “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” e “I figli degli
uomini”, gira un film sorprendente e non semplice da realizzare che riflette
sui temi sopraelencati. Dopo quattro anni di lavoro circa, “Gravity” sbarca al
Festival di Venezia del 2013 e arriva nelle sale italiane il 3 ottobre.
Cominciamo dalla trama, estremamente semplice. Viene narrata la drammatica
esperienza di Ryan Stone e Matt Kowalsky, due astronauti che stanno riparando
un satellite. In seguito a una pioggia di detriti che distrugge la loro
stazione, i due iniziano a vagare nello spazio sconfinato, uniti solamente
dalle due estremità di un cavo. E’ l’inizio di un incubo e tornare sani e salvi
sulla Terra sembra a dir poco impossibile. Facilitato anche da una breve
durata, il film scorre molto bene e, a parte i minuti iniziali del film, lo
spettatore partecipa emotivamente alla vicenda dei due protagonisti e fa il
tifo per loro. Inoltre, anche l’affidare un’intera pellicola esclusivamente a
due attori non è cosa da poco e la coppia Clooney – Bullock funziona
perfettamente; nonostante il primo compaia poco sullo schermo, la seconda
riesce a reggere l’intera vicenda ottimamente e i siparietti tra i due attori
donano la giusta ironia all’insieme. Il concetto espresso, ovvero quanto la
vita dell’essere umano perda di significato di fronte alla complessità
dell’universo, emerge anche nella caratterizzazione dei protagonisti. Dopo aver
iniziato a vagare nello spazio, i due iniziano a scoprirsi. Kowalsky, dietro la
sua ironia, manifesta il desiderio di pace e tranquillità assoluta che soltanto
l’universo può dare ma sa anche che la vita, nonostante tutto, deve andare
avanti; Ryan Stone fa emergere il dolore immenso per la perdita di una persona
cara e, a un tratto, sembra smettere di cercare una via di salvezza. Riuscirà a
ritrovare la speranza in seguito a un intervento provvidenziale che non
svelerò. L’ottima performance degli attori si combina a un comparto tecnico
strepitoso e a una colonna sonora esemplare. Gli effetti speciali e la resa
dello spazio sono semplicemente magistrali; tracce di musica d’atmosfera si
alternano a veri e propri momenti dove regnano soltanto respiri e rumori. In
definitiva, “Gravity” è un film che merita assolutamente di essere visto e che
si propone come la fusione ideale di blockbuster e cinema d’autore.
IL MIO VOTO: 8.5/10
d'accordissimo :)
RispondiEliminaLieto che tu sia d'accordo :)
Elimina