WORLD WAR Z – Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Marc Forster
Cast: Brad Pitt, Mireille
Enos, David Morse, James Badge Dale
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 116
min.
Distribuzione: Universal
Pictures
Data di uscita (cinema): 27 giugno 2013
Disponibile a noleggio e per la vendita in Dvd e Blu
Ray
Il cinema, anche nel 2013,
sembra non averne ancora abbastanza degli zombie. Questa volta, a produrre e ad
interpretare un nuovo film sul tema, ci pensa il famosissimo Brad Pitt. Il
risultato finale porta il nome di “World War Z” ed è diretto dal regista Marc
Forster. Siamo di fronte all’ennesimo blockbuster che offre tanto
intrattenimento sul piano visivo e poca sostanza su quello narrativo. La trama,
che si ispira al romanzo "World War Z: An Oral History of the Zombie
War" di Max Brooks, non presenta niente di particolarmente rilevante o
innovativo. A Philadelphia, Gerry Lane e la sua famiglia vengono immediatamente
coinvolti nel caos generale più totale, a causa di una misteriosa epidemia che
trasforma gli esseri umani in non morti; dopo aver messo in salvo la moglie e
le figlie su una nave, Gerry è costretto a separarsi da loro. Essendo un ex
impiegato delle Nazioni Unite, deve unirsi a una lunga e pericolosa spedizione
per trovare una cura al virus, che, diffondendosi su scala mondiale, rischia di
portare l’umanità sull’orlo dell’estinzione. La pellicola si rivela molto
scorrevole e ricca di azione ed effetti speciali, che, insieme alle
scenografie, costituiscono il vero punta di forza del film; sicuramente degna
di nota la sequenza iniziale, che dopo pochi minuti proietta lo spettatore nel
vivo del caos, e la sequenza ambientata a Gerusalemme, davvero frenetica e
spettacolare. Purtroppo il piano narrativo non è perfetto quanto quello
grafico. La vicenda punta quasi tutto sulla presenza di Brad Pitt che,
nonostante offra una prestazione discreta, non è niente di eccezionale; il suo
protagonista vuole salvare la sua famiglia ma, nel complesso, non viene
approfondito a dovere. Anche il resto dei pochi personaggi presenti è molto
trascurato e soltanto la moglie di Gerry, anche se per poco, viene risparmiata
sotto questo punto di vista. Gli zombie, che dovrebbero essere il maggiore
punto forte, non lasciano il segno e sembrano più interessati a correre che ad
altro. Da citare anche la breve apparizione dell’italiano Pierfrancesco Favino.
In definitiva, “World War Z” sembrava promettere molto dal trailer e si rivela
una pregevole confezione dal contenuto scadente che è solo in grado di offrire
intrattenimento ma niente di più. Vedendo il finale abbastanza aperto, non è da
escludere che vengano realizzati dei sequel; possiamo solo sperare che questi
ultimi siano in grado di offrire una maggiore e dignitosa sostanza narrativa.
IL MIO VOTO: 5.5/10
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