mercoledì 13 novembre 2013

Kiki Consegne a domicilio - Recensione



KIKI - CONSEGNE A DOMICILIO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Majo no takkyūbin
Regia: Hayao Miyazaki
Cast (voci): Minami Takayama , Rei Sakuma, Mieko Nobuzawa , Kouichi Miura, Kappei Yamaguchi
Nazione: Giappone
Anno: 1989
Durata: 102 min.
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita (cinema): 24 aprile 2013

Nel 1989 Hayao Miyazaki dirige un altro gioiellino dell’animazione giapponese, “Kiki – Consegne a domicilio”. Il film, arrivato tardi nel nostro paese, non trova una distribuzione dignitosa grazie alla Disney/Buena Vista; quest’ultima, infatti, ne riadatta la colonna sonora per avvicinarlo maggiormente ai propri standard. Col passare del tempo, il film diventa di difficile reperibilità e sembra andare nel dimenticatoio. Fortunatamente, grazie alla Lucky Red, le cose cambiano nel 2013. La pellicola viene recuperata e distribuita nei cinema, con un nuovo doppiaggio italiano e il ripristino della colonna sonora originale. Il racconto di formazione della piccola strega ritrova l’antico splendore anche grazie a una strepitosa distribuzione in Blu Ray, che ne valorizza ai massimi livelli l’impianto grafico. Ispirandosi all’omonimo romanzo di Eiko Kadono del 1985, Miyazaki racconta la storia di una vivace e simpatica strega di tredici anni, di nome Kiki, che parte per il suo periodo di apprendistato; in compagnia del suo gatto Jiji, arriva in un’incantevole città sul mare e inizia a rendersi indipendente lavorando come corriere. Purtroppo, le difficoltà della vita quotidiana e i suoi turbamenti sostituiscono l’entusiasmo iniziale della bambina, che si deprime e perde fiducia nelle proprie potenzialità; grazie ad alcuni incontri e ad importanti esperienze, Kiki riuscirà a superare questo periodo difficile e ad acquisire una nuova consapevolezza di sé. Ancora una volta Miyazaki coniuga qualità tecnica e sostanza contenutistica. L’animazione tradizionale, correlata da un’eccellente colorazione, è semplicemente affascinante e meravigliosa; i paesaggi risultano bellissimi e suggestivi (curiosità: il regista si è ispirato all’estetica di alcune famose città europee per realizzare la città sul mare) e la deliziosa colonna sonora completa l’opera. La narrazione, per quanto sia semplice e lineare, affronta un tema delicato quanto importante ovvero il passaggio dall’età della fanciullezza a quella adulta. E’ una fase sempre problematica da affrontare per tutti, un periodo traumatico che ci fa capire che niente sarà più come prima, cosi’ come il nostro essere. L’importante è non perdere mai la speranza e la volontà di vivere, anche se questo non è sempre facile. Anche per la protagonista non mancano i momenti di tristezza e di sconforto, specialmente nel capire la diversità delle persone e le difficoltà della vita quotidiana. Per uscirne, occorrono anche le persone giuste, tratteggiate in maniera dignitosa nonostante sia la protagonista ad avere giustamente maggiore spazio. Una simpatica panettiera, un’amorevole vecchietta mal ricambiata dalla nipote, un interessante amico e una saggia pittrice. Ognuno di loro trasmette qualcosa alla giovane strega, che, alla fine del percorso, non è completamente quella di prima. A tale proposito è importante la perdita temporanea dei poteri; nella conclusione, Kiki riesce nuovamente a volare a cavallo della sua scopa ma non riesce più a comprendere il linguaggio del proprio gatto. L’unica pecca del film, probabilmente, è il finale, che può risultare molto sbrigativo e tirato via. In conclusione; “Kiki – Consegne a domicilio” si rivela l’ennesima perla di Miyazaki, che con il suo cinema riesce a realizzare prodotti tanto pregevoli nell’estetica quanto intelligenti nei contenuti.

IL MIO VOTO: 8/10     

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