KIKI - CONSEGNE A DOMICILIO
Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Hayao
Miyazaki
Cast (voci): Minami
Takayama , Rei Sakuma, Mieko Nobuzawa , Kouichi Miura, Kappei Yamaguchi
Nazione:
Giappone
Anno: 1989
Durata: 102
min.
Distribuzione: Lucky
Red
Data di uscita (cinema): 24 aprile 2013
Nel 1989 Hayao Miyazaki
dirige un altro gioiellino dell’animazione giapponese, “Kiki – Consegne a
domicilio”. Il film, arrivato tardi nel nostro paese, non trova una
distribuzione dignitosa grazie alla Disney/Buena Vista; quest’ultima, infatti,
ne riadatta la colonna sonora per avvicinarlo maggiormente ai propri standard.
Col passare del tempo, il film diventa di difficile reperibilità e sembra
andare nel dimenticatoio. Fortunatamente, grazie alla Lucky Red, le cose
cambiano nel 2013. La pellicola viene recuperata e distribuita nei cinema, con
un nuovo doppiaggio italiano e il ripristino della colonna sonora originale. Il
racconto di formazione della piccola strega ritrova l’antico splendore anche
grazie a una strepitosa distribuzione in Blu Ray, che ne valorizza ai massimi
livelli l’impianto grafico. Ispirandosi all’omonimo romanzo di Eiko Kadono del
1985, Miyazaki racconta la storia di una vivace e simpatica strega di tredici
anni, di nome Kiki, che parte per il suo periodo di apprendistato; in compagnia
del suo gatto Jiji, arriva in un’incantevole città sul mare e inizia a rendersi
indipendente lavorando come corriere. Purtroppo, le difficoltà della vita
quotidiana e i suoi turbamenti sostituiscono l’entusiasmo iniziale della
bambina, che si deprime e perde fiducia nelle proprie potenzialità; grazie ad
alcuni incontri e ad importanti esperienze, Kiki riuscirà a superare questo
periodo difficile e ad acquisire una nuova consapevolezza di sé. Ancora una
volta Miyazaki coniuga qualità tecnica e sostanza contenutistica. L’animazione
tradizionale, correlata da un’eccellente colorazione, è semplicemente
affascinante e meravigliosa; i paesaggi risultano bellissimi e suggestivi
(curiosità: il regista si è ispirato all’estetica di alcune famose città
europee per realizzare la città sul mare) e la deliziosa colonna sonora
completa l’opera. La narrazione, per quanto sia semplice e lineare, affronta un
tema delicato quanto importante ovvero il passaggio dall’età della fanciullezza
a quella adulta. E’ una fase sempre problematica da affrontare per tutti, un
periodo traumatico che ci fa capire che niente sarà più come prima, cosi’ come
il nostro essere. L’importante è non perdere mai la speranza e la volontà di
vivere, anche se questo non è sempre facile. Anche per la protagonista non
mancano i momenti di tristezza e di sconforto, specialmente nel capire la
diversità delle persone e le difficoltà della vita quotidiana. Per uscirne,
occorrono anche le persone giuste, tratteggiate in maniera dignitosa nonostante
sia la protagonista ad avere giustamente maggiore spazio. Una simpatica
panettiera, un’amorevole vecchietta mal ricambiata dalla nipote, un
interessante amico e una saggia pittrice. Ognuno di loro trasmette qualcosa
alla giovane strega, che, alla fine del percorso, non è completamente quella di
prima. A tale proposito è importante la perdita temporanea dei poteri; nella
conclusione, Kiki riesce nuovamente a volare a cavallo della sua scopa ma non
riesce più a comprendere il linguaggio del proprio gatto. L’unica pecca del
film, probabilmente, è il finale, che può risultare molto sbrigativo e tirato
via. In conclusione; “Kiki – Consegne a domicilio” si rivela l’ennesima perla
di Miyazaki, che con il suo cinema riesce a realizzare prodotti tanto pregevoli
nell’estetica quanto intelligenti nei contenuti.
IL MIO VOTO: 8/10
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