PRISONERS – Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Denis
Villeneuve
Cast: Hugh
Jackman, Jake Gyllenhaal, Maria Bello, Terrence Howard, Viola Davis, Melissa
Leo, Paul Dano
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Durata: 153
min.
Distribuzione: Warner
Bros
Data di uscita (cinema): 7 novembre 2013
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu
Ray.
Il grande thriller americano,
finalmente, torna al cinema in tutto il suo splendore. Era dai tempi di “Mystic
River” del grande Clint Eastwood che non si vedeva un film del genere cosi’ bello
e intenso, con un grande cast e delle strepitose interpretazioni. Stiamo
parlando di “Prisoners” del regista Denis Villeneuve, un potente thriller dai
risvolti fortemente drammatici che, nonostante la notevole durata di due ore e
mezzo circa, scorre benissimo e regala grandi emozioni. La narrazione si svolge
in Pennsylvania, dove la famiglia Dover e la famiglia Birch stanno trascorrendo
insieme il Giorno del Ringraziamento; improvvisamente, tutti si accorgono che
Anna Dover e Joy Birch, le due figlie dei rispettivi nuclei familiari, sono
misteriosamente scomparse nel nulla. Le indagini, condotte dal detective Loki,
conducono a un camper e al suo ritardato proprietario che, dopo vari
interrogatori, viene rilasciato per mancanza di prove. Questo evento, sommato all’inconcludenza
delle indagini, scatena la reazione furibonda del padre di Anna, Keller, che
decide di oltrepassare ogni limite giuridico e umano per ritrovare la propria
figlia. Nel frattempo, le due famiglie sprofondano sempre di più nel dolore e
nella disperazione e, con lo scorrere del tempo, il destino delle bambine
sembra ormai segnato. I momenti intensi della narrazione, che non ha una
risoluzione troppo scontata, sono davvero molti e colpisce l’interpretazione
del cast e la caratterizzazione dei personaggi. Indubbiamente spicca su tutti
il magistrale Hugh Jackman, un padre disposto veramente a tutto pur di
ritrovare la propria bambina; tormentato anche dal senso di colpa per le
proprie azioni e nonostante i momenti di notevole rabbia, debolezza e
disperazione, continua imperterrito la propria indagine personale e cerca di
reggere sulle proprie spalle l’intera situazione familiare. Anche Gyllenhaal e
il suo detective Loki non sono da meno; l’attore tratteggia un personaggio che
segue le regole e la legge ma, quando pensa di non aver fatto degnamente il
proprio lavoro, si abbandona a momenti dove prevale l’istinto e la volontà,
superiore a ogni codice giuridico ed etico, di ritrovare le bambine scomparse. Gli
altri personaggi vengono trattati in modo sintetico ed efficace ma non
trascurati. Grace, la moglie di Keller, sprofonda nel dolore e nella
disperazione; la famiglia Birch (interpretata da Terrence Howard e Viola Davis
in una convincente interpretazione) sono intenzionati quanto i Dover a
ritrovare la propria figlia ma, di fronte al comportamento di Keller,
reagiscono in maniera diversa. Entrambi appoggiano i suoi metodi ma quello a
rimanerne maggiormente scioccato è Franklin, che si lascia convincere ma, in
realtà, soffre tremendamente per quello che accade. Molto buona anche la prova
di Melissa Leo nei panni di Holly Jones e quella di Paul Dano nei panni di Alex
Jones. In conclusione, “Prisoners” è un film bellissimo e imperdibile, che
rappresenta il ritorno al cinema del grande thriller americano, con una trama
intensa e delle interpretazioni da Oscar.
IL MIO VOTO: 9/10
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