lunedì 7 marzo 2016

Perfetti sconosciuti - Recensione

PERFETTI SCONOSCIUTI – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Perfetti sconosciuti
Regia: Paolo Genovese
Cast: Edoardo Leo, Alba Rohrwacher, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Marco Giallini, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston
Nazione: Italia
Anno: 2016
Durata: 97 min.
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita (cinema): 11 febbraio 2016
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Conosciamo davvero i nostri amici più cari? E, d'altra parte, ci fidiamo abbastanza di loro da poterli considerare tali? Il regista Paolo Genovese propone questi due importanti interrogativi con il suo nuovo lavoro, dal titolo “Perfetti sconosciuti”. Grazie ad un cast straordinariamente armonico e brillante, il risultato è un prodotto particolarmente riuscito, tanto attuale quanto divertente e drammatico. Inoltre, è l'ennesima prova di quanto si possa fare del buon cinema senza affidarsi a mezzi particolarmente dispendiosi. Iniziamo dalla trama. Sette amici, di cui quattro uomini e tre donne, si ritrovano a condividere una cena tutti insieme; durante una discussione sul potere attuale dei telefonini, una di loro propone un gioco. Ognuno dovrà condividere con i presenti tutte le chiamate e i messaggi che arriveranno sui propri cellulari, per tutta la durata della cena. Dopo le prime perplessità, tutti acconsentono. Emergeranno molti segreti ed una tremenda verità: non conosciamo mai davvero a fondo coloro che chiamiamo amici. La narrazione, nonostante veda i personaggi quasi sempre all'interno di una casa, non perde mai d'intensità e, sopratutto, mantiene una certa brillantezza. Questo consente al prodotto di far ridere nel modo giusto, senza necessariamente affidarsi alla volgarità. Man mano che vengono scoperti i vari altarini, tra cui alcuni decisamente inaspettati, ai toni della commedia se ne aggiungono altri più drammatici. E qui viene il bello. Anche le tragedie svelate, in qualche modo, suscitano ilarità. Il merito è, sopratutto, degli attori. Ognuno dona qualcosa di proprio al film e si scatena un'alchimia di gruppo assolutamente irresistibile. Ogni attore, infatti, è al proprio posto e non stona assolutamente nessuno nel cast. I personaggi trovano anche un minimo di caratterizzazione, nonostante siano abbastanza numerosi, e la performance attoriale complessiva può dirsi riuscita. Il particolarissimo finale chiude al meglio il film e, in qualche modo, è come se ci dicesse che anche noi, in fondo, non siamo riusciti a conoscere davvero il prodotto che avevamo davanti. Perchè, in verità, diamo per scontate molte cose che in realtà non lo sono. Perchè, alla fine, siamo tutti perfetti sconosciuti.


IL MIO VOTO: 8/10

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