LA MADRE –
Recensione a cura di David Salvaggio
Regia: Andres
Muschietti
Cast: Jessica
Chastain, Nikolaj Coster-Waldau, Megan Charpentier, Isabelle Nélisse, Daniel
Kash
Nazione: Canada,
Spagna
Anno: 2013
Durata: 95
min.
Distribuzione: Universal
Pictures
Data di uscita (cinema): 21 marzo 2013
Disponibile per il noleggio e per la vendita in Dvd e
Blu Ray.
La contaminazione tra horror
e mistery trova un altro esempio in “La Madre”, diretto da Andres Muschietti e prodotto
dal famoso Guillermo Del Toro. Il film si propone come lungometraggio tratto da
“Mamà”, cortometraggio spagnolo del
2008 scritto e diretto proprio da Muschietti. La trama narra la spaventosa
vicenda di Annabel e Lucas, una coppia a cui vengono affidate due strane bambine,
Victoria e Lilly; queste ultime sono le figlie del fratello di Lucas, hanno
vissuto allo stato brado in una casa in mezzo ai boschi per cinque anni,
isolate e lontane dal mondo, e necessitano di un recupero psichico e
relazionale. Purtroppo, una presenza tanto strana quanto pericolosa le ha
seguite e intende continuare a fare quello che fatto fino ad ora: proteggerle
ad ogni costo e uccidere tutti coloro che si intromettono. La narrazione, nel
complesso, scorre in maniera piuttosto lineare e, senza servirsi di una
spropositata dose di sangue e violenza, riesce a spaventare e creare tensione
più di una volta; inoltre, la vicenda alterna sapientemente l’horror con il
mistery e il finale non è affatto scontato. Al di là di questo, la trama perde
progressivamente originalità e sui personaggi si poteva lavorare di più. Le
performance attoriali, alla fine, sono discrete ma non eccelse; sicuramente,
sono le due bambine (Megan Charpentier e Isabelle Nélisse) a spiccare
sotto questo punto di vista. Purtroppo, il lavoro sui personaggi poteva offrire
di più e tutti sono trattati in maniera piuttosto stereotipata. Coster-Waldau
(famoso per la serie “Il Trono di Spade”) è intenzionato a tenere le bambine ma
appare meno del previsto; Annabel (interpretata da Jessica Chastain) non è un
personaggio particolarmente elaborato e la stessa cosa si può dire dello
psicologo, il cui destino è abbastanza prevedibile. In verità, il personaggio
più riuscito sotto tutti i punti di vista è proprio quello della presenza, una
madre attaccata al proprio figlio che ha proiettato tutto il suo amore verso le
bambine. In nome di questo suo sentimento, non esita a uccidere tutti coloro
che la ostacolano. In definitiva, “La
Madre” ottiene la sufficienza perché riesce a creare tensione
senza servirsi di troppi artifici ma poteva offrire di più sul piano narrativo
e sull’approfondimento dei personaggi.
IL MIO VOTO: 6.5/10
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