venerdì 10 gennaio 2014

Shadowhunters Città di Ossa - Recensione



SHADOWHUNTERS – CITTA’ DÌ OSSA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Mortal Instruments: City of Bones
Regia: Harald Zwart
Cast: Lily Collins, Jamie Campbell Bower, Lena Headey, Jared Harris, Jonathan Rhys-Meyers, Kevin Zegers, Robert Sheehan      
Nazione: U.S.A., Germania
Anno: 2013
Durata: 125 min.
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita (cinema): 28 agosto 2013
Disponibile a noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita in entrambi i formati dal 15 gennaio 2014.

Il cinema ha tratto spunto moltissime volte da saghe letterarie di vario genere. Questa volta tocca alla fortunata serie “Shadowhunters”, creata dalla scrittrice Cassandra Clare. E’ proprio il primo romanzo ad essere adattato per il cinema e, anche in Italia, arriva “Shadowhunters Città di Ossa”, diretto da Harald Zwart. Il film, nonostante alcune variazioni, mantiene una discreta fedeltà nei confronti del libro e si rivela un prodotto piacevole da guardare e non troppo scontato; ovviamente, non mancano ricicli narrativi da altre saghe letterarie di successo e non si può gridare al capolavoro. Cominciamo dalla trama, che non presenta niente di particolarmente innovativo ma ha i suoi discreti colpi di scena. La tranquilla esistenza di Clary, una ragazza di sedici anni, viene sconvolta dall’incontro con Jace; quest’ultimo si rivela uno “Shadowhunter”, un cacciatore di demoni. Dopo che la madre di Clary scompare, la ragazza è costretta a seguirlo in un mondo fantastico, invisibile agli occhi degli umani. Qui apprende che tutto è legato alla Coppa Mortale, un misterioso oggetto magico nascosto e desiderato da più persone; tuttavia, la madre di Clary lo ha nascosto e ha sigillato gran parte dei ricordi della figlia. Mentre i ricordi riaffiorano, la ricerca diventa sempre più pericolosa e conduce a sconvolgenti rivelazioni. La narrazione scorre abbastanza bene e le scene d’azione non mancano; anche il comparto tecnico è buono e la prova del cast si può ritenere, tutto sommato, accettabile. Sui personaggi e sulle loro relazioni, probabilmente, si poteva lavorare di più e alcuni personaggi che potevano essere interessanti vengono molto trascurati. La protagonista e Jace, per quanto possano avere i propri momenti interessanti, lasciano un po’ a desiderare. Il cattivo compare ben poco e non è tra i migliori visti sul grande schermo; i componenti dell’Istituto sono personaggi molto banali e anche il personaggio di Alec, segretamente innamorato di Jace, poteva essere trattato meglio e avrebbe reso la narrazione maggiormente interessante. Alcuni elementi vengono presi in prestito da altre saghe letterarie (i “Mondani” possono ricordare i “Babbani” di “Harry Potter”, l’amore tra un’umana e un essere soprannaturale e le conseguenti complicazioni amorose ricordano “Twilight”) ma, alla fine, potevamo aspettarci molto peggio da “Shadowhunters Città di Ossa”, che intrattiene in modo discreto e apre una strada abbastanza sicura verso altri sequel.

IL MIO VOTO: 6.5/10        

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