sabato 24 gennaio 2015

Le due vie del destino - Recensione



LE DUE VIE DEL DESTINO – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Railway Man
Regia: Jonathan Teplitzky
Cast: Colin Firth, Nicole Kidman, Jeremy Irvine, Stellan Skarsgård, Hiroyuki Sanada, Sam Reid, Tanroh Ishida 
Nazione: Australia, Gran Bretagna
Anno: 2013
Durata: 107 min.
Distribuzione: Koch Media
Data di uscita (cinema): 11 settembre 2014
Disponibile per il noleggio in Dvd e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 26 febbraio 2015.


Alcune pellicole valide, oltre che ad uscire in ritardo nel nostro paese, vengono anche pubblicizzate molto poco e passano quasi in secondo piano. E’ il caso dello splendido “Le due vie del destino”, diretto da Jonathan Teplitzky (alla sua seconda prova come regista) e interpretato da un cast in ottima forma. Iniziamo dalla trama, ispirata ad una storia vera. Eric Lomax conosce per caso la bella Patti, se ne innamora e la sposa; il felice matrimonio, tuttavia, rischia di andare in pezzi. La causa è da ricercare nel passato di Eric, in un trascorso di guerra troppo doloroso da ricordare e da affrontare. La narrazione, gradualmente, si snoda su due piani temporali: il passato e il presente. Questo serve a dare una assai adeguata caratterizzazione al protagonista, reso magistralmente da Colin Firth; anche gli altri personaggi trovano il loro approfondimento nel contesto e sono impreziositi da buone interpretazioni. La Kidman è la moglie che non perde mai le speranze e che cerca, in ogni modo, di liberare il marito dai fantasmi del passato; Skarsgård è l’apatico collega dell'interprete principale, visibilmente provato nel fisico e nella mente da un’esperienza troppo dura; Sanada (già visto in “47 Ronin”) è il carnefice, più sofferente di quanto si possa immaginare. Il film, inoltre, scorre abbastanza bene anche se, in alcuni momenti, si potrebbe avvertire una certe lentezza; alcuni eventi potrebbero sembrare un po’ sbrigativi, come il matrimonio di Eric e Patti, ma i temi principali del film non mancano di essere analizzati. Lo spettro della guerra, che torna dal passato per condizionare presente e futuro; la difficoltà di affrontarlo e di andare avanti; la forza di perdonare coloro che ci hanno fatto soffrire, distruggendo il rancore che ci attanaglia. In definitiva, “Le due vie del destino” è un film complessivamente molto curato e da non perdere, che fa riflettere su una verità interessante: il tempo dell’odio non è eterno.

IL MIO VOTO: 8/10   

Nessun commento:

Posta un commento