sabato 19 dicembre 2015

Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della forza - Recensione

STAR WARS: EPISODIO VII – IL RISVEGLIO DELLA FORZA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Star Wars: The force awakens
Regia: J. J. Abrams
Cast: Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 136 min.
Distribuzione: Walt Disney
Data di uscita (cinema): 16 dicembre 2015
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Il film più atteso dell'anno arriva finalmente nelle nostre sale. Si tratta del ritorno di una delle saghe più amate di tutti i tempi che, a 38 anni di distanza dall'uscita del primo lungometraggio, giunge al suo settimo episodio. “Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza” segna indubbiamente il ritorno sul grande schermo di un mito intramontabile. Le considerazioni a riguardo sarebbero davvero molte ma andiamo con ordine. Partiamo dalla trama, che narra gli eventi successivi all'episodio VI. Luke Skywalker è sparito senza lasciare traccia e due importanti fazioni sono disposte a tutto pur di ritrovarlo: il Primo Ordine, nato dalle ceneri del vecchio Impero e la Resistenza, ancora salda e in forze. In questa situazione vengono coinvolti Rey, una combattiva e determinata ragazza e Finn, disertore del Primo Ordine. Tra vecchie e nuove conoscenze, la Forza è ormai pronta a risvegliarsi e a determinare il destino di molte persone. L'emozione di fronte ai titoli di testa e agli attori della prima trilogia è indubbiamente devastante. Inoltre, Abrams confeziona un film tecnicamente ineccepibile, spettacolare e ironico quanto basta per intrattenere a dovere e rendere il tutto estremamente scorrevole. Ma non è tutto oro quello che luccica. Perchè, nonostante alcune clamorose rivelazioni, i ricicli narrativi nei confronti del leggendario “Guerre stellari” sono evidenti. Di conseguenza, a mancare letteralmente sono le emozioni vere e proprie. Il nuovo materiale narrativo, in sostanza, non riesce ad essere davvero incisivo e soltanto i fantasmi del passato mettono i brividi allo spettatore appassionato della saga. I personaggi hanno una caratterizzazione che non soddisfa come dovrebbe e la brutta copia di Darth Vader affascina solo finché indossa la maschera. Anche il concetto della Forza, determinante nella vecchia trilogia, non viene approfondito a dovere e non suscita un interesse vero e concreto. La performance attoriale, inoltre, non lascia gridare al miracolo. Nonostante il film si meriti la sufficienza, è più concreta la delusione che la soddisfazione e il presentimento che questo episodio VII potesse essere molto di più è forte. Tuttavia, si deve dare a Cesare quel che è di Cesare: il finale, almeno, è assolutamente emozionante e le musiche di John Williams continuano a scuotere le anime degli spettatori. In conclusione, “Il risveglio della forza” è una sfida alla leggenda che lascia abbastanza perplessi: tanta azione e tanto spettacolo non bastano a dare al prodotto il prestigio e l'importanza che ci saremmo aspettati. Ad essersi davvero risvegliato, seppur per poco tempo, è stato il passato e non la Forza.


IL MIO VOTO: 6,5/10

mercoledì 16 dicembre 2015

The visit - Recensione

THE VISIT – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Visit
Regia: M. Night Shyamalan
Cast: Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Kathryn Hahn
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 93 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 26 novembre 2015
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La nuova fatica di M. Night Shyamalan può essere vista come il manifesto della sua attuale condizione. Il talentuoso regista di grandi film come “Il sesto senso” e “Unbreakable” continua il suo percorso sempre più ambiguo, cercando di recuperare la via di casa senza mai imboccarla concretamente. In “The Visit”, infatti, lo sforzo di ritrovare il guizzo d'autore si avverte ma non basta. La trama vede come protagonisti Rebecca e Tyler, fratello e sorella che decidono di andare a trovare i nonni materni. Gli anziani coniugi, tuttavia, si comportano in modo strano e, con l'incedere della convivenza, la tensione per i protagonisti è sempre più palpabile. Il prodotto è girato come un mockumentary e, nonostante i difetti tipici di tale tecnica, la visione si rivela più ordinata e composta del solito. La narrazione, in verità, ha un colpo di scena non troppo scontato e alcuni momenti di tensione abbastanza riusciti: è in questi due fattori che si può riscontrare davvero la mano di Shyamalan. Purtroppo non basta perchè il film, al di là di questo, non riesce a trovare concretamente la propria identità; infatti, si alternano scene piuttosto divertenti ad altre dal carattere più cupo e si fa fatica a capire a cosa stiamo realmente assistendo. “The visit” vuole spaventare, soprendere o, semplicemente, vuole far ridere? E' una domanda a cui dare una risposta vera è difficile. La performance attoriale non lascia gridare al miracolo e gli intermezzi rap del protagonista maschile sono un originale stupro per le orecchie. E' forse la cosa più fastidiosa dell'intero prodotto. La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto blanda e, a volte, sembra decisamente fuori luogo. La scelta degli attori anziani, invece, pare essere azzeccata. In conclusione, “The visit” è il ritorno appena accennato del regista indiano. Sentendo di una sorta di “ritorno alle origini”, l'aspettativa era alta ma il film, nonostante tutto, registra un discreto fallimento. Neanche a farlo apposta, il titolo del film è emblematico: Shyamalan ha fatto proprio una visitina con questa opera, per poi dileguarsi nuovamente. L'odissea continua e i tempi de “Il sesto senso” sono sempre più una chimera.


IL MIO VOTO: 5/10

lunedì 14 dicembre 2015

Mission: Impossible - Rogue Nation - Recensione

MISSION: IMPOSSIBLE - ROGUE NATION

Titolo originale: Mission: Impossible – Rogue Nation
Regia: Christopher McQuarrie
Cast: Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Jeremy Renner, Simon Pegg, Alec Baldwin, Sean Harris
Nazione: U.S.A., Cina, Hong Kong
Anno: 2015
Durata: 126 min.
Distribuzione: Paramount Pictures
Data di uscita (cinema): 19 agosto 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Mission: Impossible” arriva al suo quinto capitolo, continuando a rimanere degno del nome che porta. “Rogue Nation”, infatti, è da annoverare tra i film migliori della saga e, nel suo genere, è assolutamente da non perdere. Iniziamo dalla trama. Ethan Hunt e la sua squadra devono affrontare un nemico assai temibile: il Sindacato, misteriosa organizzazione terroristica che opera su larga scala e con molteplici strumenti. Mentre l'IMF rischia lo smantellamento, capire di chi potersi fidare è sempre più difficile. Nonostante non manchino scene d'azione abbastanza soddisfacenti, la narrazione mantiene un ottimo livello, regalando buoni colpi di scena e diventando sempre più avvincente. Inevitabile pensare al grande capostipite perché, anche in questa pellicola, la sinossi non è mai totalmente prevedibile. Di conseguenza, la pellicola scorre a meraviglia e non delude affatto. Il merito è anche di un bilanciamento perfetto tra trama, scene d'azione e spionaggio vero e proprio. Tom Cruise non ha perso nulla del suo carisma e la “new entry” Rebecca Ferguson è probabilmente la controparte perfetta di Hunt. E' suo, infatti, il personaggio più riuscito e vero valore aggiunto del film. Svolgono egregiamente il proprio dovere anche gli altri componenti del cast. La colonna sonora è buona e, tecnicamente, il prodotto è davvero ben girato. Da un punto di vista della caratterizzazione, i personaggi funzionano più in gruppo che presi singolarmente; infatti, sono più curati i rapporti tra di loro. Anche il Sindacato è un cattivo all'altezza e completa il quadro. In definitiva, “Rogue Nation” è assolutamente da vedere ed è addirittura migliore del precedente “Ghost Protocol”. Occorre che aggiunga altro?


IL MIO VOTO: 7,5/10


giovedì 10 dicembre 2015

Ant-Man - Recensione

ANT-MAN
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Ant-Man
Regia: Peyton Reed
Cast: Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna
Anno: 2015
Durata: 112 min.
Distribuzione: Walt Disney
Data di uscita (cinema): 12 agosto 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


L'universo cinematografico della Marvel vede l'ingresso di un altro supereroe, che va a concludere la cosiddetta “Fase Due”. Si tratta di “Ant-Man” che, dopo una lunga gestazione, vede finalmente la luce. Il film, diretto da Peyton Reed e con un discreto cast, è ben realizzato e intrattiene a dovere, anche se non è da annoverare tra le pellicole migliori della Marvel. Partiamo dalla trama. Scott Lang, scassinatore appena uscito di prigione, cerca di rifarsi una vita, nella speranza di poter vedere più assiduamente la propria figlia; nonostante il protagonista voglia tenersi lontano dalla sua vecchia occupazione, il destino non glielo permette e lo fa incontrare con il dottor Hank Pym. Quest'ultimo ha una missione delicata per lui e Scott, dopo aver indossato una strana tuta, diventa Ant-Man, l'eroe che merita di essere. Il film gioca le proprie carte gradualmente e, dopo una prima parte introduttiva, scatena tutto lo spettacolo nella seconda. E vale la pena aspettare. L'azione, infatti, è divertente, ben realizzata e permette alla pellicola di scorrere meglio di prima. La narrazione è piuttosto lineare e non presenta particolari guizzi; infatti, i pochi colpi di scena presenti sono abbastanza prevedibili. Il cast svolge egregiamente il proprio dovere anche se, tuttavia, i personaggi sono piuttosto banali. Probabilmente, il protagonista si può salvare e chi scrive, almeno nella prima parte, ha rivisto un po' di Peter Parker in Ant-Man. Scott, infatti, deve fare i conti con il ritorno alla quotidianità e affronta problematiche appartenenti più ad una persona normale che ad un supereroe. Questa sensazione va lentamente a svanire con l'incedere del prodotto. Non mancano i riferimenti agli altri film della Marvel e la scena dopo i titoli di coda è sicuramente imperdibile. In definitiva, “Ant-Man” non sfigura nella “Fase Due” e presenta una ricetta simile ad altri prodotti del genere: ironia, azione e divertimento.


IL MIO VOTO: 6,5/10

lunedì 7 dicembre 2015

Chi è senza colpa - Recensione

CHI E' SENZA COLPA – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Drop
Regia: Michaël R. Roskam
Cast: Tom Hardy, Noomi Rapace, James Gandolfini, John Ortiz, Matthias Schoenaerts
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 101 min.
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita (cinema): 19 marzo 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La penna di Dennis Lehane ha ispirato grandi film come “Mystic River” e “Shutter Island” e lo scrittore torna ad incidere nuovamente con il film “Chi è senza colpa”. Il noto autore, ispirandosi al suo racconto “Animal Rescue”, cura il soggetto e la sceneggiatura e il risultato è un buon film. Il merito è anche di un cast all'altezza e di una regia piuttosto efficace. Iniziamo dalla trama, un thriller urbano con sfumature drammatiche. I cugini Bob e Marv gestiscono un bar a Brooklyn e usano il locale come deposito illegale di denaro sporco. Le cose si complicano quando i due subiscono una rapina e, di conseguenza, si ritrovano la polizia e la malavita alle calcagna. Nel frattempo, Bob effettua nuovi incontri ed ogni tassello, infine, trova il suo posto. L'ambientazione urbana non può non affascinare e la pellicola è sicuramente da vedere. La narrazione ha uno scorrimento discreto e non è totalmente scontata. I personaggi hanno una caratterizzazione buona ma sono Hardy e il compianto Gandolfini ad incidere maggiormente: il primo sembra un protagonista davvero apatico e insignificante ma le cose stanno piuttosto diversamente. Il secondo è un criminale solo apparentemente soddisfatto della propria posizione. Buona anche la prova della Rapace e di Schoenaerts. Anche i rapporti tra i vari personaggi sono piuttosto curati e il film riesce ad essere anche uno spaccato di vita della frazione di Brooklyn in cui ci troviamo. In definitiva, “Chi è senza colpa” è un prodotto sicuramente da vedere e, nonostante non rappresenti una cima nei lavori di Lehane, riesce a mantenere il tratto e l'atmosfera tipica delle sue opere. Si tratta dell'ultimo film interpretato da Gandolfini e da noi è arrivato con un anno di ritardo. Meglio tardi che mai.


IL MIO VOTO: 7/10

mercoledì 2 dicembre 2015

Maze Runner - La Fuga - Recensione

MAZE RUNNER – LA FUGA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Maze Runner: The Scorch Trials
Regia: Wes Ball
Cast: Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Aidan Gillen, Patricia Clarkson, Lily Taylor, Giancarlo Esposito, Thomas Brodie-Sangster
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 131 min.
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita (cinema): 15 ottobre 2015
Prossimamente a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La saga di “Maze Runner” giunge al suo secondo capitolo ma resta nettamente inferiore al precedessore. Raggiunge una sufficienza risicata e si lascia guardare ma la narrazione diventa più scadente, in favore di una maggiore quantità di spettacolo. Partiamo dalla trama, sequel diretto del primo film. Thomas e i suoi amici abbandonano l'incubo del labirinto per entrare immediatamente in un altro. La struttura che li ospita nasconde molti segreti e il gruppo, alla fine, è costretto a fuggire per ottenere nuove risposte. Attraverso lande desolate, luoghi abbandonati e nuove conoscenze, i pericoli aumentano sempre di più. Il film rende onore al titolo che porta. I personaggi, infatti, non fanno altro che scappare da qualcuno o da qualcosa; di conseguenza, il fascino narrativo esercitato dal primo capitolo va lentamente a spegnersi. A parte un colpo di scena nel finale, tutto è abbastanza prevedibile e la curiosità che aveva suscitato il primo film è qui del tutto assente. In compenso, la spettacolarità aumenta e la pellicola si rivela frenetica e scorrevole. Le scene d'azione non sempre sono girate adeguatamente ma il tutto, sorretto da buoni effetti speciali e da una buona colonna sonora, riesce miracolosamente a reggersi in piedi. L'approfondimento sui personaggi risulta piuttosto trascurato e banale. Probabilmente, può essere salvato solo Thomas ma il suo è un eroe classico senza particolari sfumature. In definitiva, “Maze Runner – La fuga” è imperdibile per i fan ma perde colpi rispetto al predecessore. La trama interessante del labirinto viene sostituita da una più banale, trita e ritrita e senza particolari guizzi. Aspettando il capitolo conclusivo, si spera che la saga si risollevi ma il timore di giungere ad un “nulla di fatto”, adesso, è sempre più concreto.


IL MIO VOTO: 6/10

martedì 24 novembre 2015

Insidious 3 - L'inizio - Recensione

INSIDIOUS 3 – L'INIZIO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Insidious: Chapter 3
Regia: Leigh Whannell
Cast: Dermot Mulroney, Lin Shaye, Stefanie Scott, Ashton Moio, Angus Sampson, Leigh Whannell
Nazione: U.S.A., Canada
Anno: 2015
Durata: 92 min.
Distribuzione: Sony
Data di uscita (cinema): 3 giugno 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


La saga horror di “Insidious” giunge al suo terzo capitolo. James Wan cede la regia a Leigh Whannell e, da un punto di vista narrativo, il cambio è decisamente netto. Tuttavia, gli spaventi non mancano e l'atmosfera va a migliorare con lo scorrere del prodotto. Iniziamo dalla trama, una sorta di prequel rispetto alle vicissitudini della famiglia Lambert. La nota medium Elise si trova a dover aiutare la giovane Quinn, perseguitata da una misteriosa entità proveniente dal temutissimo Altrove; i pericoli sono davvero molti e la donna è costretta ad affidarsi ad altri appassionati del paranormale per risolvere la questione. Il film non brilla certamente per la trama, troppo trita e ritrita e, dopo la prima parte, si teme di assistere ad un horror deludente. Fortunatamente, non è così. La narrazione, purtroppo, continua ad essere troppo banale e scontata ma i toni diventano gradualmente più cupi e vengono dispensati spaventi numerosi ed efficaci. Infatti, alcuni momenti sono riusciti tanto quanto quelli dei capitoli precedenti. Da un punto di vista della caratterizzazione, Elise risulta essere il personaggio più affascinante e curato di tutti. Gli altri, purtroppo, non lasciano spazio a particolari riflessioni e non brillano nemmeno da un punto di vista recitativo. La breve durata, man mano che il film procede, si ammortizza facilmente e i sottili collegamenti con i capitoli precedenti non mancano. In definitiva, “Insidious 3 – L'inizio” perde qualcosa rispetto ai predecessori ma mantiene una certa qualità di fondo nei confronti del genere a cui appartiene. Nonostante la narrazione non sia troppo incisiva, la cura su altri versanti è evidente e, in conclusione, il prodotto ottiene la sufficienza. A parere di chi scrive, forse adesso è il caso di fermare qui la saga perché il rischio di scadere, d'ora in poi, è sempre più concreto.

IL MIO VOTO: 6,5/10


mercoledì 18 novembre 2015

Ghost in the Shell: Arise - Parte 2 - Recensione

GHOST IN THE SHELL: ARISE – PARTE 2

Titolo originale: Kōkaku Kidōtai Araizu -Gōsuto In Za Sheru
Regia: Kazuchika Kise
Cast (voci): Maaya Sakamoto, Kenichirou Matsuda, Tarusuke Shingaki, Ikyuu Jyuku, Tomoyuki Dan
Nazione: Giappone
Anno: 2014
Durata: 116 min.
Distribuzione: Dynit
Data di uscita (cinema): 7-8 luglio
Disponibile in vendita in DVD e Blu Ray.


La serie OAV “Ghost in the Shell: Arise” trova finalmente la sua conclusione e, in Italia, sbarca al cinema in due date speciali e per l'Home Video, in DVD e Blu Ray. Si tratta dell'episodio 3 e 4 e viene mantenuta la stessa qualità vista negli episodi precedenti, sia da un punto di vista grafico che narrativo. Continua la genesi della nota Sezione 9. In “Ghost Tears”, Motoko e la sua squadra indagano su una serie di attentati terroristici, che potrebbero coinvolgere anche Akira Hose, fidanzato della protagonista. In “Ghost Stands Alone”, vecchie conoscenze fanno la loro ricomparsa. E con loro una strana bambina androide, che potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la verità. Gli amanti dell'opera creata da Masamune Shirow non rimarranno delusi. Le trame sono sempre estremamente elaborate e, proprio per questo, potrebbero risultare troppo difficili per essere comprese pienamente la prima volta. Per avere una visione globale più chiara, occorrerebbe rivedere in breve tempo i 4 OAV dall'inizio. Al di là di questo, tuttavia, l'ambientazione tipica del manga viene mantenuta alla perfezione e tutte le questioni ad essa legate. Un mondo in cui il confine tra uomo e macchina è sempre più labile, dove anche l'emotività umana sembra perdere i propri connotati. Esponente di questa situazione è proprio Motoko Kusanagi, sicuramente un po' meno ingenua rispetto ai primi due episodi ma quasi decisamente identica ad una macchina. E' il personaggio più curato da un punto di vista della caratterizzazione e, purtroppo, il lavoro sugli altri componenti della Sezione 9 continua ad essere troppo sbrigativo e superficiale. Efficace la colonna sonora, non manca nemmeno l'azione necessaria a completare il quadro e, da un punto di vista grafico, il livello è decisamente alto. In definitiva, “Ghost in the Shell: Arise” è il prequel che nessun fan della saga deve perdersi. E' ormai prossima in Italia l'uscita del nuovo film, “The Rising”, una sorta di sequel della serie OAV, che dovrebbe chiudere questo nuovo arco narrativo. Attendiamo fiduciosi.


IL MIO VOTO: 7/10

martedì 17 novembre 2015

Terminator Genisys - Recensione

TERMINATOR GENISYS – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Terminator Genisys
Regia: Alan Taylor
Cast: Arnold Schwarzenegger, Emilia Clarke, Jay Courtney, Jason Clarke, J.K. Simmons, Byung-hun Lee
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 120 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 9 luglio 2015
Disponibile a noleggio ed in vendita in DVD e Blu Ray.


Il quinto capitolo della saga di “Terminator” lascia un po' interdetti. Pare che non sia rimasto granché da dire a riguardo e i primi due grandi capitoli firmati da James Cameron, purtroppo, sono piuttosto lontani. Partiamo dalla sinossi. Skynet, ormai quasi del tutto sconfitta, invia un Terminator indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor; di conseguenza suo figlio, John Connor, invia dal 2029 Kyle Reese per proteggerla. Quest'ultimo, giunto nel 1984, trova un panorama piuttosto confusionario. E, nel frattempo, riemergono ricordi legati ad una misteriosa app chiamata “Genisys”. E' proprio l'impianto narrativo il maggior difetto del prodotto. Infatti, nella prima parte, avviene una sorta di riciclo dei migliori elementi tratti dai primi due film e, purtroppo, il fan della saga non può non avvertirlo. Con lo scorrere della trama, è presente soltanto una reale novità: un personaggio di basilare importanza cambia nettamente schieramento e le carte in tavole vengono rimescolate. Le numerose sequenze d'azione, ben realizzate, non riescono a cambiare davvero la situazione. Si potrebbe addirittura dire che lo spettacolo offerto non eguaglia quello dei film di Cameron, decisamente più vecchi. Il cast non sembra particolarmente ispirato e anche il leggendario Schwarzy non appare carismatico come dovrebbe. Anche la caratterizzazione dei personaggi non brilla per profondità. Nonostante tutto, comunque, il prodotto scorre piuttosto bene e le due abbondanti ore di visione si esauriscono facilmente. In conclusione, “Terminator Genisys” è il disperato tentativo di continuare una saga che aveva già raggiunto la perfezione con i primi due lungometraggi. Purtroppo, la sequenza dopo i titoli di coda suggerisce altri capitoli. A voler essere cattivi, si spera che Skynet si palesi in casa Universal e fermi lo scempio in atto.


IL MIO VOTO: 5/10

domenica 15 novembre 2015

Spectre 007 - Recensione

SPECTRE – 007
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Spectre
Regia: Sam Mendes
Cast: Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Monica Bellucci, Ben Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, Rory Kinnear
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna
Anno: 2015
Durata: 148 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 5 novembre 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


La longeva saga cinematografica dell' agente 007 giunge al suo ventiquattresimo lungometraggio. “Spectre” vede il ritorno alla regia dell'ottimo Sam Mendes e si conferma come ultimo film con Daniel Craig nei panni del protagonista. E' opportuno fare una premessa. Il livello dell'eccellente “Skyfall”, purtroppo, non viene eguagliato ma, nonostante tutto, ci troviamo di fronte ad un buon film, che chiude il cerchio narrativo iniziato con “Casinò Royale” e mantiene sempre una certa classe. Iniziamo dalla trama. L'agente segreto James Bond deve vedersela, questa volta, con l'organizzazione chiamata “Spectre”; questo nucleo criminale ha ramificazioni ovunque e, mentre il programma 00 è sempre più a rischio, il protagonista vede inevitabilmente riemergere il proprio passato. E' il momento della resa dei conti. La narrazione, che vanta diverse ambientazioni, si rivela abbastanza lineare ma collega in modo intelligente le precedenti vicende. Da un punto di vista tecnico, il prodotto è assolutamente ineccepibile e la classe che contraddistingue le storie di 007 viene mantenuta; infatti, non mancano donne dalla bellezza mozzafiato e macchine fantastiche. Non manca nemmeno l'azione ma, per quanto sia spettacolare, forse potrebbe rivelarsi l'aspetto più deludente del film. Si tratta nella maggior parte dei casi di inseguimenti e, sotto questo punto di vista, il panorama poteva essere sicuramente più vario. Per quanto riguarda il cast, la prova complessiva è abbastanza soddisfacente. Christoph Waltz, nonostante compaia poco, è un "villain" all'altezza della situazione; purtroppo, la nostra Monica Bellucci non compensa la sua straordinaria bellezza col talento recitativo e il suo momento, ad essere sinceri, è piuttosto imbarazzante e perde nettamente contro l'affascinante Léa Seydoux. La caratterizzazione dei personaggi non offre spunti di notevole interesse ma, a parere di chi scrive, il Bond proposto da Craig è abbastanza buono ed è un peccato che l'attore non continui ad interpretare il protagonista. Nonostante la lunga durata, il film scorre piuttosto bene e, per gli amanti del personaggio inventato da Ian Fleming, è decisamente da vedere. “Spectre”, in chiusura, è una degna conclusione di un arco narrativo interessante ma i livelli di “Skyfall” sono lontani. Solo solo per la bellissima canzone cantata da Adele, decisamente superiore a quella di Sam Smith.


IL MIO VOTO: 7,5/10

martedì 10 novembre 2015

The Lobster - Recensione

THE LOBSTER – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Lobster
Regia: Yorgos Lanthimos
Cast: Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux, Ben Whishaw, John C. Reilly, Olivia Colman
Nazione: Grecia, Irlanda, Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna
Anno: 2015
Durata: 118 min.
Distribuzione: Good Films
Data di uscita (cinema): 15 ottobre 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


The Lobster” è cinema d'autore allo stato puro. Il film di Yorgos Lanthimos suscita nello spettatore molteplici stati d'animo e, inoltre, lo porta inevitabilmente a riflettere. Nonostante il film possa rivelarsi a tratti pesante, è indubbio che ci troviamo di fronte ad un prodotto estremamente riuscito, anche grazie ad un cast all'altezza. Partiamo dalla trama, decisamente particolare. In un imprecisato futuro distopico, assistiamo alla storia di David, giunto con il suo cane in un albergo tanto ordinato quanto strano. Infatti, è proprio qui che il protagonista dovrà trovare l' anima gemella entro 45 giorni, se non vuole essere trasformato in un animale a sua scelta. Le meccaniche relazionali dell'essere umano vengono continuamente corrotte e, di conseguenza, non esiste niente di scontato. La narrazione, in verità, ha i suoi colpi di scena e non può dirsi radicalmente lineare; infatti, condizioni che sembrano immutabili subiscono inaspettati stravolgimenti e questa situazione viene mantenuta fino all'ambigua conclusione. Nello scenario proposto dal regista greco, inoltre, si sorride, si rimane delusi ma costantemente siamo portati alla riflessione sull'uomo e sulle sue relazioni coi suoi simili. I temi della pellicola sono estremamente attuali e c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Il merito è anche di un cast ottimamente scelto e di personaggi che, nella loro coralità, rendono al meglio lo spirito del film. Ad eccezione del protagonista, infatti, non tutti sono caratterizzati come dovrebbero; tuttavia, ognuno di loro, nel suo piccolo, contribuisce a dare qualcosa al prodotto e ci mostra l'assurdità che, a volte, contraddistingue il rapporto tra un uomo e una donna. La fiducia reciproca, probabilmente, è una delle tematiche maggiormente trattate. E, molte volte, sembra non riuscire a crearsi davvero pienamente. Come già specificato, il film potrebbe risultare a tratti lento e noioso ma, nonostante tutto, “The Lobster” è assolutamente da vedere. Non è da escludere che, col passare del tempo, diventi un vero e proprio cult del cinema d'autore internazionale.


IL MIO VOTO: 8/10

domenica 8 novembre 2015

Crimson Peak - Recensione

CRIMSON PEAK – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Crimson Peak
Regia: Guillermo Del Toro
Cast: Mia Wasikowska, Tom Hiddleston, Jessica Chastain, Charlie Hunnam, Jim Beaver
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 118 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 22 ottobre 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in Dvd e Blu Ray.


L'atteso ritorno del visionario regista Guillermo Del Toro si concretizza in “Crimson Peak”, un mistery con sfumature horror piuttosto incisive. Quello che abbiamo di fronte non è sicuramente un prodotto da buttare ma è anche vero che, da nomi di una certa levatura, ci si aspetta qualcosa in più. Questo perché la pellicola sembra dare più importanza all'estetica che alla sostanza. Partiamo dalla trama. Edith Cushing, aspirante scrittrice controcorrente nella New York del 1900, instaura un legame amoroso con Sir Thomas Sharpe, affascinante baronetto; tuttavia, quest'ultimo nasconde non pochi segreti e la presenza della sorella Lucille pone ulteriori interrogativi sulla famiglia Sharpe. I misteri di passato e presente troveranno una risoluzione proprio a Crimson Peak, dimora tanto suggestiva quanto spettrale. Il lavoro in fase tecnica è assolutamente ineccepibile. Infatti, le scenografie sono a dir poco eccezionali e gli effetti speciali non sono molti ma sono efficaci ed usati in modo oculato; meritano una menzione anche i costumi, la colonna sonora e gli attori protagonisti. Tutti e tre offrono una performance discreta ma, a spiccare da un punto di vista estetico e di portamento, Tom Hiddleston è sicuramente più in parte degli altri. Tutti questi fattori, sommati alle atmosfere gotiche e fortemente horror, testimoniano che abbiamo davvero davanti un film di Guillermo Del Toro. Ad essere particolarmente deludente, purtroppo, è la trama. Rispettando le “Ghost Story”, il regista mantiene un impianto narrativo fortemente classico ma è tutto piuttosto intuibile prima che la pellicola abbia raggiunto la sua metà. I dettagli, forse, sono tutti da scoprire ma la direzione verso cui dirigersi per comprendere il nocciolo della questione è ampiamente scontata. I pochi colpi di scena presenti non sorprendono come dovrebbero e l'ultima parte sfoga tutta la violenza repressa durante il film. Anche sulla caratterizzazione dei personaggi il lavoro poteva essere svolto in modo molto più egregio. In definitiva, “Crimson Peak” è una pregevole confezione dal contenuto troppo poco incisivo. Tuttavia, è un film da vedere ma non rappresenta certamente una vetta per il noto regista messicano.


IL MIO VOTO: 6,5/10

mercoledì 14 ottobre 2015

Il ragazzo invisibile - Recensione

IL RAGAZZO INVISIBILE – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Il ragazzo invisibile
Regia: Gabriele Salvatores
Cast: Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Ksenia Rappoport
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2014
Durata: 93 min.
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita (cinema): 18 dicembre 2014
Disponibile a noleggio in DVD e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 5 novembre 2015.


Gabriele Salvatores, sfruttando il successo dei film dedicati ai supereroi, cerca di declinare il genere anche nel cinema italiano. Il risultato è “Il ragazzo invisibile”, prodotto piacevole che, nonostante gli evidenti difetti, risulta più riuscito del previsto. La trama ha come protagonista Michele, ragazzo vessato dai compagni di scuola che vive con la madre poliziotta. Dopo l'ennesima delusione, il protagonista scopre di avere il potere dell'invisibilità; questa novità coincide con la sparizione di alcuni ragazzi e l'emersione di verità nascoste. Inizia la genesi di un eroe. La narrazione prende spunto da molte pellicole superomistiche e, di conseguenza, non si rivela particolarmente originale; tuttavia, alcuni colpi di scena non sono proprio telefonati e il prodotto guadagna in scorrevolezza nella seconda parte, decisamente più avvincente e frenetica della prima. I personaggi, da un punto di vista della caratterizzazione, risultano abbastanza banali e stereotipati e un minimo di profondità in più non avrebbe certamente guastato. Anche la recitazione complessiva è senza infamia e senza lode. Perché, dunque, il tentativo di Salvatores è comunque da apprezzare? Perché il regista dimostra che si può realizzare un discreto prodotto di genere anche senza ricorrere a mastodontiche produzioni. Gli effetti speciali sono semplici e decisamente alla portata del nostro cinema; infatti, quando il film osa di più in questo senso, emergono i tremendi limiti a cui siamo sottoposti. L'esplosione nel finale fa storcere particolarmente il naso e la tecnica eccellente usata nei film Marvel viene decisamente rimpianta. Tuttavia, adesso, anche l'Italia ha il suo “cinecomic” di fiducia ed è ampiamente probabile la realizzazione di un sequel. In definitiva, “Il ragazzo invisibile”, nonostante la banalità generale dei temi trattati, è sicuramente un prodotto a cui dare una possibilità. E' piacevole da vedere e, a parte tutto, è la piccola prova che il cinema italiano può andare davvero ovunque. Anche con mezzi tecnici e grafici a volte limitati.


IL MIO VOTO: 6,5/10

martedì 29 settembre 2015

Naruto Shippuden Il film - La torre perduta - Recensione

NARUTO SHIPPUDEN IL FILM – LA TORRE PERDUTA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Gekijōban Naruto Shippūden: Za Rosuto Tawā
Regia: Masahiko Murata
Cast (voci): Junko Takeuchi, Saori Hayami, Toshiyuki Morikawa, Ryūzaburō Ōtomo
Nazione: Giappone
Anno: 2010
Durata: 85 min.
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita (cinema): 22 giugno 2015 (evento speciale)
Disponibile per la vendita in DVD e Blu Ray.


La Lucky Red continua a cavalcare il fenomeno “Naruto” e porta al cinema tutti i film a lui dedicati. “La torre perduta” arriva in Italia ben cinque anni dopo l'effettiva uscita e si configura come uno spettacolare e godibile film d'azione. Partiamo dalla trama. Tra le rovine dell'antica città di Loran, Naruto e i suoi compagni cercano di fermare il malvagio Mukade, intenzionato ad ottenere un arcano e devastante potere. Durante lo scontro, tuttavia, il protagonista e il suo nemico vengono riportati nel passato, ai tempi in cui Loran era una splendida e fiorente città piena di torri. Tra vecchie e nuove conoscenze, la battaglia continua. Come già accennato, ci troviamo di fronte ad una pellicola di puro intrattenimento. La profondità presente in “Naruto – La via dei ninja”, infatti, è decisamente assente. La narrazione presenta colpi di scena piuttosto prevedibili e l'intreccio non è particolarmente elaborato; inoltre, anche in fase di caratterizzazione c'è ben poco da dire. I nuovi personaggi sono abbastanza stereotipati e anche quelli già noti risultano piuttosto trascurati; nonostante questo, Naruto rimane fedele a sé stesso e, con i suoi nobili propositi, resta l'eroe più amato e il reale motivo per cui il film merita di essere visto. Supportato da una breve durata, il prodotto scorre discretamente e il merito è di un'animazione pregevole e di un'ingente quantità di azione, spettacolare e divertente da vedere. In definitiva, “La torre perduta” non è da annoverare tra i film migliori dedicati al personaggio. Tuttavia, rimane imperdibile per i fan e, anche grazie alla sua leggerezza, è sicuramente degno di una possibilità.


IL MIO VOTO: 6,5/10

martedì 8 settembre 2015

Babadook - Recensione

BABADOOK – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Babadook
Regia: Jennifer Kent
Cast: Essie Davis, Noah Wiseman, Barbara West, Daniel Henshall
Nazione: Australia
Anno: 2014
Durata: 93 min.
Distribuzione: Koch Media
Data di uscita (cinema): 15 luglio 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Babadook” è il manifesto horror del disagio umano. Il film diretto da Jennifer Kent, infatti, è estremamente riuscito nel suo genere; inoltre, la pellicola sfrutta al massimo le proprie potenzialità, riuscendo a trattare anche un tema attuale ed estremamente delicato. Partiamo dalla trama, molto semplice. Amelia e suo figlio Samuel vivono una situazione personale e sociale molto difficile; infatti, i due sono abbandonati a loro stessi e la mancanza di un marito per la donna e di un padre per il bambino si fa decisamente sentire. Ad ampliare maggiormente questo tremendo incubo ci pensa uno strano libro che parla di Babadook, terrificante uomo nero che attende nelle profondità del buio. Senza esagerare, film horror come questo non se ne vedevano da tempo e si fa fatica a trovare un difetto pesante all'intera operazione. La narrazione punta ad un livello di disagio e di tensione sempre maggiore e lo spettatore non può non accorgersene; non manca nemmeno qualche spavento ma la sensazione di inquietudine che pervade ogni inquadratura e scena è davvero palpabile. Il merito è anche degli attori protagonisti, esteticamente perfetti ed incredibilmente calati nella parte. La loro performance permette anche un approfondimento psicologico notevole di Amelia e Samuel. Senza “spoilerare”, la chiave di volta è tutta nel terrificante Babadook; nel momento in cui si capisce cosa rappresenta in realtà questa creatura, tutto il quadro è completo e, con esso, la reale dimensione dell'orrore a cui stiamo assistendo. Un'ultima parte decisamente più tesa e serrata, un finale assolutamente coerente e una colonna sonora esile ma efficace concorrono, infine, all'affermazione finale: “Babadook” è un film horror assolutamente da non perdere. Non è da poco segnalare che il film raggiunge uno straordinario risultato affidandosi ad un budget davvero molto limitato. Alla faccia di altri horror tutti effetti speciali, che riescono ad essere davvero terrorizzanti solo per la banalità della sceneggiatura.


IL MIO VOTO: 8/10

mercoledì 22 luglio 2015

Romeo&Juliet - Recensione

ROMEO&JULIET – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Romeo and Juliet
Regia: Carlo Carlei
Cast: Hailee Steinfeld, Douglas Booth, Paul Giamatti, Damian Lewis, Laura Morante, Natascha McElhone, Ed Westwick, Christian Cooke
Nazione: Italia, Gran Bretagna, Svizzera
Anno: 2013
Durata: 114 min.
Distribuzione: Cecchi Gori
Data di uscita (cinema): 12 febbraio 2015
Disponibile per il noleggio in DVD e Blu Ray. Prossimamente in vendita, in entrambi i formati, dal 26 agosto 2015.


Il nuovo adattamento cinematografico della nota tragedia di Shakespeare, nonostante sia uscito nel 2013, arriva con due anni di ritardo nel nostro paese. Nonostante il prodotto non sia perfetto, è un mirabile esempio di fedeltà narrativa. Infatti, il film segue quasi maniacalmente la trama dell'opera originale. Assistiamo alla storia d'amore tra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, appartenenti a famiglie rivali nella Verona del Rinascimento. Il sentimento tra i due giovani amanti è molto forte ma l'odio dilagante tra le due casate e un destino tragico consegnano alla leggenda i due protagonisti. Il cast internazionale, che vanta anche l'italiana Laura Morante, se la cava discretamente; tuttavia, la Steinfeld potrebbe risultare l'anello debole della catena perché, probabilmente, non è esteticamente credibile come Giulietta. La stessa cosa si potrebbe dire anche per altri componenti ma, tutto sommato, la performance attoriale è complessivamente soddisfacente. Il film si avvale anche dell'uso colto della tragedia originale per quanto riguarda la sceneggiatura e, inoltre, vanta una buona colonna sonora e delle scenografie azzeccate. Lo scorrimento potrebbe non essere dei migliori e anche le poche scene d'azione presenti potevano essere girate decisamente meglio. Grandi speculazioni non possono essere fatte sulla caratterizzazione generale dei personaggi. Ogni membro della narrazione appare per quello che deve essere ma si ha anche una seconda impressione: tutto è studiato per non sgarrare minimamente dall'opera di Shakespeare. Questo è sicuramente un pregio ma, automaticamente, potrebbe rivelarsi anche un punto debole. In un mondo cinematografico che è solito stuprare le migliori opere letterarie, il film di Carlo Carlei è una piacevole eccezione. I difetti non mancano ma il film è sicuramente degno di una possibilità e, se paragonato a produzioni precedenti, non fa una pessima figura.

IL MIO VOTO: 7/10


Focus - Niente è come sembra - Recensione

FOCUS – NIENTE E' COME SEMBRA
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Focus
Regia: Glenn Ficarra, John Requa
Cast: Will Smith, Margot Robbie, Rodrigo Santoro, Gerald McRaney
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 101 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 5 marzo 2015
Disponibile a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.



Focus – Niente è come sembra” rende onore al titolo che porta. Nel nuovo film con Will Smith e Margot Robbie, infatti, molte volte pensiamo di sapere esattamente cosa accadrà nella scena successiva. In realtà, non lo sappiamo davvero bene. I registi Glenn Ficarra e John Requa realizzano un prodotto non privo di difetti ma, nonostante tutto, piacevole da vedere. La trama ha come protagonisti Nicky e Jess: il primo è il re dei ladri, assolutamente impeccabile, e la seconda è un'affascinante ragazza che vuole imparare tutto da lui. I due condividono un'esperienza a New Orleans, si innamorano, si separano e poi si incontrano nuovamente. Ma, con il tempo, sono cambiate anche molte cose. Il film si prende il tempo dell'incipit per sfoderare le sue carte. Inizialmente, infatti, si potrebbe non essere troppo convinti della visione; con lo scorrere dei minuti, la situazione sa rendersi interessante e offre anche dei discreti colpi di scena. La prova attoriale complessiva è senza infamia e senza lode ma, da un punto di vista prettamente estetico, i protagonisti si rivelano azzeccati. Da un punto di vista della caratterizzazione, nessuno è particolarmente degno di nota ma, alla luce del gioco di specchi effettuato dal prodotto, forse è anche una strategia. Lo scorrimento è discreto e il film, nonostante tutto, si lascia guardare. In definitiva, “Focus – Niente è come sembra” è un prodotto piacevole da vedere. Probabilmente, poteva essere molto di più ma, a parere di chi scrive, esistono prodotti molto peggiori.


IL MIO VOTO: 6,5/10

lunedì 13 luglio 2015

L'attacco dei giganti Il film Parte I: L' arco e la freccia cremisi - Recensione

L'ATTACCO DEI GIGANTI IL FILM
PARTE I – L'ARCO E LA FRECCIA CREMISI
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Shingeki no Kyojin zenpen ~Guren no yumiya
Regia: Tetsuro Araki
Nazione: Giappone
Anno: 2014
Durata: 113 min.
Distribuzione: Dynit
Data di uscita (cinema): 12, 13 maggio (Evento speciale)
Disponibile a noleggio in DVD e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 22 luglio 2015.


L'opera creata da Hajime Isayama invade anche il grande schermo. Il progetto di riassumere la fortunata serie anime, infatti, si concretizza nella realizzazione di due lungometraggi: “L'arco e la freccia cremisi” rappresenta il primo di essi e approda in Italia, mentre è imminente l'uscita della parte conclusiva. Nonostante manchino parti significative, il risultato è soddisfacente. Questo perché il prodotto mantiene lo stesso tratto grafico della serie e non stravolge in alcun modo l'avvincente narrazione. Partiamo dalla trama. Eren, Mikasa e Armin combattono in un epoca disperata. Gli esseri umani, infatti, vivono all'interno di città fortificate nel terrore dei Giganti, letali creature dalle origini sconosciute. Contrastare questo nemico sembra impossibile e, durante l'ennesimo assalto, tutto volge al peggio. Quando Eren, incredibilmente, mostra l'abilità di potersi trasformare in un Gigante, si riaccendono le speranze del genere umano. E con esse il desiderio del protagonista di vendicare la madre, morta davanti ai suoi occhi per mano di uno spaventoso Gigante. Le prime tredici puntate della serie vengono riassunte discretamente, il ritmo è incalzante e la narrazione diventa sempre più avvincente. Il problema è da riscontrare, probabilmente, nella caratterizzazione dei personaggi. Soltanto i tre protagonisti trovano lo spazio adeguato mentre, per tutti gli altri comprimari, l'attenzione potrebbe rivelarsi troppo marginale. Splendida la colonna sonora ed eccellente anche il comparto grafico, lasciato pressoché inalterato. In definitiva, il film è soddisfacente ed è l'ideale per coloro che vogliono conoscere, anche solo superficialmente, l'opera in questione ed i temi da essa trattati. Nel caso di un maggiore approfondimento, il consiglio è di leggere il manga e guardare l'intera serie anime. Le parti mancanti sono decisamente importanti per comprendere la trama e lo sviluppo dei personaggi: un'opera del genere deve essere vissuta al pieno delle proprie potenzialità.


IL MIO VOTO: 7/10

venerdì 10 luglio 2015

Predestination - Recensione

PREDESTINATION – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Predestination
Regia: Michael e Peter Spierig
Cast: Ethan Hawke, Sarah Snook, Noah Taylor, Jim Knobeloch, Christopher Kirby
Nazione: Australia
Anno: 2014
Durata: 97 min.
Distribuzione: Notorious Pictures
Data di uscita (cinema): 1 luglio 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Predestination” è un rompicapo spazio temporale micidiale. Un esempio di fantascienza a regola d'arte degli ultimi tempi. Il film australiano dei fratelli Spierig arriva fortunatamente in Italia, nonostante un anno di ritardo. Partiamo dalla trama, ispirata al racconto “Tutti i miei fantasmi” di Robert A. Heinlein. Un agente della polizia temporale tenta più volte di fermare un criminale dinamitardo noto come Fizzle Bomber; dopo aver fallito per l'ennesima volta, il protagonista si accinge a ritentare. Tuttavia, mentre attende in un bar, il poliziotto fa la conoscenza di John. Quest'ultimo sostiene di avere un incredibile storia da raccontare. Cercare di spiegare ulteriormente la narrazione sarebbe inutile ed impossibile. Infatti, la trama è allo stesso tempo incredibile ed intricatissima. Avvertenze per l'uso. E' ampiamente probabile che, ad una prima visione, l'intreccio non sia di immediata e facile comprensione. Tuttavia, è innegabile sostenere che, da un punto di vista prettamente narrativo, il film è un marchingegno perfetto, che si muove attraverso molteplici piani temporali e punti di vista. I colpi di scena presenti sono davvero molti e il meccanismo si avvia all'inizio della seconda parte. Ethan Hawke e Sarah Snook offrono una dignitosa prova attoriale e riescono anche a dare una profondità convincente ai propri personaggi. Semplici ma efficaci le scenografie e sempre d'impatto il tema dei viaggi nel tempo e dei numerosi spunti di riflessioni da essi forniti. In definitiva, “Predestination” è un gioiello assolutamente da non perdere. La sua complessa trama è il suo maggiore punto di forza e, nonostante possa risultare troppo complicato, merita assolutamente una prima visione. E molte altre ancora.


IL MIO VOTO: 8/10

Il ragazzo della porta accanto - Recensione

IL RAGAZZO DELLA PORTA ACCANTO
Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: The Boy Next Door
Regia: Rob Cohen
Cast: Jennifer Lopez, Ryan Guzman, John Corbett, Ian Nelson, Kristin Chenoweth
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 90 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 23 luglio 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Rob Cohen, noto regista di cinema d'azione, non incide come dovrebbe. Il suo nuovo film, “Il ragazzo della porta accanto”, si lascia guardare ma niente di più. Partiamo dalla trama. Claire Peterson, stimata professoressa di lettere, sta cercando di ricostruire il rapporto con suo marito, colpevole di averla tradita con un'altra; l'arrivo di Noah, giovane ed avvenente vicino di casa, si fa sentire e, in un attimo di debolezza, la protagonista consuma col ragazzo un bollente rapporto sessuale. Nel momento in cui la donna cerca di troncare ogni legame con Noah, quest'ultimo rivela la sua reale e terribile natura. Il tema trattato, con le sue esagerazioni, è decisamente attuale ed interessante; la narrazione procede in modo piuttosto lineare e, nonostante lo scorrimento non sia proprio perfetto, si giunge discretamente alla fine. I pochi colpi di scena presenti, infatti, sono piuttosto intuibili. Da un punto di vista della caratterizzazione, i personaggi sono abbastanza banali e non tutto il cast brilla. La Lopez, nel suo piccolo, si rivela la migliore mentre Guzman appare un po' insipido nella sua performance. La sensazione di “già visto” è molto forte e l'esagerazione che assumono gli eventi non aiuta certamente la pellicola. “Il ragazzo della porta accanto” poteva dare più soddisfazioni e, probabilmente, non era cosi' necessario. Un argomento cosi' interessante poteva essere sfruttato meglio sotto tutti i punti di vista. C'è di peggio, per carità. Ma anche di meglio.

IL MIO VOTO: 5/10



giovedì 2 luglio 2015

Kingsman: Secret Service - Recensione

KINGSMAN – SECRET SERVICE

Titolo originale: Kingsman: The Secret Service
Regia: Matthew Vaughn
Cast: Colin Firth, Michael Caine, Samuel L. Jackson, Taron Egerton, Mark Strong, Mark Hamill, Jack Davenport
Nazione: Regno Unito
Anno: 2014
Durata: 125 min.
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita (cinema): 25 febbraio 2015
Disponibile a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Kingsman – Secret Service” è adrenalina e divertimento allo stato puro. Ispirandosi alla miniserie a fumetti ideata insieme a Mark Millar, il regista Matthew Vaughn strizza l'occhio alla saga di 007 e crea un prodotto scoppiettante e ricco di buone trovate visive. Partiamo dalla trama, non originalissima ma efficace. Eggsy, brillante adolescente finito su una cattiva strada, incontra l'agente segreto Harry Hart e viene a conoscenza dei Kingsman. Questi ultimi compongono una sezione speciale di spionaggio, volta a sventare i peggiori piani criminali. L'obiettivo è il signor Valentine, magnate delle comunicazioni tanto eccentrico quanto misterioso. Per il protagonista è l'inizio di una grande avventura, costellata anche da inaspettate rivelazioni. Nel suo genere, il film ne mantiene i tipici difetti ma il film funziona talmente bene da farli cadere in secondo piano. Infatti, i personaggi non sono il massimo in quanto a caratterizzazione ma si lasciano apprezzare da subito; la trama, nonostante sia poco innovativa, riserva le proprie sorprese e scorre a meraviglia. Il prodotto, inoltre, preme l'acceleratore su due fattori: l'ironia e l'esagerazione. Entrambi coesistono nella pellicola nel modo giusto e il gioco è fatto. Le scene d'azione sono frenetiche e ben girate: particolarmente degno di nota il massacro nella chiesa. E anche la colonna sonora, per quanto atipica, è decisamente azzeccata. La prova del cast è buona ma a spiccare è Colin Firth: la sua classe e la sua eleganza valgono da sole il prezzo del biglietto. In definitiva, divertitevi a guardare le avventure di Eggsy e dei Kingsman. Non vogliono essere presi sul serio. E questo è il loro maggiore punto di forza.


IL MIO VOTO: 7/10

martedì 30 giugno 2015

Ex Machina - Recensione

EX MACHINA – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Ex Machina
Regia: Alex Garland
Cast: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Chelsea Li, Sonoya Mizuno
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna
Anno: 2015
Durata: 108 min.
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita (cinema): 30 luglio 2015
Prossimamente a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Ex Machina” è un film interessante ed estremamente colto. Definire “fantascienza” l'esordio di Alex Garland sarebbe corretto fino ad un certo punto; infatti, ci avviciniamo sempre di più alla tecnologia presente nella vicenda. Partiamo dalla sinossi. Il programmatore Caleb viene scelto da Nathan, storico fondatore della società per la quale lavora, come assistente in un esperimento epocale: verificare l'efficienza intellettiva della prima forma di intelligenza artificiale, con il corpo da robot e l'angelico viso di fanciulla. L'entusiasmo iniziale viene gradualmente sostituito da molteplici dubbi riguardo all'intera situazione. E' evidente che qualcosa non quadra. La narrazione si rende interessante quasi immediatamente e dispensa non pochi colpi di scena: alcuni sono prevedibili, altri decisamente meno. Anche l'ambientazione quasi claustrofobica contribuisce a dare alla pellicola la perfetta dose di suspense. Oltre ad un intreccio affascinante, il film esplora in modo intrigante il rapporto tra uomo e macchina, mostrando quanto entrambi siano le due facce della stessa medaglia. La vicenda genera discussioni infinite sull'argomento e questo è sicuramente un suo punto di forza; tali questioni vengono ulteriormente rafforzate dall'inaspettato finale. Non è tutto. La pellicola scorre discretamente e può contare su buone interpretazioni degli attori principali; questi ultimi riescono a dare anche una buona caratterizzazione ai propri personaggi. Piacevole la colonna sonora. In definitiva, “Ex Machina” è un film da non lasciarsi sfuggire, un prodotto intrigante nella messa in scena ed estremamente attuale nelle tematiche.


IL MIO VOTO: 8/10

martedì 23 giugno 2015

Jupiter - Il destino dell'universo - Recensione

JUPITER – IL DESTINO DELL'UNIVERSO

Titolo originale: Jupiter Ascending
Regia: Lana Wachowski, Andy Wachowski
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth
Nazione: U.S.A.
Anno: 2015
Durata: 122 min.
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita (cinema): 5 febbraio 2015
Disponibile a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Jupiter – Il destino dell'universo” è l'ennesima valorizzazione della forma a discapito del contenuto. Si fa fatica a credere che i creatori di “ The Matrix”, colosso della fantascienza cinematografica occidentale, abbiano realizzato un simile prodotto. E' opportuno, tuttavia, mettere le cose in chiaro. Il film scorre bene, si lascia guardare ed è tecnicamente ben realizzato; purtroppo, ad essere deludente è il comparto narrativo ed è un peccato perché non era tutto da buttare. Partiamo dalla trama. Il pianeta Terra è al centro della contesa tra gli ultimi discendenti della famiglia Abrasax: Balem, Titus e Kalique. Una pedina fondamentale in questa guerra è Jupiter, ragazza inconsapevole della propria importanza. Ci pensa il cacciatore Caine a proiettarla nel vivo dell'azione. La narrazione ha colpi di scena piuttosto prevedibili e, nonostante ciò, mantiene una certa linearità; le idee di fondo potevano essere interessanti ma non vengono sviluppate e approfondite a dovere. La razza umana valutata come concime per l'eterna giovinezza è un concetto decisamente interessante ma, come già detto, non viene sfruttato al meglio. Nessun personaggio è veramente degno di nota sotto il profilo della caratterizzazione e, al di là di Redmayne, nessun componente del cast sembra davvero ispirato. La pellicola, in verità, punta tutto sullo spettacolo visivo e, almeno in questo, riesce alla grande. Le scenografie sono davvero eccezionali e anche le scene d'azione sono tanto spettacolari quanto discretamente girate. Di conseguenza, il prodotto scorre abbastanza bene e la visione è piacevole. Purtroppo, questo non basta a promuovere l'ultima produzione degli ex fratelli Wachowski. Si vocifera che questo film sia l'avvio per una saga ma chi scrive si augura vivamente che il progetto si fermi qui. I creatori di “The Matrix” possono fare di più. Molto di più.


IL MIO VOTO: 4,5/10

domenica 21 giugno 2015

John Wick - Recensione

JOHN WICK – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: John Wick
Regia: Chad Stahelski
Cast: Keanu Reeves, Michael Nyqvist, Alfie Allen, Willem Dafoe, Adrianne Palicki
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 97 min.
Distribuzione: M2 Pictures
Data di uscita (cinema): 22 gennaio 2015
Disponibile a noleggio in DVD e Blu Ray. Disponibile per la vendita, in entrambi i formati, dal 25 giugno 2015.


John Wick”, diretto da Chad Stahelski, è un “action movie” piacevole da vedere, affidato ad un buon Keanu Reeves. Non rappresenta niente di particolarmente innovativo ma funziona e intrattiene a dovere. Partiamo dalla trama. Il criminale Iosef ha la disgraziata idea di danneggiare un uomo, rubandogli la macchina e uccidendogli il cane. L'individuo in questione è John Wick, letale killer ritiratosi dal giro. L'animale era l'ultimo regalo lasciatogli dalla moglie defunta e questo è abbastanza per il protagonista: il suo spirito violento e assassino può essere risvegliato e il suo cammino di sangue può avere inizio. La narrazione è soltanto un pretesto per avviare una carneficina sempre più copiosa; infatti, il tutto è abbastanza lineare e non sono presenti eclatanti colpi di scena. I personaggi sono piuttosto banali e non lasciano spazio a particolari riflessioni. Di conseguenza, perché la pellicola funziona? Intanto, le scene d'azione sono molte e davvero ben girate; queste ultime, inoltre, contribuiscono a dare al prodotto un ritmo forsennato e adrenalinico. Automaticamente, il film scorre a meraviglia e offre l'intrattenimento necessario per il suo genere. Completa il tutto la presenza di Keanu Reeves, perfetto per il ruolo assegnatogli. Il suo è un personaggio già visto ma funziona, per il portamento e il carisma dimostrato dall'attore. In definitiva, “John Wick” è un prodotto d'azione ben realizzato e consigliato agli amanti del genere. In ogni caso, è un film leggero e meritevole di una possibilità.


IL MIO VOTO: 6,5/10

martedì 16 giugno 2015

Italiano medio - Recensione

ITALIANO MEDIO – Recensione a cura di David Salvaggio

Titolo originale: Italiano medio
Regia: Maccio Capatonda
Cast: Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Ivo Avido, Rupert Sciamenna, Lavinia Longhi, Barbara Tabita
Nazione: Italia
Anno: 2015
Durata: 97 min.
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita (cinema): 29 gennaio 2015
Disponibile a noleggio e in vendita in DVD e Blu Ray.


Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, si confronta, per la prima volta, con il lungometraggio. Il risultato è “Italiano medio”, un film sufficiente ma non esente da difetti. Partiamo dalla trama, perfettamente in linea con le precedenti idee dell'attore e permeata dalla solita atmosfera demenziale. L'esistenza dello strampalato Giulio Verme, desideroso di cambiare il mondo ma fallito in tutti i sensi, viene sconvolta dall'arrivo dell'amico Alfonzo; quest'ultimo, infatti, propone al protagonista una pillola speciale, che gli permette di usare solo il due per cento del proprio cervello. Con la capsula, oltre ad una nuova percezione della realtà, arrivano anche i guai. La pellicola da il meglio di sé nella parte iniziale, dove riesce ad essere davvero esilarante e divertente sotto tutti i punti di vista. Purtroppo, la pillola cambia radicalmente anche il film. Da quando Giulio la ingerisce per la prima volta, la comicità della storia perde gradualmente punti e non sa più rendersi interessante come prima. Intendiamoci, la visione continua ad essere piacevole e i momenti divertenti non mancano ma si ha la sensazione che qualcosa sia cambiato. La narrazione, inoltre, non è il massimo. Escludendo l'inaspettato colpo di scena nella parte finale, assistiamo ad una trama collage di vari elementi e situazioni già riproposte nei precedenti lavori di Capatonda e in altre produzioni. A livello recitativo, c'è poco da dire e la stessa cosa vale per la caratterizzazione dei personaggi. Soltanto il protagonista, in questo senso, può essere salvato. Tuttavia, nonostante le diverse debolezze, il film ha un notevole punto di forza: sprizza satira e critica sociale da tutti i pori. Il riferimento all'attualità è quasi onnipresente in ogni scena e, al di là della demenzialità, l'incisività è fortissima sotto questo punto di vista. In conclusione, “Italiano medio” non è un film da scartare e merita sicuramente una visione, anche per coloro che si affacciano per la prima volta al disgraziato universo creato da Maccio Capatonda. Si ha l'impressione che si potesse fare meglio ma il risultato è comunque accettabile.


IL MIO VOTO: 6,5/10